Cinzi Cirillo, interprete sensibile alle nuove drammaturgie, votata alle scritture più visionarie, feroci, poetiche, da alcuni anni disegna un percorso indipendente nel panorama del teatro locale che potrebbe ben figurare in ribalte nazionali.
La storia di ........ il nome potreste metterlo voi con i tanti, troppi nomi delle donne che hanno intrecciato la loro vita con chi "per amore" solo per amore gli ha dato la morte. Amore, passione, ossessione, paura. Trame fitte, misteri insondabili, l'animo guarda con altri occhi e ci porta lontano, in luoghi da dove talvolta, solo talvolta, non si fa più ritorno.
Sono lamenti d’amore, canti inconsolabili e disperati di donne che fanno eco al 25 novembre data nella quale il mondo intero commemora la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, proponendo iniziative atte a sensibilizzare donne, ma soprattutto uomini, su questo tema.
Il lavoro teatrale offre una grande occasione di avvicinamento all’universo del messaggio/riflessione/denuncia di Cinzia Cirillo che in un vortice trasporterà gli spettatori al fianco della figura femminile protagonista. Dalle sue personali furie che la inseguono, che si concretizzano a poco a poco in un balbettare che rompe gli argini e diventa parola, invettiva, sangue, desiderio, pietà, orrore, rifiuto, amore.
Cinzia Cirillo si forma giovanissima nel Teatro Senza Sfondo, partecipa a diversi allestimenti e segue il lavoro di Carlo Formigoni, Odin Teatret, Living Theatre con Giudit Malina, Scott Kelman, Arianna Scommegna, Marco Baliani, Lucilla Giagnoni. Ha ricevuto premi come miglior attrice non protagonista e migliore promessa teatrale.
Percorrendo, in parallelo alla sua storia attorale, lo sviluppo delle rassegne teatrali “Lampi sul loggione” e “Il paese dei narratori”. Con “Frammenti di tempo” replicato numerose volte ha iniziato un percorso artistico e personale sulla ricerca contemporanea, ha scritto e pubblicato un’accurata ricerca sullo storico Teatro Sociale di Intra diventata anche un appuntamento teatrale a fianco di Bruno Gambarotta.
La sua instancabile ricerca ora prosegue con “Un pensiero senza peso”. Allestimento curato con grande attenzione a tutti i particolari attraverso una collaborazione con i musicisti Valentina Bionda al violoncello e Giorgio Fassi chitarra acustica anche autore delle musiche. La fotografia è di Barbara Falletta.