Grazie al programma, ragazzi che provengono da tanti paesi sparsi nel mondo vengono inseriti nelle scuole per affiancare, per un periodo di dodici settimane, gli insegnanti di lingua ed eventuali altri colleghi durante le lezioni. A questo proposito Abigail non nasconde quali sono i suoi obiettivi: “È la prima volta che faccio un’esperienza simile e la cosa che più mi interessa sono le differenze culturali tra l’Italia e gli Stati Uniti. Voglio vedere come vivono le persone qui. È la mia prima volta in Europa, ho preso il mio primo taxi! Non so niente di italiano. Ho sentito parlare tanto del Paese e mi ispirava, per questo mi sono iscritta a questo programma”.
L’iniziativa, collocata nell’ambito delle “Linee di indirizzo sulla mobilità studentesca giovanile”, permette di far convergere esigenze didattiche e organizzative senza costi aggiuntivi per le istituzioni scolastiche. Una grande occasione per gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Verbania Intra di perfezionare lo studio della lingua inglese attraverso un metodo particolarmente coinvolgente anche per la teacher stessa: “Ho insegnato a lungo ai ragazzi di 11-12 anni. Ho insegnato di tutto. Non posso ancora insegnare nelle scuole ufficiali perché mi mancano due anni di studio. Ma è quello che voglio fare. Da questa esperienza mi aspetto di vedere come funziona la scuola in Italia per poter trasferire ciò che imparo dal sistema italiano, e dalle modalità didattiche, nella mia realtà, in America. Il nostro sistema non è così buono. Credo l’America abbia molto da imparare, soprattutto da Paesi come la Finlandia e il Giappone”.
Il Teacher Assistant è partito come progetto “pilota” nel settembre 2013, con l’arrivo dei primi giovani assistenti. La collaborazione tra un'organizzazione privata e un'istituzione pubblica, insieme alla gratuità del progetto, è risultata vincente. I giovani insegnanti, di madrelingua inglese, francese, tedesca e cinese, sono selezionati da WEP, mentre le scuole provvedono ad organizzare l’ospitalità in famiglia dei teachers.