Il comune di Stresa lo scorso 11 dicembre, facendo leva su una legge regionale, aveva preso possesso dell'area di vetta dove insistono gli impianti.
La famiglia Borromeo, tramite l’avvocato Mirella Cristina, aveva presentato un ricorso urgente al tribunale di Verbania pochi giorni dopo, dove sostanzialmente chiedeva un provvedimento che reintegrasse i terreni al possesso della famiglia Borromeo.
Secondo i Borromeo, l'atto dell'Amministrazione stresiana, di prendere possesso dei terreni per poi cederli in gestione alla società S4, gestore degli impianti, non è legittimo perchè non nei poteri del Comune.
Mentre il sindaco di Stresa, Canio Di Milia, sostiene che l'atto che tutela la stazione sciistica e la preserva dalla chiusura, è legittimo, e che il danno lamentato dai Borromeo non sussiste, in quanto nell'atto stesso è stata prevista un’indennità equivalente all'affitto che avrebbero percepito dai gestori.
Venerdì prossimo 21 febbraio 2014, si terrà l'udienza al tribunale di Verbania, e in caso di vittoria della famiglia Borromeo, potrebbe scattare l'immediata fermata degli impianti.
Mottarone impianti di nuovo a rischio
Non c'è pace per il Mottarone e per i suoi impianti sciistici, nei prossimi giorni si terrà l'udienza per il ricorso presentato dalla famiglia Borromeo, contro il provvedimento del Comune di Stresa che si è "impossessato" dell'area delle piste.
1 commento Aggiungi il tuo
borromei ma non santi
letizia
17 Febbraio 2014 - 07:57
spero che il tribunale dia ragione al Comune di Stresa .A quel punto viene dimostrato ciò che tutti noi del lago sappiamo, i borromeo sono una famiglia di (mod). Sarebbe ora che questi comportamenti ,
fossero resi pubblici e girassero nel mondo attraverso il web.
fossero resi pubblici e girassero nel mondo attraverso il web.
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