La Locanda dell’Ultima Solitudine, sullo scoglio di Punta Chiappa: una locanda che se ne sta lì come una prua di nave che sporge sul mare, forse proprio perché è costruita con dei tronchi di leccio che avrebbero dovuto servire per costruire una nave; un posto dove si fermano solo persone che scappano da qualcosa o che cercano di raggiungere un posto lontano. Una nave mancata, dunque, come spesso lo sono i nostri desideri. Non tutti noi riusciamo a raggiungere quello che abbiamo sempre aspettato o fuggire da ciò che ci tormenta.
Libero, invece, sembra sicuro: ha prenotato, il 20 luglio 2007, l’unica stanza della locanda per il 20 luglio 2017. Dieci anni, che saranno mai? Lui aspetta la sua Lei, l’unica adatta, quella bellissima, con pelle di vaniglia e splendide sensuali labbra color rosso Nebbiolo. Dieci anni che saranno mai per aspettare una così? Intanto Libero immagina. E, purtroppo, immagina anche di vivere.
Recensione completa su Zest Letteratura Sostenibile.