Dopo un percorso formativo della durata di nove mesi, culminato con un periodo di stage presso prestigiose strutture legate al mondo del vino o con approfondimenti personali relativi al mondo enoico, sono 21 gli studenti che hanno concluso con successo il Master Sommelier ALMA-AIS, giunto alla sua VIII edizione.
Oltre a una perfetta conoscenza della tecnica di degustazione del vino, della tecnica dell’abbinamento cibo-vino e delle regole fondamentali del servizio, i neo-diplomati ALMA hanno maturato le competenze per padroneggiare tutti gli aspetti inerenti la gestione, il marketing e la comunicazione delle aziende vitivinicole o delle strutture affini. Ciò che rende unico nel panorama italiano questo Master, che la Scuola Internazionale di Cucina Italiana promuove in collaborazione con AIS - Associazione Italiana Sommelier, è il suo focus sulla comunicazione e sul marketing del mondo beverage. Una competenza sempre più essenziale in una professione tornata in auge: come indicano i dati AIS diffusi in occasione del 50° Congresso nazionale, a fine 2016, nell’ultimo triennio i corsi di formazione in ambito sommellerie sono aumentati del 39%, segnando un +46% di partecipanti. Il segmento che fa registrare la maggiore crescita è quello degli under 30.
Tra i 21 diplomati giudicati dalla commissione, alla presenza di Massimo Castellani, membro della Commissione Nazionale Area Formazione AIS, va segnalata la presenza di nove donne: una conferma della sempre maggiore apertura del mondo del vino all’universo femminile. Otto le Regioni rappresentate, con una prevalenza di diplomati dal Nord Italia (57%): i gruppi più numerosi sono risultati quelli provenienti da Emilia-Romagna (sei allievi), Veneto e Lombardia (entrambe con quattro studenti).
I migliori studenti della VIII edizione del Master Sommelier ALMA-AIS sono risultati Flavio Spotti e Marcello Corradi. Di Torrile (Parma), 48 anni, Spotti è Sommelier AIS dal 2015: ha un background professionale molto particolare, in quanto, dopo la qualifica di restauratore conseguita alla Scuola per la Valorizzazione dei Beni Culturali di Botticino, per oltre un decennio si è occupato del restauro di dipinti rurali. Spotti, dopo la chiusura del corso, ha approfondito lo studio di un vitigno e di un vino tipici dell’Emilia Romagna, la Spergola di Scandiano e il Lambrusco di Sorbara, discutendoli in sede d’esame all’interno della sua tesi. Sempre di Parma, anche se nativo di Pisa, è Marcello Corradi, anche lui quarantottenne.
Con un passato da figura commerciale in aziende non appartenenti al mondo del beverage, Corradi ha coltivato la sua passione per il vino frequentando i corsi AIS, ONAV e ONAI e un Master sul Barolo con Roberto Giordani, per poi approdare in ALMA. Ha presentato una tesi su uno dei momenti iconici del mondo del vino: il “Giudizio di Parigi” che nel 1976 portò all’attenzione del mondo i vini della Napa Valley californiana, capaci di superare, in una degustazione alla cieca, i vini di Bordeaux.
Spotti e Corradi a parte, sono diversi gli studenti del Master Sommelier ALMA-AIS che meritano una citazione: Francesca Novello, di Legnago (Verona) ha perfezionato l’arte del sommelier lavorando nella sala dell’Osteria La Francescana dello chef Massimo Bottura. Florinda Nardini, 42 di Frosinone, e Chiara Ovaleo Pandolfo, 31 anni, di Lesignano de’ Bagni (Parma) hanno invece svolto il loro stage all’estero. La prima a Shanghai, presso Cina Amore Fine Italian Wines, prestigioso importatore di etichette italiane in Cina; la seconda a Londra, presso l’esclusivo 67 Pall Mall, tre piani di lusso in stile britannico e una carta di oltre 5.000 etichette. Questo club è considerato da molti la casa del vino per eccellenza nel cuore della capitale inglese.