Tutte le attività di “Di-Se” avranno ogni anno un tema diverso scelto per sottolineare il dialogo costante tra i due territori e le due nazioni. Si parte nel 2020 con un approfondimento sulle erbe officinali e i cambiamenti climatici sulle Alpi, nel 2021 la ricerca si concentrerà sulle fortificazioni alpine e nel 2022 sul muoversi in montagna.
Durante i tre anni di lavoro saranno organizzati workshop e corsi di disegno, mostre e attività didattiche nei musei, street sketch, performance teatrali, proiezioni di cortometraggi d’autore, video creazioni, incontri con artisti, cene e momenti conviviali, camminate, mercati ortofrutticoli a KM 0 in un concerto di eventi che porterà a una forma inedita di conoscenza e valorizzazione del territorio e della cultura alpina sui due versanti del Sempione. Sarà inoltre organizzata nel 2021 una grande mostra mercato dedicata all’editoria dell’illustrazione. Per la fruizione delle opere d’arte prodotte durante il triennio di progetto sarà creata un’artoteca: un modo originale per portare l’arte direttamente nelle case di chiunque sia interessato. I lavori degli artisti invitati a collaborare saranno infatti disponibili con una formula di prestito temporaneo e gratuito per i cittadini svizzeri e per quelli italiani.
Osservare e tracciare segni sono, da sempre, fin dall’inizio dell’umanità, forme di conoscenza ed esplorazione del mondo. Il progetto “Di-Se”, in un contesto come il nostro sempre più globalizzato e digitalizzato, vuole restituire spazio e valore alla capacità di osservazione e comprensione della realtà attraverso le arti e in particolare il disegno, tratto saliente, sin dalla preistoria, della capacità artistica umana. In un momento storico dove tutto è sempre più liquido e sfuggevole, dove si percepisce una sempre maggiore perdita di attenzione, l’appello è quello di fermarsi e concentrarsi in modo davvero consapevole su ciò che ci circonda. E l’invito è farlo grazie a due medium artistici come disegno e illustrazione che guardano e restituiscono il mondo obbligando a fermarsi e a riflettere, a “esserci”, a essere presenti, qui e ora, a cogliere ciò che è intorno a noi.
“Di-Se” nasce come start up patrocinata da Interreg e ha l’obiettivo di valorizzare e creare micro-economie sul territorio per fare rinascere e rivivere aree e attività locali che continuino a funzionare anche a progetto concluso. Un modo semplice ma innovativo per aumentare l’attrattività turistica – e quindi creare una virtuosa ricaduta economica – ma anche per estendere e migliorare l’offerta culturale per chi questi luoghi li vive tutto l’anno, con la consapevolezza della necessità impellente e concreta di tutelare un incredibile patrimonio naturale, culturale, sociale e umano tra Italia e Svizzera.
Così il Presidente dell’Associazione Musei d’Ossola, Paolo Lampugnani: “La collaborazione tra AMO e Asilo Bianco, già sperimentata in diverse occasioni, trova compimento in questo progetto nuovo e più maturo, sia per quanto riguarda la scelta del tema portante che nelle modalità di realizzazione. Grazie al contributo e alla partecipazione del Museumzentrum di Naters si mirerà a costruire una trama di relazioni, contatti e contaminazioni sempre più internazionali”.
Anche Enrica Borghi, presidente di Asilo Bianco, torna sull’importanza della collaborazione e della creazione di una rete che funzioni tra enti: “Conosciamo bene l’Associazione Musei d’Ossola. Abbiamo lavorato insieme nel 2011 per un altro importante progetto Interreg “Geo Chavez di tanti uno solo” che ha visto la creazione di un percorso artistico sulle terre alte. Anche il lago d’Orta, come area culturale e naturale dell’Alto Piemonte, fa rete con l’Ossola e la Svizzera. È sul concetto di collaborazione e di messa a disposizione di diverse competenze che lavoriamo da anni per creare eventi e occasioni virtuose per ragionare sul nostro presente”.
Sul fronte elvetico il presidente del Museo La Caverna, Felix Ruppen, sottolinea come il progetto possa rafforzare i legami tra i due territori di confine, già profondi per la comune discendenza Walser, attraverso le iniziative congiunte ospitate. Il Museumzentrum La Caverna di Naters, per chi non lo conoscesse, è situato in un bunker-fortezza militarmente dismesso e assegnato ad attività culturali.
Ricchissime, nonostante le limitazioni e il particolare periodo storico, le proposte per il 2020 che vedono anche la collaborazione con altri soggetti del territorio. La prima uscita pubblica è stata sul lago d’Orta per l’ottava edizione di Menta e Rosmarino (20-21 giugno), il Festival dedicato al verde organizzato nel parco della storica Villa Nigra a Miasino (NO). Il legame con l’arte e l’illustrazione è stato forte: tra fiori, piante e banchi florovivaistici hanno partecipato alcuni flower sketcher, artisti che hanno raccontato la manifestazione attraverso disegni realizzati dal vivo. Il 21 giugno è stata inoltre inaugurata presso la Casa della Resistenza di Fondotoce una mostra dedicata alla Resistenza nel VCO che presenta cinque tavole realizzate ad hoc da Vittorio Bustaffa, docente e illustratore d’arte. Il 10, 11 e 12 luglio è in calendario, in collaborazione con Collezione Poscio, la seconda edizione della Mountain Academy a Santa Maria Maggiore in Valle Vigezzo: tre giorni sulle Alpi per creare un taccuino d’artista che avrà come coordinatore l’artista e illustratore Daniele Catalli. A fine luglio, grazie alla collaborazione con Tones on the Stones, sarà coprodotto uno spettacolo di disegno dal vivo accompagnato da un grande maestro del jazz italiano. E in estate partirà anche una grande mostra itinerante che vedrà partecipare artisti italiani e internazionali dove, su grandi pannelli affissi all’esterno nei comuni aderenti all’iniziativa, ognuno reinterpreterà secondo il proprio stile un’erba officinale che cresce nella zona compresa tra la provincia di Novara e il Vallese. Infine, accompagneranno l’estate le cene d’autore a cura di Cooking for Alps e i nuovi gusti di gelato a tema proposti dai gelatieri del territorio.
La conferenza stampa ufficiale di venerdì 19 giugno è stata inoltre l’occasione per presentare le mascherine d’autore, progetto a cui hanno partecipato diversi artisti e street artist: Refreshink, Br1, Emilio Hartwig Lopez Calderon, Gec e Angelo Molinari che hanno lavorato sulle mascherine della ditta Dal Dosso. L’immagine esplicativa di “Di-Se” è “Piccole matite grezze” dell’artista milanese Paola Pezzi.
Si possono seguire tutte le attività, gli eventi e le iniziative sulla pagina Facebook del progetto:
@dise2020
https://www.facebook.com/dise2020/
Qui il video di Refreshink per il progetto “Mascherine d’autore”
https://www.facebook.com/asilobianco/videos/1312085579000982/