Il primo impulso perturbato che ha interessato la nostra regione nella giornata di sabato ha causato piogge e nevicate diffuse su tutto l'arco alpino con una quota neve che si è attestata sui 900-1000 m ad eccezione dei settori meridionali, dove è scesa fino a 600-700 m.
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Un minimo depressionario centrato sul Golfo di Biscaglia determina nel corso del pomeriggio odierno un progressivo peggioramento del tempo, con precipitazioni diffuse, localmente intense alle prime ore di oggi.
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Dal pomeriggio diieri un minimo depressionario con aria fredda in quota si avvicinerà al Piemonte determinando un aumento dell'instabilità, più marcata in serata sui settori orientali.
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A seguito delle disposizioni del DPCM del 10/03/2020 e precedenti, e della chiusura dei bivacchi del Parco Nazionale Val Grande, si comunica che il personale del Reparto Carabinieri del Parco Nazionale Val Grande effettuerà servizi volti a verificare la presenza, nell’area di competenza, di escursionisti.
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Settimana caratterizzata da forte vento in tutti i settori, soprattutto sulle zone di confine dove sono state
registrate anche nevicate con quota neve variabile tra i 1300-1500m e i 2000-2200m.
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Una profonda area depressionaria nordatlantica sta attualmente interessando il nordovest italiano, portando tempo perturbato sulla nostra regione.
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Con il miglioramento delle condizioni meteorologiche è cessata l’allerta per rischio idrogeologico e idraulico. Permane invece l’allerta gialla sui settori alpini per il pericolo di residue valanghe spontanee, che potranno interessare la viabilità montana.
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Per le prossime 24 ore, Arpa ha emesso un’ allerta arancione per rischio valanghe in tutti i settori alpini piemontesi, per la possibilità di distacchi di grandi valanghe spontanee che potranno interessare la viabilità.
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La Sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte continua a monitorare l’evoluzione del maltempo che si sta abbattendo sul Piemonte.
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Allerta rossa ancora oggi per rischio idrogeologico e idraulico su astigiano, alessandrino e Valli di Lanzo e Orco. Allerta arancione nelle restanti zone. Lago Maggiore prossimo al livello di guardia.
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La Protezione civile della Regione Piemonte ha iniziato a monitorare l’evolversi del maltempo previsto dal bollettino meteorologico di Arpa Piemonte.
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Le nevicate di questi ultimi giorni hanno portato al raggiungimento di quantità che non venivano toccate da anni. Al Passo del Moro e al rifugio Zamboni i rilevamenti di Arpa Piemonte sono fuori scala.
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Continua a nevicare ed è in forte aumento il pericolo di caduta valanghe. Stamane l’Amministrazione comunale ha emesso un comunicato : «Le forti nevicate di questa notte complicano ulteriormente la situazione, pertanto si comunica: - Chiusura di tutte le strade sul territorio comunale. - Chiusura delle scuole, 9 e 10 gennaio, di ogni grado sul territorio comunale. In serata sarà comunicato un ulteriore aggiornamento»
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Gli effetti della depressione “Dora” danno continuità al maltempo. Pioggia e neve si alternano in paese e continueranno anche domani.
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Nevicata copiosa in città dalla prima mattinata di oggi, sabato 5 marzo, qualche disagio per la viabilità.
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La profonda depressione ha fatto il suo ingresso sul Mediterraneo apportando le prime precipitazioni sulla regione. Le precipitazioni registrate nelle ultime 12 ore sono deboli diffuse su tutta la regione con valori localmente moderati sulle zone pedemontane settentrionali e nordoccidentali, con quota delle nevicate tra i 600 e 800 m sui settori nord e 400-600 m sui settori meridionali.
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Il passaggio di una perturbazione dall'Inghilterra verso il Tirreno determina un peggioramento delle condizioni meteorologiche per il week-end pasquale.
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Da martedi 3 febbraio la nostra regione è interessata da diffuse nevicate che si sono intensificate a partire dalla notte tra mercoledì e giovedì.
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Sale il rischio di valanghe in Piemonte, da domani il grado di pericolo passa a 4 "forte" su una scala di 5 sul nord, le Alpi Pennine e Lepontine; e a grado 3 "marcato", sul resto della regione.
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Al suo decimo anno, la ciaspolata non competitiva tra le Alpi Lepontine, con quasi 1300 partecipanti iscritti, incappa in previsioni meteo che rendono impossibile la garanzia dell’accesso all’Alpe Devero e la sicurezza dei partecipanti sul percorso.
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