La Corte d'Appello di Torino ha rivisto le quote di responsabilità. In particolare, l'onere risarcitorio va così suddiviso:
20% in capo al Comune (sostanzialmente per aver omesso di controllare che ENS facesse a sua volta rispettare l'ordinanza)
20% in capo ai diportisti (per non aver conosciuto e rispettato l'ordinanza comunale)
60% in capo alla ENs srl (la sua condotta ha avuto una efficacia causale di gran lunga maggioritaria, perché ha consentito ai natanti di ormeggiare e di accedere ai pontili senza curarsi dell'ordinanza).
La Corte d'appello non ritiene di poter liquidare i danni in difetto di una perizia sulle barca da parte di un CTU. e così nomina il consulente per la quantificazione e rimette la causa in istruttoria.
E si riserva di decidere con la sentenza finale anche la responsabilità delle compagnia di assicurazione del Comune (la QBE) e della ENS (la Vittoria).