Non viviamo nel migliore dei mondi possibili. Facciamocene una ragione.
Le limitazioni alla democrazia, il potere dispotico esercitato sui popoli dalle istituzioni sovranazionali, la prevalenza della finanza sulla politica, sono tutti effetti prodotti dall’economia della crescita continua.
Un sistema che sta giungendo alla fine e che, come un animale ferito, mostra il suo volto peggiore e aggressivo, pronto a trascinare tutto e tutti nel baratro.
Leggere l’opera di Maurizio Pallante e Alessandro Pertosa permette di avvicinarsi all’esperienza della Decrescita felice alla luce di cambiamenti e spinte politico-finanziarie in piena evoluzione.
Recensione completa su Zest Letteratura Sostenibile.
LibriNews: “Solo una decrescita felice potrà salvarci"
Per la rubrica a cura di Zest Letteratura Sostenibile, un progetto culturale dell’Associazione We feel Green, oggi proponiamo “Solo una decrescita felice (selettiva e governata) potrà salvarci" di Maurizio Pallante e Alessandro Pertosa, LIndau 2017.
14 commenti Aggiungi il tuo
Un brutto ossimoro. Queste idiozie che ogni poco ci propinano stanno cancellando totalmente quel poco di vivere civile che ci è rimasto. Non capisco perché si cerchi in tutti i modi di destabilizzare e distruggere la nostra civiltà. Ci stanno provando tutti. Sinistra, politicamente corretti, animalisti, multiculturalisti, immigrazionisti, buonisti suicidi, nazi vegani, terzomondisti, quoterosisti. Non ci facciamo mancare niente. Ma qualche essere senziente a cui piace un mondo normale esiste ancora?
Sicuramente sarà interessante legere del "potere dispotico esercitato sui popoli dalle istituzioni sovranazionali": basta vedere come si comporta l'europa con l' Italia!
Re: decrescita felice.....
l
4 Febbraio 2017 - 12:49
Ciao robi
"destabilizzando" e "mondo normale"; a mio parere a quest'ultimo si giunge sempre destabilizzando, in caso contrario si avrebbe la pietrificazione, e in un mondo governato da spazio e tempo pare impossibile.
Il "mondo normale" inoltre può esprimere inferni e paradisi, meglio "destabilizzare" propendendo per i paradisi; al momento è in corso una lotta, la cosiddetta democrazia rappresentativa pare essere stata snaturata e piegata a favore di relativamente pochi esseri umani, direi che si tratta di anarchia oligarchica, la direzione - se proprio si vuole adorare un sistema democratico - dovrebbe andare in direzione esattamente opposta: democrazia diretta. Ma, si è visto, nemmeno più le classiche elezioni sono ritenute valide quando non piacciono alle elite.
Non so con esattezza cosa sia la decrescita felice per cui mi astengo dal dare un mio parere, constato invece che molti individui sempre più numerosi si stanno togliendo dal torpore e non accettano più un sistema che tenta di schiavizzare sempre più. La sensazione è che effettivamente si sia alla fine di un ciclo, chissà quanto tempo richiederà il passaggio e verso dove si andrà, forse sarà relativamente breve, mi sembra che tutti abbiano la sensazione di una velocizzazione degli eventi. pace e bene
"destabilizzando" e "mondo normale"; a mio parere a quest'ultimo si giunge sempre destabilizzando, in caso contrario si avrebbe la pietrificazione, e in un mondo governato da spazio e tempo pare impossibile.
Il "mondo normale" inoltre può esprimere inferni e paradisi, meglio "destabilizzare" propendendo per i paradisi; al momento è in corso una lotta, la cosiddetta democrazia rappresentativa pare essere stata snaturata e piegata a favore di relativamente pochi esseri umani, direi che si tratta di anarchia oligarchica, la direzione - se proprio si vuole adorare un sistema democratico - dovrebbe andare in direzione esattamente opposta: democrazia diretta. Ma, si è visto, nemmeno più le classiche elezioni sono ritenute valide quando non piacciono alle elite.
Non so con esattezza cosa sia la decrescita felice per cui mi astengo dal dare un mio parere, constato invece che molti individui sempre più numerosi si stanno togliendo dal torpore e non accettano più un sistema che tenta di schiavizzare sempre più. La sensazione è che effettivamente si sia alla fine di un ciclo, chissà quanto tempo richiederà il passaggio e verso dove si andrà, forse sarà relativamente breve, mi sembra che tutti abbiano la sensazione di una velocizzazione degli eventi. pace e bene
Re: decrescita felice.....
Anonimo
4 Febbraio 2017 - 14:01
Ciao caro Robi
pur ragionando sempre da puro sinistrorso anche questa volta cincordo con te. Sono Autentiche assurdità tanto care alla sottocultura grillini.
pur ragionando sempre da puro sinistrorso anche questa volta cincordo con te. Sono Autentiche assurdità tanto care alla sottocultura grillini.
Ciao l
non condivido affatto la tua chiusura ottimista : "constato invece che molti individui sempre più numerosi si stanno togliendo dal torpore e non accettano più un sistema che tenta di schiavizzare sempre più".
E' esattamente il contrario. Una volta c'era "coscienza di classe", volontà di regolare e ridistribuire la ricchezza. Ora viviamo nel più completo toropore. perfino questa terminologia appare arcaica e desueta.
non condivido affatto la tua chiusura ottimista : "constato invece che molti individui sempre più numerosi si stanno togliendo dal torpore e non accettano più un sistema che tenta di schiavizzare sempre più".
E' esattamente il contrario. Una volta c'era "coscienza di classe", volontà di regolare e ridistribuire la ricchezza. Ora viviamo nel più completo toropore. perfino questa terminologia appare arcaica e desueta.
la decrescita è un fenomeno irreversibile,la terra non ha le risorse per continuare a farci crescere ancora per molto. le risorse diminuiscono esponenzialmente,e la popolazione aumenta in modo incontrollato. non va bene decrescita felice? chiamiamola in un altro modo se non ci piace il nome,ma se non iniziamo a fronteggiare il problema rischiamo che la situazione poi diventi ingovernabile.
Basta rileggere Serge Latouche
La scommessa della decrescita, 2007
e tutti gli altri sull'argomento
https://it.wikipedia.org/wiki/Serge_Latouche
La scommessa della decrescita, 2007
e tutti gli altri sull'argomento
https://it.wikipedia.org/wiki/Serge_Latouche
Ciao robi
Vuoi un mondo normale? Una frase che spesso viene citata è “il peggio è passato, la vita è tornata alla normalità”. Oggi com'è la vita normale? Spendere miliardi per il sogno di andare su Marte e non essere in grado di salvare poche vite in più perché le province non hanno i soldi per riparare una turbina? Oppure derubare migliaia di risparmiatori, i quali dovrebbero essere tutelati da organi strapagati, il cui compito principale era proprio quello? Prestare centinaia di milioni ad imprenditori collusi senza garanzie, contribuendo al fallimento di banche come mps, e poi stanziare come se niente fosse 20 miliardi del bilancio statale,per sanare i buchi, nelle cui pieghe, poi si infilano 95 milioni di euro per un torneo di golf, mentre non si riescono a trovare 50 di milioni per aiutare i bambini affetti da gravi problemi, caustai dall'inquinamento dell'Ilva di Taranto ? Normalità è devastare con guerre e predazione di materie prime, il Medioriente e l'Africa, e poi indignarsi dando la caccia all'immigrato invasore,fannullone, delinquente e possibile terrorista che ci ritroviamo in casa? Questa normalità non la voglio, se devo rinunciare a vestirmi alla moda, ad avere sempre l'ultimo modello di smartphone, o fare code di km in autostrada per entrare in centri commerciali od outlet, per poi accapigliarsi e fare incetta di beni ed alimenti superflui, prodotti sfruttando masse di schiavi del lavoro, lo farei. Quel "poco di vivere civile" che hai paura di perdere, è destinato comunque a dissolversi, anche se poi civiltà cosa vuol dire ? La civiltà ha prodotto dei bisogni, dei vizi, delle necessità fittizie che spesso soffocano i nostri buoni istinti e fanno prevalere il nostro lato oscuro per poterseli permettere.
La civiltà è forse pretendere che il 90% dei cittadini lavori pagando tasse contributi, per poi andare in pensione a 75 anni con meno di 1000 euro al mese ?
"La civiltà è una corsa disperata per scoprire i rimedi per i mali che produce"
(Jean-Jacques Rousseau)
Quindi ben venga la decrescita Felice !! Che abbiamo da perdere? E soprattutto che futuro vogliamo lasciare in eredità ai nostri nipoti?
Vuoi un mondo normale? Una frase che spesso viene citata è “il peggio è passato, la vita è tornata alla normalità”. Oggi com'è la vita normale? Spendere miliardi per il sogno di andare su Marte e non essere in grado di salvare poche vite in più perché le province non hanno i soldi per riparare una turbina? Oppure derubare migliaia di risparmiatori, i quali dovrebbero essere tutelati da organi strapagati, il cui compito principale era proprio quello? Prestare centinaia di milioni ad imprenditori collusi senza garanzie, contribuendo al fallimento di banche come mps, e poi stanziare come se niente fosse 20 miliardi del bilancio statale,per sanare i buchi, nelle cui pieghe, poi si infilano 95 milioni di euro per un torneo di golf, mentre non si riescono a trovare 50 di milioni per aiutare i bambini affetti da gravi problemi, caustai dall'inquinamento dell'Ilva di Taranto ? Normalità è devastare con guerre e predazione di materie prime, il Medioriente e l'Africa, e poi indignarsi dando la caccia all'immigrato invasore,fannullone, delinquente e possibile terrorista che ci ritroviamo in casa? Questa normalità non la voglio, se devo rinunciare a vestirmi alla moda, ad avere sempre l'ultimo modello di smartphone, o fare code di km in autostrada per entrare in centri commerciali od outlet, per poi accapigliarsi e fare incetta di beni ed alimenti superflui, prodotti sfruttando masse di schiavi del lavoro, lo farei. Quel "poco di vivere civile" che hai paura di perdere, è destinato comunque a dissolversi, anche se poi civiltà cosa vuol dire ? La civiltà ha prodotto dei bisogni, dei vizi, delle necessità fittizie che spesso soffocano i nostri buoni istinti e fanno prevalere il nostro lato oscuro per poterseli permettere.
La civiltà è forse pretendere che il 90% dei cittadini lavori pagando tasse contributi, per poi andare in pensione a 75 anni con meno di 1000 euro al mese ?
"La civiltà è una corsa disperata per scoprire i rimedi per i mali che produce"
(Jean-Jacques Rousseau)
Quindi ben venga la decrescita Felice !! Che abbiamo da perdere? E soprattutto che futuro vogliamo lasciare in eredità ai nostri nipoti?
Mah. Commenti, dal mio punto di vista, incomprensibili. Forse sono proprio un dinosauro sorpassato. Ma onestamente non ho mai letto tante minkiate. Senza offesa e con affetto.
Re: perplesso
Anonimo
5 Febbraio 2017 - 01:30
Ciao robi
Io non ho mai visto fare così tante minkiate, pur essendo la nostra una società evoluta.
Che dire....siamo diversamente normali
Io non ho mai visto fare così tante minkiate, pur essendo la nostra una società evoluta.
Che dire....siamo diversamente normali
Ciao Anonimo
Allora spero davvero di decrescere felicemente. In fondo siamo tutti uguali. Come il marxismo insegnava. Poi le file in coda a prendere felicemente il pane sotto neve e al gelo erano davvero uno spasso. L'importante è il livellamento della razza umana. Tutti uguali in una decrescita felice. Mi ricorda tanto quando a casa al calduccio in questa orrenda civiltà occidentale e liberale si guardava all'Urss o Cuba come esempi da seguire. Un po' troppo comodo fare il comunista in occidente... Lo stesso oggi. Perché non andate a decrescere felicemente in Congo o Cuba o nei felici villaggi Rousseauiani dell'India?
Allora spero davvero di decrescere felicemente. In fondo siamo tutti uguali. Come il marxismo insegnava. Poi le file in coda a prendere felicemente il pane sotto neve e al gelo erano davvero uno spasso. L'importante è il livellamento della razza umana. Tutti uguali in una decrescita felice. Mi ricorda tanto quando a casa al calduccio in questa orrenda civiltà occidentale e liberale si guardava all'Urss o Cuba come esempi da seguire. Un po' troppo comodo fare il comunista in occidente... Lo stesso oggi. Perché non andate a decrescere felicemente in Congo o Cuba o nei felici villaggi Rousseauiani dell'India?
Ciao robi
L'ultima e poi chiudo, tanto io non riuscirò ad instillarti il seme del dubbio e resterai sulle tue posizioni. Rigetto convintamente l'idea del tutti dobbiamo essere uguali ed avere le stesse cose, ma ora siamo agli antipodi http://www.maurizioblondet.it/rotschild-8-volte-piu-ricchi-degli-8-piu-ricchi/
L'ultima e poi chiudo, tanto io non riuscirò ad instillarti il seme del dubbio e resterai sulle tue posizioni. Rigetto convintamente l'idea del tutti dobbiamo essere uguali ed avere le stesse cose, ma ora siamo agli antipodi http://www.maurizioblondet.it/rotschild-8-volte-piu-ricchi-degli-8-piu-ricchi/
Inutile lottare con i mulini a vento: al mondo ci sarà sempre chi ha di più e chi ha di meno e pensare di livellare tutti ad una stessa portata è pura utopia. Inoltre ben sia che ci sono persone che hanno di più perchè possono investire e dare lavoro ad altri permettendo loro di poter guadagnare e vivere. Inutile anche insistere sul resto: al mondo ci sono popoli e razze diverse, ognuna con i suoi pregi ed i suoi difetti: la smania di renderci tutti uguali ci sta portando tutti ad una maggior povertà. Non ho alcun merito per essere nato in una certa parte del mondo, magari più ricca di altre ove si vive meglio; ma non ha alcun demerito chi è nato in altre parti del mondo più povere: non capisco perchè dovrei impoverimi anch'io per far stare meglio loro. Ognuo ha il suo destino e così sia.
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