La decisione con cui Beppe Grillo ha espulso dal movimento 5stelle il consigliere regionale Fabrizio Biolè, reo di aver criticato un intervento di Grillo nei confronti di una altra eletta nello stesso movimento, è solo l’ultima di una serie di scelte che dimostrano cosa sia la democrazia per il fondatore del “grillismo”.
Al di là dell’utilizzo di parole come democrazia partecipata, potere ai cittadini, politica al servizio della gente, Grillo si comporta nei confronti dei militanti del suo movimento, anche di quelli eletti negli organismi rappresentativi, come un padre-padrone detentore del verbo, l’unico a decidere chi è dentro e chi è fuori 5 stelle sulla base della sue esclusive decisioni. Di strumenti democratici interni al movimento, neanche a parlarne.
E’ ora di scegliere se dalla difficile situazione in cui ci troviamo si può uscire con il rinnovamento dei partiti e delle loro proposte, unito a un di più di partecipazione democratica, o con una svolta populista neoautoritaria che mira solo a seppellire i partiti come strumenti di democrazia e le regole democratiche interne come inutili orpelli.
Tra queste due opzioni è evidente quella in cui si colloca Grillo: il centrosinistra chiede ai cittadini di scegliere con le primarie il suo candidato alla guida del futuro governo, Grillo allontana coloro che i cittadini hanno scelto per rappresentarli.
Al consigliere regionale Fabrizio Biolé, da cui siamo profondamente lontani nel merito delle scelte politiche, va la nostra solidarietà per il metodo utilizzato contro di lui.
DICHIARAZIONE DI ALDO RESCHIGNA E GIANFRANCO MORGANDO
Reschigna & Morgando: Grillo antidemocratico
La vicenda per la quale Beppe Grillo o i rappresentanti del Movimento 5 Stelle Piemontese, hanno espulso Fabrizio Biolè dal movimento, innesca dichiarazioni polemiche dagli esponenti PD in Regione.
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ma per favore
cristian
14 Novembre 2012 - 11:20
un partito che ha portato una massa di nominati in parlamento ci viene a parlare di democrazia. basta ipocresia
Le Regole
lorenzo
14 Novembre 2012 - 11:45
Quindi per Reschigna & Morgando rispettare le regole è antidemocratico?
Se l'adesione a un movimento richiede il rispetto a delle regole e tale regole vengono violate, nel caso specifico quella del doppio mandato, è giusto che l'adesione al movimento non sia più valida. Il discorso relativo alla consigliera Salsi è pretestuoso e non riguarda il rispetto delle regole del movimento. Domanda per Reschigna: chi è il garante del Partito Democratico che sovrassiede al rispetto dello statuto? E' più o meno democratico del Sig. Grillo?
Se l'adesione a un movimento richiede il rispetto a delle regole e tale regole vengono violate, nel caso specifico quella del doppio mandato, è giusto che l'adesione al movimento non sia più valida. Il discorso relativo alla consigliera Salsi è pretestuoso e non riguarda il rispetto delle regole del movimento. Domanda per Reschigna: chi è il garante del Partito Democratico che sovrassiede al rispetto dello statuto? E' più o meno democratico del Sig. Grillo?
Cosa?
Alessandro B.
25 Novembre 2012 - 11:13
È assurdo che anche inPiemonte si accusi il movimento di essere antidemocratico solo perché si chiede agli iscritti di rispettare i regolamenti in nome della coerenza con il programma. Purtroppo anche Reschigna da me ritenuto un valido amministratore, ha difficoltà nel comprendere ciò visto che il partito di cui fa parte, è pieno zeppo di incoerenti, che negli anni, hanno scaldato le sedie di consigli comunali, regionali, del parlamento ed anche dei ministeri, contribuendo insieme a tutti gli altri a portare l'intera Italia, sull'orlo del bararatro, Berlusconi, non ha fatto tutto da solo. Ora nel paese circola un nuovo modo di vedere le cose che disturba molto chi era abituato a vecchie logiche. Democrazia, vuol dire anche rispetto delle regole, anche quando questo è sconveniente.
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