Ed ecco che ai Medici di Famiglia, viene richiesto dal commissario straordinario per l’emergenza di somministrare i test sierologici al personale docente e non docente della scuola.
Un’attività di screening articolata dal 24 di agosto al 7 di settembre.
Con responsabilità e professionalità i Medici di Famiglia del VCO hanno risposto a una domanda di bisogno di sicurezza per l’apertura delle scuole, testimoniando, come sempre” il loro ruolo di essere accanto al cittadino”. Ora il Ministro della Sanità ricorda che la parola chiave per il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale, è “prossimità” e il sistema delle cure primarie è depositaria della medicina di prossimità, nella consapevolezza che questa debba essere sempre di più valorizzata e potenziata per essere prossima e vicina alle esigenze e bisogni del cittadino.
Certamente il percorso operativo è stato facilitato grazie alla Direzione Generale dell’Asl VCO, che in tempi certi e rapidi, ha consegnato i Kit sierologici e distribuito i dispositivi di protezione individuali e completi in numero adeguato all’attività di screening richiesta.
Nonostante i tempi stretti, tenuto conto anche di un periodo particolare, con disponibilità i Medici di Famiglia del VCO hanno collaborato in questa azione di contenimento e di contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19, al di fuori di qualsiasi accordo nazionale, regionale o aziendale. Solo l’articolo 8 del Codice Deontologico è stato l’impulso motivazionale; un articolo che recita: “Il medico, in caso di catastrofe, di calamità o di epidemia, deve mettersi a disposizione dell'Autorità competente”.
I Medici di Famiglia del VCO guardano più lontano e gettano il cuore oltre l’ostacolo, nonostante siano stati oggetto di attacchi gratuiti e inconsistenti.
Con soddisfazione si comunica che 134 su 135 medici hanno aderito all’attività di screening e questa partecipazione unanime è stata anche favorita, in spirito di collaborazione professionale, dai modelli organizzativi, quali le Case della Salute, presenti sul nostro territorio.
Solo una medicina generale organizzata in “microteam professionali” è l’evoluzione di una medicina di famiglia che mira a valorizzare il rapporto fiduciario, di prossimità e la domiciliarità. Questa può essere la risposta appropriata per la presa in carico del bisogno di salute anche attraverso erogazioni di prestazioni diagnostiche di primo livello.
Quindi non solo test diagnostici sierologici si possono eseguire presso il proprio Medico di Famiglia, ma altro e molto di più.
Per quanto concerne invece la percentuale di partecipazione del personale scolastico docente e non, ad oggi è dell’82%, quindi più di QUATTRO su CINQUE.
Un grazie alla Direzione Generale dell’Asl VCO, alle Direzioni Scolastiche per l’opera di sensibilizzazione e un grazie ad ogni medico di famiglia per il suo essere medico inserito nella propria comunità.
Lillo Antonio
Segretario Provinciale della FIMMG