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Spazio Bimbi: Flipped classroom o classe rovesciata: un’altra sperimentazione nella scuola

Tra i nuovi modelli e sperimentazioni che si stanno diffondendo sempre di più in Italia, da qualche anno a questa parte si parla anche di “classe rovesciata”. Scopriamola insieme!

Verbania
Spazio Bimbi: Flipped classroom o classe rovesciata: un’altra sperimentazione nella scuola
Nel nostro ultimo post abbiamo parlato della “scuola senza zaino”, oggi invece vogliamo approfondire la “flipped classroom”.

L’idea che sta alla base della “classe rovesciata” è che dopo un certo periodo di tempo, le nozioni che sono state imparate tramite lettura o ascolto passivo, come quelle apprese durante classiche lezioni frontali, tendano a scomparire dalla memoria, mentre si ricordano maggiormente gli apprendimenti legati a momenti di partecipazione attiva o di cui viene fatta esperienza diretta.

Gli insegnanti che seguono questa particolare metodologia preparano delle lezioni videoregistrate, dei podcast o delle letture sull’argomento del giorno, che forniscono agli studenti prima della lezione. Gli studenti a casa hanno la possibilità di iniziare a familiarizzare con il tema che verrà affrontato in classe, utilizzando il materiale proposto seguendo i propri tempi.

Il docente dedicherà invece la lezione a esperimenti, laboratori, studio di casi o attività pratiche di approfondimento da svolgere in coppia o in gruppo.

Secondo gli ideatori della “flipped classroom”, essa andrebbe ad agire sulla motivazione degli studenti e aumenterebbe l’apprendimento cooperativo. Inoltre aiuterebbe a personalizzare la didattica, creando da una parte supporti aggiuntivi per studenti in difficoltà, dall’altra “sfide” per gli studenti maggiormente brillanti.

La valutazione avviene tramite “rubriche valutative”, ossia tabelle che riportano dei punteggi in base alle prestazioni attese dallo studente. Questo perchè quello che viene chiamato “insegnante capovolto”, non svolge delle interrogazioni o delle verifiche, ma valuta la capacità di utilizzare i concetti appresi, il modo di relazionarsi con gli altri e l’abilità di operare collegamenti durante i momenti di dibattito.

Dott.ssa Francesca Calzaretta
Psicologa, La Girandola - Spazio Psicoeducativa
lagirandola.spe@outlook.it



5 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di poi L'idolatria
poi
30 Settembre 2018 - 13:52
 
Ma....non metto in discussione le varie metodologie, si potrebbe discuterne (resta inteso che la scuola come l'abbiamo conosciuta noi per decenni è quasi disastrosa) quel che invece vorrei chiedere è: rimarrà del tempo per vivere senza l'assillo dello studio? Ancora si parla di studiare a casa, incredibile.
La stessa ideologia del lavoro assunto come promanazione della divinità in terra, si tratta di idolatria; invito le psicologhe ad indagare il perché di queste ossessioni ed obblighi, scopriranno cose assai interessanti.
Come interessante è pure sapere l'etimo della parola scuola, sorpenderà.
Distrattamente....conoscevo una maestra per bimbi in tenera età in quel di Verbania, apparentemente innovativa, fuori dagli schemi, da lontano mi pare di capire si sia integrata più che bene.
Vedi il profilo di Giovanni% Re: L'idolatria
Giovanni%
30 Settembre 2018 - 17:52
 
Discorsone inutile. Vogliamo anche eliminare i compiti a casa? Incredibile
Vedi il profilo di SINISTRO 1Re: Re: L'idolatria
SINISTRO
1 Ottobre 2018 - 09:20
 
Ciao Giovanni%

non sarebbe affatto male come idea, visto che, spesso, il giorno dopo manco si fanno le opportune verifiche e correzioni. Quindi, se non si cambia rotta, o non si migliora, i mega assegnoni che valore hanno? Poi tanto si finisce con l'esaminare solo quelli più semplici.
Vedi il profilo di poi Re: Re: L'idolatria
poi
1 Ottobre 2018 - 10:38
 
Vivo nel mio orticello, come molti - naturalmente non tutti, non sono massimalista - che apparentemente appaiono come uomini e donne impegnati nel sociale, dunque dorvrebbero avere larghe vedute, si, pare un ossimoro, eppure noto quasi sistematicamente che costoro perpetuano schemi meccanici infinitamente, da anni, da decenni, da secoli. Ho imparato un po' per mia natura e un po' per educazione che non definirei facilitatrice, che la realtà che viviamo è molto più complessa e misteriosa di quel che normalmente crediamo. I due orticelli si differenziano essenzialmente per una ragione, dal primo si tenta di osservare cosa ci muove, dal secondo non si dà la minima importanza a quel che c'è oltre, proprio perché nemmeno lo si cerca ed indaga, da qui la cristallizzazione di sistemi (di qualsiasi natura e livello) che soffocano una roba che si potrebbe chiamare vita. Nel secondo orticello vi è una minima parte che coltiva deliberatamente piante psicotrope-anestetizzanti per somministarle alla maggioranza, per mantenere un potere (anche qui su molti livelli e diverse nature).
Come il mio orticello ne vedo molti altri, ben più sviluppati, alcuni magnifici, diversi con grandi potenzialità, tantissimi altri che in questi ultimissini anni sono sorti, in questi ultimi a volte le coltivazioni sono piuttosto bizzarre, mischiano piante infestanti con quelle da frutta, eppure si nota ugualmente un anelito alla ricerca, al desiderio diventato impellente di uscire dall'incantesimo.
Dunque, per tornare al tema, si potrebbe a mo' di esempio, guardare un video di Michael Moore riguardante la scuola pubblica finlandese, non per prendere lo stampo ed impiantarlo nel proprio cervello ma per disinnestare il pilota automatico, quello che rende simili ad automi.
Vedi il profilo di SINISTRO 1Re: Re: Re: L'idolatria
SINISTRO
1 Ottobre 2018 - 11:08
 
Ciao poi

l'importante è non prendere esempio dalla modello scolastico made in USA, che, a partire dall'amministrazione Clinton, è stata un autentico fiasco.... Individui specializzati in un settore, senza poi capirne nulla di altri.



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