«Quest’anno - spiega il direttore, Gianni Dal Bello – il lockdown ha cancellato un pezzo di stagione turistica: i gruppi e gli istituti scolastici hanno rinunciato alle visite già prenotate, ma siamo pronti a proporci al turismo di prossimità. Invitiamo anche i vigezzini e i villeggianti delle seconde case o del week-end, a riscoprire frammenti del passato e del presente con il nostro percorso di visita, che è particolarmente originale perché propone un aspetto emozionale della Valle attraverso le esperienze multimediali e un racconto “teatrale”».
Il museo sarà aperto ogni sabato e domenica, dalle 10.30 alle 13 (ultimo ingresso h. 12) e dalle 14 alle 18 (ultimo ingresso h. 17). Gli spazi sono ampi e in grado di accogliere in totale sicurezza il pubblico che dovrà indossare la mascherina durante la visita. Consigliata la prenotazione telefonica al numero 0322 65182.
Il polo è diventato negli anni un simbolo culturale della “valle dei pittori” (e non solo), grazie ai riscontri del pubblico e alla visibilità trovata in spazi televisivi che lo hanno reso protagonista, come quello sui canali Rai. Tra l’altro i percorsi sono stati oggetto di diverse tesi di laurea e presi come esempio in progetti regionali ed europei.
«La narrazione proposta - continua il direttore - è adatta a tutte le fasce di pubblico. Sono molte le esperienze interattive che raccontano l’anima della Val Vigezzo e della montagna in generale. Penso anche agli ampi spazi dedicati alla storia della Ferrovia Vigezzina, grazie a una stazione virtuale che fa capolino tra le sale del museo. Molta apprezzata è anche la prestigiosa mostra “Geo d’Etica” su geografia e cartografia realizzata in collaborazione con l’Archivio Storico dell’Istituto Geografico De Agostini di Novara».
Proprio tale mostra ricostruisce, tra oggetti originali concessi dall’Istituto ed experience digitali, l’evoluzione della geografia nel corso dei secoli, e rende note le peculiarità del mestiere del cartografo, poco conosciute, ma che hanno reso l’Alto Piemonte protagonista nel mondo.
Il Polo museale è raggiungibile sia in auto, sia con mobilità sostenibile: con una passeggiata nella pineta che lo collega a Santa Maria Maggiore, con la bici o con la Ferrovia Vigezzina-Centovalli (la stazione di Druogno è di fronte all’ingresso del polo).