Molti di essi sono stati forzati. Nella maggior parte dei casi i danni non sono stati dovuti a condizioni di necessità. In un unico caso è stato ritrovato su un registro un messaggio di scuse, ma non è stato lasciato il nome o menzione al possibile risarcimento del danno cagionato.
Sono in corso accertamenti da parte dei militari del Reparto Carabinieri Parco Val Grande in merito alla ondata delle effrazioni che si configurano, per violenza, modalità e danneggiamento dei dispositivi di chiusura dei bivacchi, come atti vandalici. Alcuni bivacchi, già oggetto di danneggiamento recente, le cui serrature erano state immediatamente ripristinate, sono stati nuovamente forzati.