L’uomo ha il primato della forza distruttiva degli ultimi due secoli circa e questo breve periodo della invece lunghissima vita del nostro pianeta, è stato definito Antropocene, breve ma sufficiente a determinare disastri tali non consentire una possibile reale prospettiva di salvezza se non con una collettiva presa di responsabilità.
Daniele Pernigotti, biologo, consulente ambientale e giornalista, nel libro “Con l’acqua alla gola” edito da Giunti (presentazione di Luca Mercalli), esemplifica e decripta dettagliati studi scientifici, testimonia l’ingerenza delle potenti lobby economiche realizzata attraverso strategie di offuscamento della verità e ribadisce (dall’alto di una competenza acquisita “sul campo”) la necessità di sostenere una decisa sterzata alle prassi di sfruttamento delle risorse energetiche planetarie.
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