Questi i commenti a margine dell'Assessore provinciale all'Agricoltura Germano Bendotti.
“Alla luce dei dati oggi presentati, emerge come i nostri agricoltori resistano in modo eroico nel portare avanti attività a cui si deve il mantenimento del presidio di porzioni di territorio montano che altrimenti sarebbe abbandonato.
Ma non soltanto: sono sentinelle di tradizioni e di produzioni che possono avere un loro futuro presso consumatori attenti e consapevoli, un target di mercato – nonostante la crisi – in espansione. Rispetto alla media regionale dell’età degli agricoltori noi registriamo gli addetti più giovani (51 anni a fronte dei 57/58 della media piemontese). La ‘resistenza’ della nostra agricoltura, per lo più di montagna, si ha grazie a una sostanziosa presenza femminile nella conduzione di attività agricole. Floricoltura e zootecnia sono i settori in cui ci distinguiamo.
Nell’allevamento si segnala la crescita di una produzione ad alto valore aggiunto come la caseificazione di latte caprino. 81 sono attualmente le aziende che nel VCO producono e lavorano in piccoli caseifici di proprietà latte di capra. Diminuisce il numero di capi, ma si estende la superficie utilizzata con un incoraggiante recupero delle zone di pascolo”.“In Ossola si ha la parte più significativa della nostra piccola grande agricoltura di nicchia e i segnali di ripresa che si stanno registrando sono il risultato di una produttiva collaborazione tra aziende agricole ed enti pubblici quali Regione e Provincia.
In questi ultimi anni come Amministrazione Provinciale abbiamo molto insistito, e parimenti investito nei limiti delle nostre possibilità, sulle fruttuose connessioni che si possono attivare tra produzioni agro-alimentari e offerta turistica. Non posso a questo proposito tacere la preoccupazione dell’esito di alcune progettualità avviate che con il superamento della nostra autonomia amministrativa faticheranno a trovare il giusto supporto, se non vi sarà un’efficace azione di contrasto all’egemonia di territori piemontesi sul piano agricolo maggiormente rappresentativi del nostro” continua l’Assessore provinciale all’Agricoltura.
“Nell’occasione della presentazione di questo censimento ho voluto passare in rapida rassegna le azioni e i progetti in questi anni promossi dall’Assessorato provinciale all’Agricoltura, a partire dal lavoro di supporto all’organizzazione della rete censuaria per i rilevamenti.
Gli incentivi in favore degli accorpamenti fondiari, dell’informatizzazione delle aziende agricole e della manutenzione territoriale per i piccoli comuni; l’attivazione dell’iter per il riconoscimento della DOP al formaggio ossolano e della DOC Vini Valli Ossolane; la valorizzazione delle fattorie didattiche; il supporto all’apertura di uno sportello provinciale per l’Agricoltura biologica; la promozione dell’istituzione dell’Associazione Olivicoltori VCO sono solo alcune delle principali iniziative a cui si è dato corso.
Per quanto riguarda i fondi assegnati ad allevatori e agricoltori del VCO attraverso il Piano di Sviluppo Rurale dal 2009 a oggi parliamo di quasi 3 milioni di euro, a cui si aggiungono oltre 600 mila euro di contributi provinciali e 850 mila euro del progetto Interreg Proalpi” evidenzia Bendotti.
La "resistenza" dell'agricoltura nel vco
6° Censimento generale dell’Agricoltura a cura dell’ISTAT, da cui si evince una fotografia del sistema agricolo del VCO ritagliata dal contesto regionale.
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