La mostra collettiva, che rimarrà aperta fino al 26 novembre, è curata Francesca Gattoni e Andrea Grotteschi e presenta il lavoro e la risaia, visioni contemporanee.
Fra le opere esposte non potevano certo mancare quelle dell’artista Enrica Borghi che presenterà oggetti di utilizzo comune, oggetti in disuso, oggetti destinati al macero...oggetti che vengono trasformati in arte! Enrica Borghi regala una nuova vita a ciò che sarebbe altrimenti giunto alla fine del proprio ciclo vitale.
L’esposizione di Novara ha l’obiettivo di leggere, su più livelli, il mondo e il paesaggio tipico delle zone di risaia del territorio, attraverso l’interpretazione di diversi artisti contemporanei in dialogo con alcuni artisti del passato.
Secondo i curatori vuole analizzare gli aspetti della tradizione lavorativa del territorio novarese, riflettendo sulle differenze e le analogie tra presente e passato e sul ruolo, al giorno d’oggi, del lavoro, inteso come strumento primario per l’inclusione sociale e lo sviluppo della persona. Il progetto espositivo prende spunto da un elemento che storicamente ha delineato la geografia del territorio novarese, la risaia, con un importante riferimento al lavoro svolto dalle mondine, così come magistralmente raccontato nel film Riso Amaro (1949) del regista Giuseppe De Santis.
Appuntamento a Novara in Via Fratelli Rosselli, 20 - Sala dell’Accademia del Complesso Monumentale del Broletto. Da martedì a domenica 9-12,30 e 14-19 (chiuso il lunedì). Ingresso gratuito.