Quando una relazione finisce non è mai un momento semplice per nessuna delle persone coinvolte, è necessario ristrutturare la propria vita, i propri progetti e le proprie aspettative per il futuro. Le cose si complicano quando oltre alla coppia ci sono anche dei figli.
Anche se in modi differenti quella persona con cui si è concluso un capitolo importante farà sempre e comunque parte della propria vita, non più come partner ma come genitore dei propri figli. Sarà necessario ricostruire con quella persona un nuovo tipo di rapporto, ma non è sempre un’operazione facile perché relazionarsi con lui/lei o anche solo nominarla/o può far emergere la delusione, la sofferenza e la rabbia che la fine di una relazione porta con sé.
È un compito difficile quello dei genitori ma indispensabile per la salute e il benessere dei bambini.
Come si può fare per assolvere questo arduo compito nel migliore dei modi?
- Comunicare: la comunicazione non dovrà mai mancare, perlomeno per le cose inerenti alla vita dei bambini. Le comunicazioni non devono riguardare solo le cose negative come talvolta capita ma anche le cose positive. È importante che il bambino percepisca la continuità che c’è tra i due ambienti che frequenta e che non li viva come due parti separate di sé;
- Non coinvolgere i figli nei conflitti: talvolta può essere gratificante vedere che proprio figlio “sta dalla mia parte”, mi difende, o si può avere la tentazione di raccontare qualcosa che è accaduto nella coppia o di attribuire delle colpe scagionandosi dalle proprie. Questi atteggiamenti sono estremamente dannosi per il bambino e gli fanno assumere una posizione che non gli spetta. È giusto che i bambini continuino a fare i bambini e non si assumano la responsabilità di consolare o difendere la propria mamma o il proprio papà;
- Rispetto: forse in alcuni casi lo si è perso verso l’altra persona ma questo messaggio non deve passare ai figli. Frecciatine, commenti volti a denigrare l’altro genitore sono assolutamente da evitare. I genitori sono le figure di riferimento per i figli; come possono imparare il rispetto se manca tra di voi?
- Coerenza: crescere in due case diverse o con genitori separati non significa crescere con due modelli educativi differenti. Le regole e le scelte educative per essere efficaci devono essere condivise da entrambi i genitori.
Se guardiamo bene queste regole sono le stesse che valgono per tutti i genitori.
Quando c’è una separazione può essere più difficile e se ci si rende conto di essere in difficoltà è importante riuscire a chiedere aiuto nel gestire e nel vivere questo nuovo tipo di rapporto, perché si smette di essere una coppia ma non si smette mai di essere genitori.
Dott.ssa Nicolini Greta
La Girandola – Spazio Psicoeducativo
lagirandola.spe@outlook.it
Spazio Bimbi: Essere genitori dopo la separazione
Una buona collaborazione tra genitori e il non coinvolgimento dei figli nei conflitti sono due elementi indispensabili per aiutare i bambini a vivere al meglio la separazione di mamma e papà
1 commento Aggiungi il tuo
1Le tre forze
gslkgsd
26 Maggio 2019 - 09:48
Purtroppo a volte sembrerebbe impossibile ottenere un minimo di ragionevolezza, si giunge sino a minacciare di uccidere il/la figlio/a e il nuovo partner, cose sperimentate personalmente, senza contare tutta la serie di ricatti - di qualsiasi tipo - che vengono attuati per rendere la vita pari ad un inferno, non per settimane o mesi ma per anni.
E qui, a volte, per così dire si affianca pure la responsabilità della moglie del degenerato (è quasi sempre l'uomo), che preferisce mantenere uno stato che garantisca un minimo di comodità piuttosto che chiudere totalmente e inoltrarsi in una nuova vita.
In tal modo il circolo vizioso rimarrà inalterato (o forse degenererà) sino a quando uno dei tre non cederà; ciò dipenderà dalle forze in campo, che si potrebbe suddividere in 3 filoni, quello dell'odio, quello della convenienza, quello dell'amore.
L'intensità dei primi due potrà apparentemente avere la meglio sul terzo, c'è però un prezzo da pagare, il dolore, quello che non hai saputo affrontare e che prima o poi ti pervaderà.
Credo che spesso l'essere umano non si renda conto che per sentirsi pienamente tale debba seguire quella parola strausata e che ormai pare melensa insensatezza di piagnucolosi stupidotti decerebrati e che si chiama amore; penso che ne abbia il terrore, e varrebbe la pena indagare il perché. Io di sicuro non cederò alle prime due forze, non dico che non agiscano in me ma molti anni fa ho compreso che non avranno mai la meglio.
E qui, a volte, per così dire si affianca pure la responsabilità della moglie del degenerato (è quasi sempre l'uomo), che preferisce mantenere uno stato che garantisca un minimo di comodità piuttosto che chiudere totalmente e inoltrarsi in una nuova vita.
In tal modo il circolo vizioso rimarrà inalterato (o forse degenererà) sino a quando uno dei tre non cederà; ciò dipenderà dalle forze in campo, che si potrebbe suddividere in 3 filoni, quello dell'odio, quello della convenienza, quello dell'amore.
L'intensità dei primi due potrà apparentemente avere la meglio sul terzo, c'è però un prezzo da pagare, il dolore, quello che non hai saputo affrontare e che prima o poi ti pervaderà.
Credo che spesso l'essere umano non si renda conto che per sentirsi pienamente tale debba seguire quella parola strausata e che ormai pare melensa insensatezza di piagnucolosi stupidotti decerebrati e che si chiama amore; penso che ne abbia il terrore, e varrebbe la pena indagare il perché. Io di sicuro non cederò alle prime due forze, non dico che non agiscano in me ma molti anni fa ho compreso che non avranno mai la meglio.
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