E’ stato indetto per il mese prossimo un REFERENDUM per la fusione tra il comune di VERBANIA e quello di COSSOGNO, una scelta che personalmente non condivido e per la quale consiglio di non recarsi alle urne.
Credo nella necessità di FONDERE i COMUNI – e lo sostenevo già quando ero sindaco ed avevo già iniziato una serie di contatti - e quindi che Verbania vada ad assorbire alcuni piccoli paesi dell’entroterra è un passo storicamente logico, economicamente e amministrativamente conseguente, finanziariamente positivo.
Ma ci vuole appunto una logica strategica, non inventarsi una “fusione a freddo” tra due territori che hanno così poco in comune e che servirebbe soprattutto per sistemare i conti (e i pasticci) del comune di Cossogno, dove – guarda caso - era sindaco Silvia Marchionini, l’attuale sindaco di Verbania.
Interessante che a volere la fusione siano la Marchionini (PD), il sindaco di Cossogno Camossi (PD), l’assessore regionale Reschigna (PD), l’on.le Borghi (PD), il presidente del VCO Costa (PD) e pochi altri.
Se unione deve esserci allora - contemporaneamente - va unito anche il comune di SAN BERNARDINO VERBANO (ovvero Bieno, Santino e Rovegro) , incuneato come territorio proprio tra Cossogno e Verbania e che NON E’ STATO MINIMAMENTE COINVOLTO in questo percorso, così come non avrebbe in prospettiva molto senso mantenere i comuni di VIGNONE E ARIZZANO che interamente gravitano su Verbania..
So benissimo che il sindaco di San Bernardino non vuole fondersi , ma servirebbe un po’ di logica (con volontà e autorevolezza del sindaco di Verbania) per superare una situazione che diventerebbe ridicola.
Esempi? Se Cossogno fosse annesso a Verbania (670 abitanti con 40 km. quadrati di territoriomontano) per andare alla frazione di Cicogna bisognerebbe obbligatoriamente passare per un altro comune (San Bernardino, appunto) perché è l’unica strada possibile, così come oggi la trafficatissima strada provinciale che da Fondotoce va a Intra è percorsa ogni giorno da migliaia di auto di verbanesi, ma attraversa in più punti quel comune, il che è del tutto illogico.
Aggiungiamo (e qui si capisce perché San Bernardino vuole tenersi “l’autonomia”!) che se guardate quanti case sono stati costruite appollaiate appena sopra Fondotoce, (ma un passo al di là del confine comunale), capirete molte cose su una gestione discutibile in campo urbanistico (e la mancanza di ogni piano sovvracomunale) .
D'altronde il comune di Verbania (fonte: www.tuttitalia.it) confina con altri 5 comuni i cui centri sono tutti più vicini di quello di Cossogno: la logica allora dov’è?
Si è detto che con questa scelta Verbania entrerebbe nel Parco della Valgrande. MA QUESTA DECISIONE E’ GIA’ STATA PRESA DA QUASI UN DECENNIO, VOTATA A VERBANIA OTTO ANNI FA: se in un quinquennio il PD che amministra TUTTO in zona (compreso il Parco!) non è stato capace di chiudere la questione, di chi è la responsabilità?
Soprattutto si è raccontato che due comuni – unendosi – avranno un vantaggio economico ed è vero, ma UNA VOLTA SOLA e quindi se Verbania ora si unisce con Cossogno PERDE LA POSSIBILITA’ di avere finanziamenti in futuro, quindi una operazione “fusione” va decisa e voluta in termini di programmazione secondo dei concetti logici territoriali, geografici, di collegamento, di integrazione dei servizi, non aggiungere solo una appendice territoriale avulsa dal contesto.
Oltretutto Cossogno (ma glielo avranno spiegato ai cossognesi?) è un comune montano con tanto di contributi propri che PERDERA' se verrà assorbito da Verbania che comune montano non è.
Ma possibile che non si riesca a capirlo? Come mai allora il sindaco di Verbania (che è di Cossogno!) vuole a tutti i costi percorrere questa strada, se non per interessi diretti?
Poiché lo statuto comunale di Verbania prevede che un referendum per essere valido deve avere la partecipazione di almeno la metà degli elettori delle “politiche” la cosa più logica - per chi a Verbania non vuole l’unione - è quindi non andare votare .
Se il referendum fallirà speriamo che però poi l’Amministrazione inizi subito un lavoro serio di approccio con altri comuni intorno a Verbania per arrivare alla cosa più logica, ovvero la costituzione di una piccola “città metropolitana” assorbendo i diversi comuni dell’entroterra che - in termini di distanza e di servizi - sono assolutamente contigui al capoluogo.
Certo che in generale servirebbe uno Sato (e un Governo) serio che - con logica e buonsenso – ascolti le parti, ma poi decida direttamente sugli accorpamenti comunali, altrimenti basta la volontà di poche persone o stupidi campanilismi per decidere o bloccare aggregazioni ben più logiche che quelle legate ai presunti vantaggi politici di questo o quel partito.
Marco Zacchera
Zacchera: no alla fusione
Riceviamo e pubblichiamo, una nota di Marco Zacchera in cui si dichiara contrario alla fusione tra i comuni di Verbania e Cossogno.
14 commenti Aggiungi il tuo
Le fusioni devono partire dal basso, come scelta dei cittadini, non calate dall'alto per scelte politiche.
Non sono abitante nè di Verbania, nè di Cossogno, ma leggendo quanto scrive Zacchera mi stupisce molto la contraddizione tra il dire che si ritiengono necessarie le funsioni dei Comuni e poi sostenere che questa non si debba fare. Sorge immediata l'evidenza che questa non va bene perchè ad averla proposta è un'altra forza politica. Poco importa se è utile ai cittadini del piccolo paese, o no. Pretestuosi infatti sono le motivazione che Zacchera adduce. O tutti i piccoli Comuni o niente. In quanto ai commenti sulle scelte che devono partire da basso, concordo, nel momento in cui ai dibattiti che da tempo ruotano intorno alle fusioni, i cittadini si facciano carico di partecipare per ascoltare e discutere i pro e i contro alla fusione. Con il referendum comunque è il cittadino che prende la decisione. Ed incitare i cittadini a non partecipare al voto lo trovo proprio politicamente diseducativo. Dovremmo capire che bisogna dare il giusto rilievo alle fusioni, per le quali non c'è un'unica soluzione, ma tante e prima che davvero ci vengano calate dall'alto.
Concordo su quanto detto da Zacchera, meno da Lupisinfabula e non perchè sia una cosa sbagliata ma perchè alla fine ci vuole qualcuno che prenda l'iniziativa e perchè on dovrebbero essere i nostri "rappresentanti" ? rappresentanti
Credo che tutte le persone di buonsenso capiscano l'importanza della fusione dei comuni orbitanti intorno a Verbania. Come cittadino di Verbania e "montagnino" di indole credo che questa sia un opportunita' da non perdere per fare sinergia ed avere un peso maggiore nella gestione del territorio. Come verbanese non mi interessano le beghe tra partiti, ma ho una richiesta/speranza: iniziamo anche in modo no organico , ma iniziamo; certo San Bernardino, poi Arizzano, poi Vignone sono tasselli importanti ma per favore iniziamo .
perfettamente d'accordo... e poi , già solo perché Zacchera dice di no alla fusione io andrei a votare si... subito!... ha ancora il coraggio di parlare....
La fusione non e' calata dall alto, tutt'altro: 1) ci sarà un referendum popolare 2) e' stato inserito un quorum di cui si sarebbe potuto fare a meno 3) i due comuni potrebbero fregarsene del risultato negativo e procedere d ufficio ma non lo faranno. Se i cittadini voteranno no, no sarà. Se non andranno a votare c e un quorum che intende che la fusione non interessa. Più dal basso di cosi....
Ciao lady oscar
Non ho detto che è stata calata dall'alto. Ho solo detto che è innaturale e forzata rispetto alle caratteristiche dei comuni. Poi deciderà chi di dovere.
Non ho detto che è stata calata dall'alto. Ho solo detto che è innaturale e forzata rispetto alle caratteristiche dei comuni. Poi deciderà chi di dovere.
Per quanto vedo e sento in giro e da disinformato, non mi pare che ci sia da entrambe le parti tutta questa voglia di unione, almeno tra i semplici cittadini, Il sentimento più diffuso mi pare il disinteresse per l'argomento che, e lo sottolineo, nel caso specifico è stato calato dall'alto dai due sindaci entrambi targati PD, affiancati dal solito codazzo di reggicoda. Ne riparliamo dopo la data del referendum, ma continuo a sostenere che piccolo è bello e che sarebbe controproducente per un comune di piccole dimensioni essere fagocitato da un altro molto più grande. Io la penso così e non mi smuoveno certo gli interventi di reschigna, Borghi, Costa ed altri.
Ciao robi. No tu no. L ha detto lupus. Per il resto Cossogno già si appoggia a Verbania per moltissimi servizi e di fatto e' già "un preseguo" del territorio verbanese. Poi se, vista l esperienza,volessero aggiungersi altri comuni, ci sarà tempo e modo.
Ciao lupusinfabula
un conto è essere contrari a prescindere, altro per una questione di colore politico, anche se quest'ultimo può essere una motivazione in più. Lo stesso dicasi per l'annessione del VCO alla Lombardia.
un conto è essere contrari a prescindere, altro per una questione di colore politico, anche se quest'ultimo può essere una motivazione in più. Lo stesso dicasi per l'annessione del VCO alla Lombardia.
Ciao SINISTRO
Vero. Per me non valgono queste considerazioni. La valutazione dovrebbe essere di contenuto. È stata fatta una ricerca di cui scuso ma non ricordo i dettagli e che comunque ho letto sul.giorno che prevede un vantaggio economico per il vco in Lombardia. Per cossogno non so. Ma mi pare forzato questo si da questione politica. Io sinceramente se la Lombardia fosse governata da leu e il Piemonte da fdi voterei comunque per il passaggio in Lombardia. Tanto per capirci.
Vero. Per me non valgono queste considerazioni. La valutazione dovrebbe essere di contenuto. È stata fatta una ricerca di cui scuso ma non ricordo i dettagli e che comunque ho letto sul.giorno che prevede un vantaggio economico per il vco in Lombardia. Per cossogno non so. Ma mi pare forzato questo si da questione politica. Io sinceramente se la Lombardia fosse governata da leu e il Piemonte da fdi voterei comunque per il passaggio in Lombardia. Tanto per capirci.
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