Lumini sulle barche nel lago, e lungo il tragitto della tradizionale processione, che vede portare la "Sacra Costa" (il Miracolo della Santa Pietà di Cannobio) dalla basilica di San Vittore sino al Santuario della Pietà.
Difficile dire il numero esatto, ma si parla di diecimila lumini che saranno accesi nella cittadina lacustre rischiarandola con un tocco originale e suggestivo nelle ore notturne.
Secondo la leggenda devozionale all'origine della festa, a Cannobio, nei giorni dell'8, 9, 10 e 28 gennaio del 1522, nell'osteria di Tommaso Zaccheo avvennero dei fatti miracolosi.
Una cameriera, recatasi al piano superiore per recuperare dei lenzuoli per gli avventori, si accorse della perdita di sangue da un piccolo dipinto su pergamena della Pietà di Cristo, raffigurante il Cristo con ai lati San Giovanni e Maria.
Il giorno seguente venne trovata sulla tovaglia sottostante al dipinto una piccola costola sanguinante proporzionata al Cristo raffigurato.
La Sacra Costa venne raccolta in un calice e portata in processione nella Chiesa parrocchiale di San Vittore, dove ancora oggi è custodita, in un prezioso reliquiario che il cardinale Federico Borromeo ha donato nel 1605.
In seguito l'osteria venne demolita per fare spazio alla costruzione del maestoso Santuario, fortemente voluto da San Carlo Borromeo, il Santuario della Santissima Pietà, che tutt'ora custodisce il quadro e i lenzuoli intrisi di sangue in un'urna dell'altare maggiore del Santuario.
Domani, martedì 8, si terrà la messa alle 10,30 nel santuario e con i vespri ambrosiani alle 15, presieduti da padre Giancarlo Julita e seguiti della processione di ritorno nella collegiata di San Vittore.