Inizia la stagione teatrale lampi sul loggione
Venerdì 18 e Sabato 19 avrà inizio la nuova stagione teatrale
Attraverso un lavoro d’indagine, narrazione, poesia d’immagini in bianco e nero e canzoni d’autore, Giuliana Musso mette insieme i pezzi e racconta un mondo, a metà. Storie di uomini cui l’attrice si “presta” completamente. Appesi in scena, pronti per essere indossati, ci sono una tuta da operaio, un abito da sposo e uno tutto nero, da prete. L’abito ha una taglia, il suo peso. Un’etichetta, l’indirizzo di una vita. Ed è anche inizio o fine di una storia. La drammaturgia de “La Fabbrica dei preti” è stata costruita attraverso la raccolta di testimonianze dirette, lo studio di un’ampia bibliografia, e una ricerca fotografica compiuta con Tiziana De Mauro, foto d’archivio e album privati montati poi in video da Giovanni Panozzo e Gigi Zilli. LA brava e intelligente attrice veneta è rimasta nella memoria del pubblico più affezionato della stagione di “ lampi sul loggione” per altre sue diverse interpretazioni passate nella stagione verbanese negli anni scorsi: “ Nati in casa” storia delle levatrici, “ Sex machine” indagine e riflessione sul mondo della prostituzione e l’indimenticabile “ Tanti saluti” dove, insieme con altri due attori in abiti clowneschi, con ironia e ponderatezza è affrontato il tema della morte. Nella stagione teatrale 2013/2014 di “ Lampi sul loggione” Giuliana Musso, le sere di venerdì 18 e sabato 19 ottobre all’Auditorium S. Anna di Pallanza ore 2.15, propone il suo ultimo lavoro. “ La fabbrica dei preti”. Delicata, deliziosamente ironica, immediata fra la lettura di un regolamento-normativa asettico di centinaia di paragrafi che non finiscono mai, Giuliana Musso racconta tre storie: racconti di vita, fatti, emozioni, bisogni, silenzi e ribellioni che condensa in tre personaggi. Sono racconti in prima persona, con gli occhi un po’ annacquati dall’età, ma con memoria sempre viva e lucida. Il monologo non vuol però essere una denuncia, non impasta cronaca per alimentare un giudizio, e non vuole nemmeno diventare giustificazione, discolpa. Ma offre, con sincerità e asciutta drammaticità, uno sguardo tenace, sofferto, a volte arrabbiato, altre disabitato, sulla dimensione umana dei sacerdoti e sull’educazione impartita durante gli anni di seminario. Un omaggio - dice con emozione l’autrice-attrice al pubblico prima di iniziare - a tutta quella generazione di preti entrati nel seminario prima del Concilio Vaticano II, e immessi nel mondo (un mondo di speranze post-concilio) subito dopo.Con le due serate d'apertura della stagione termina la campagna abbonamenti, in corso alle librerie Margaroli e Alberti di Intra al costo di € 60,00 per sei spettacoli in cartellone. Per i non abbonati biglietti in prevendita alle librerie Alberti e Margaroli di Intra.