Il fermo è avvenuto mediante l’esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano, nei confronti di otto persone di cittadinanza Italiana e Moldava, ritenute responsabili a vario titolo di furti di ingente valore ai danni di ditte ubicate nel Nord Italia e nella Confederazione Elvetica, commessi tra i mesi di aprile e maggio 2015.
L’attività investigativa condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Verbania, coordinata in una prima fase dalla Procura della Repubblica di Verbania e successivamente per competenza territoriale dalla Procura della Repubblica di Milano — Sost. Proc. Dr. MONTI —, aveva origine il 2 aprile 2015 a seguito di tre furti consumati nell’area industriale del comune di Villadossola (VB) nel corso dei quali venivano asportati due furgoni e due veicoli “quod”. In particolare un veicolo “quod” veniva recuperato a seguito di controllo alla frontiera Ungherese il 5 aprile 2015, poiché trovato in possesso ad uno degli indagati di nazionalità Moldava di professione camionista che poi risulterà dalle indagini condotte ricoprire nell’ambito del gruppo criminale il ruolo di autotrasportatore della refurtiva nei paesi Est Europei.
La circostanza avvalorava l’esito delle indagini immediatamente avviate a seguito dei furti; infatti l’esame dei dati raccolti sui luoghi del delitti e lo studio delle delle telecamere di videosorveglianza presenti nella stessa zona, aveva già permesso di individuare le autovetture utilizzate dagli indagati e di giungere all’identificazione degli utilizzatori dei medesimi veicoli. Il conseguente successivo riservato controllo delle persone sospettate di aver commesso i furti Villadossola, permetteva di ricostruire i movimenti degli indagati, di delineare la loro responsabilità nella commissione dei delitti e di rinvenire refurtiva di ingente valore. In particolare lo sviluppo delle indagini consentiva di individuare ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Verbania con la collaborazione dell’Arma locale i nascondigli ove il gruppo criminale celava un notevole quantitativo di refurtiva, infatti, in data:
> 28 aprile 2015 si procedeva alla perquisizione di un magazzino in Corsico (MI) utilizzato dalla “banda” come deposito che permetteva il rinvenimento e il sequestro di un autocarro in uso agli indagati per la consumazione dei furti nonché il completo carico di armi, segnatamente 79 fucili da caccia provenienti dalla fabbrica di Gardone Valtropia (BS) in fase di spedizione in Svezia, armi risultate trafugate all’interno di un centro logistico di rimesse internazionali sito nella stessa cittadina. Inoltre veniva rinvenuto un ingente quantitativo di svariata natura merceologica di elevato valore commerciale (profumi, borse da donna, accessori di vario tipo, capi d’abbigliamento, ecc.) iI secondo “quod” ed furgone asportato la notte del 02 aprile 2015 all’interno della ditta di Villadossola e di un altro furgone asportato ad una ditta di onoranze funebri del Milanese adibito a tale utilizzo;
> 12 maggio 2015 a seguito di perquisizione presso un’ altro deposito di un impianto “self — storage“ sito in Corsico (MI) nella disponibilità del gruppo criminale, veniva rinvenuta e restituita al legittimo proprietario, numerosa refurtiva consistente in scarpe borse ed accessori di abbigliamento di marchi di alta moda risultati, provento di furto consumato il 4 maggio 2015 presso il deposito di Castellanza di un grosso esercente commerciale della stessa zona;
> 27 maggio 2015 i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Verbania, in Recetto (NO), procedevano al fermo di indiziati di delitto quattro cittadini stranieri che avevano nella notte precedente consumato due furti nel Canton Vallese della Confederazione Elvetica, rinvenendo e restituendo agli aventi diritto refurtiva consistente in numerose biciclette da corsa accessori sportivi ed un furgone di elevato valore commerciale.
Durante l’attività veniva recuperata e restituita la refurtiva ai legittimi proprietari per un valore stimato di circa 2.500.000 euro.
L’esito delle indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Verbania, condiviso dalla Autorità Giudiziaria, forniva un chiaro quadro complessivo dei gravi indizi di colpevolezza a carico dei componenti il gruppo criminale, con la definizione dei ruoli ricoperti da ogni indagato; in particolare i cittadini italiani procacciavano i magazzini ove celare la refurtiva e i mezzi utilizzati per il loro trasporto, in attesa che venisse trasportata all’estero dal predetto indagato di nazionalità Moldava resosi irreperibile, mentre altro indagato forniva indicazioni sull’ubicazione dei magazzini da svaligiare.
I cittadini extracomunitari, invece, si occupavano a vario titolo di pianificare i colpi attraverso sopralluoghi preliminari in ore notturne e eseguire materialmente i furti, nonché programmare la spedizione all’estero delle marce asportata, offrendo anche supporto logistico al gruppo criminale, ad esempio mediante la fornitura di autovetture “pulite”, utilizzate dalla banda per l’attività preparatoria dei colpi e lo spostamento ai magazzini ove era celata la refurtiva.
Le persone tratte in arresto sono state rintracciate in varie fasi in Milano, in provincia di Monza- Brianza e Cremona ed associate nei carceri competenti e/o presso i loro domicili, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata a commettere furti di ingente valore ai danni di aziende commerciali; inoltre nel corso delle indagini quattro cittadini extracomunitari venivano tratti in arresto con l’accusa di furto pluriaggravato e altri 12 individui italiani ed est Europei sono stati denunciati in stato libertà per il reato di associazione per delinquere. Sono in corso le ricerche di tre cittadini est Europei resisi irreperibili all’esecuzione del provvedimento, mentre un quarto parimenti colpito da ordinanza di custodia risulta detenuto in Svizzera.