“Nella consapevolezza che l’ambiente, con tutte le sue componenti, paesaggistiche e naturalistiche - dice il sindaco Giandomenico Albertella - è la risorsa principale di cui dispone il nostro territorio anche nell’ottica dello sviluppo turistico ed economico, abbiamo realizzato alcuni interventi di sistemazione e riqualificazione di tre importanti sentieri alla portata di tutti, famiglie, giovani e anziani, escursionisti e turisti. Oltre al taglio e alla rimozione di alberi caduti in seguito ad eventi atmosferici, sistemazione dei muri in sasso, alla regimazione delle acque, alla sistemazione della pavimentazione e alla posa di nuove barriere in legno, sono stati realizzati alcuni punti di sosta “ Belvedere” (Vedi foto)”.
Lo scopo fondamentale di questo intervento è valorizzare il patrimonio ambientale, naturale, culturale, paesaggistico, storico, artistico ed ecologico della montagna per recuperarne l’identità, proponendo itinerari escursionistici ed alpini che riscoprono la viabilità pedestre che calca sentieri e mulattiere esistenti e percorsi di cresta.
L’intervento si inserisce nell’azione che Comunità Montana Valle Cannobina, ora Unione dei Comuni del Lago Maggiore, ha pianificato sin dal 1980, per un “turismo alpino ed escursionistico” pensato e basato su un qualificato concetto di reti comunicanti di percorsi pedestri. Sostenendo e mantenendo così il recupero delle antiche vie storiche, delle mulattiere e dei sentieri di montagna, programmando annualmente interventi di sistemazione, manutenzione e segnalazione con azioni di pubblicizzazione ed informazione, usufruendo del prezioso apporto delle associazioni di volontariato locale e della Pro Valle Cannobina, riconoscendo altresì il ruolo del Club Alpino Italiano.
Per questo è stato istituito - e viene “governato” - un catasto dei sentieri di montagna, organicamente inserito in un contesto provinciale, regionale e transfrontaliero, responsabilizzato nel garantire la cura dei quasi 300 chilometri di tracciati identificati nelle cartine e nei dépliant che li pubblicizzano, tutti segnalati con segnavia bianco rosso, serviti da un migliaio di cartelli indicatori posizionati in 250 siti strategici.
La viabilità pedestre è compresa nel “Catasto regionale e provinciale dei sentieri” il quale prevede per la Valle Cannobina la classificazione di “zona S” (da S00 a S31). Gli itinerari segnalati della Valle Cannobina si imperniano intorno a due vie storiche, il Circuito di San Carlo (la “Via Mercantesca” da Cannobio nell’entroterra) e la Via delle Genti (lungo il Lago), alle quali si aggiunge il Sentiero Italia (SI) (Camminaitalia), che vi transita lungo la direttrice principale Re, Pian di Sale, Finero, Gurro, Falmenta, Crealla, Gurrone, Cavaglio, Traffiume, Cannobio, il quale congloba l’Alta Via delle Alpi Piemontesi (gta).
Lungo tale rete sentieristica corrono sovrapponendosi altri importanti itinerari tematici tra i quali il “Sentiero Chiovini”, il “Sentiero Cucciolo”. A Nord il collegamento internazionale con i sentieri transfrontalieri di montagna del Canton Ticino, con Brissago e le Centovalli è garantito da sette valichi strategici.
I collegamenti si completano con i sentieri segnalati della Valle Vigezzo, della Val Grande, della Valle Intrasca, dell’alto Verbano.