“In un momento difficile per l’economia della nostra regione - conferma Tronzano - l’amministrazione ha deciso di posticipare il termine del 30 aprile, quale data in cui effettuare tutti gli adempimenti previsti per legge, al successivo 30 settembre. Un aiuto concreto a chi lavora in questa settore e che permetterà di programmare meglio scadenze e lavori a fine estate, una data in cui si spera che il settore possa riprendere in modo omogeneo l’attività. L’emergenza coronavirus impone di riprogrammare al meglio la ripartenza di tutti i comparti nel più breve tempo possibile, concedendo altresì tempi tecnici per la ripartenza”.
In particolare il differimento del termine comprende i seguenti adempimenti: presentazione della dichiarazione sui volumi estratti nel corso dell'anno precedente al fine del pagamento degli oneri per il diritto di escavazione; pagamento della prima (o unica, qualora fosse scelto il pagamento in unica soluzione) rata dell'onere per il diritto di escavazione; presentazione della documentazione tecnica (rilievi topografici e batimetrici, planimetrie sui recuperi ambientali, analisi e monitoraggi ambientali) relativa agli scavi dell'anno precedente.