In tutta franchezza: stiamo mettendo le mani avanti. Esprimiamo ad alta voce alcuni ragionamenti nella speranza che possano essere utili per immaginare scenari futuri e riflettere sulla direzione che prenderà Verbania da qui ai prossimi 30 anni.
A novembre la Sindaco rispose a una nostra interpellanza sulla bonifica del compendio industriale dismesso, confermando l’esistenza di 13 pratiche edilizie distinte presentate dalla proprietà. Fu allora che ci interrogammo sul perché non si affrontasse un progetto complessivo.
Adesso raccogliamo voci di un possibile intervento molto più ampio, di grande portata, storico. Si dice che il gruppo Mossi & Ghisolfi voglia trasformare la vecchia fabbrica dell’acetato ex Rhodia in un parco commerciale, un outlet.
Mettiamo il caso che sia vero e che al posto di capannoni, uffici e depositi sorgano negozi, ristoranti e parcheggi. Questa “piccola” Vicolungo avrà il pregio di riqualificare una vasta area della città oggi degradata, portare nelle casse verbanesi qualche milione di oneri di urbanizzazione, lasciare in pegno opere pubbliche fruibili per tutti come rotonde, parchi o parcheggi. Sul piano occupazionale è indubbio che decine di negozi e attività varie porteranno anche posti di lavoro per commesse, camerieri, cuochi, addetti alla vigilanza ecc… più di quelli attuali.
Ma c’è anche il rovescio della medaglia. L’accentramento in un unico punto della città, non centrale, sarebbe una concorrenza fortissima, mortale, per il commercio tradizionale. Con l’outlet i mercati del venerdì a Pallanza e soprattutto del sabato a Intra (già attualmente in declino rispetto agli anni d’oro) saranno inutili. Con l’outlet si infliggerà un colpo durissimo al “quadrilatero” dello shopping di Intra che con fatica e con la pedonalizzazione delle piazze negli anni ’90, s’è creato tra il lago, San Vittore alta, corso Garibaldi e corso Cobianchi. Immaginiamo che per resistere alla concorrenza gli stessi commercianti saranno costretti a migrare nell’outlet, penalizzando i ristoranti e i bar – perché nell’outlet ci saranno anch’essi – che non avranno più clienti. Lo stesso avverrà per quel poco che rimane a Pallanza e in Ruga.
Lo scenario è realistico e stride in maniera forte con il piano avviato contro la desertificazione commerciale nelle vie di Intra o nella via Tacchini che qualche mese fa la Sindaca annunciò sarebbe stata ridisegnata dall’architetto Mario Botta (a proposito: che fine ha fatto?).
Queste nostre riflessioni, libere e pubbliche, le rivolgiamo alla città, a chi la amministra, agli operatori economici e ai professionisti. Speriamo siano colte come spunto nel dibattito. Siamo allarmati, non abbiamo preclusioni ideologiche ma riteniamo che questa volta, in un’operazione – comunque vada – storica per Verbania, non si possa improvvisare o decidere tra quei pochi eletti che hanno accesso alla stanza dei bottoni.
Un outlet nell’ex Acetati?
"Che cosa succede nell’ex Acetati? Ci poniamo questa domanda da un po’ di tempo e, stando a quel che abbiamo capito, ci sembra arrivato il momento giusto per rivolgerla pubblicamente alla città". Così l'inizio del comunicato diffuso da Comunità.VB.
11 commenti Aggiungi il tuo
Siamo seri, gli outlet si fanno in punti facilmente raggiungibili, Vicolungo è a metà strada tra milano e Torino, una delle zone più popolose e, potenzialmente, ricca d'Italia, Serravalle è a un'ora da Milano, vicino a Genova, e anche alla Francia, così come tutti gli altri outlet, come Foxtown a Mendrisio, Franciacorta e altri ancora.
Un outlet nell'area dell'ex Acetati sarebbe un buco nell'acqua clamoroso, dubito che ci sia qualcuno disposto a mettere dei soldi in questo affare.
Saluti
Maurilio
Un outlet nell'area dell'ex Acetati sarebbe un buco nell'acqua clamoroso, dubito che ci sia qualcuno disposto a mettere dei soldi in questo affare.
Saluti
Maurilio
Ogni volta che nomino l area persone più esperte di me, mi fanno presente che l area e' completamente da bonificare e nessun privato si farà carico di tale onere. Ma forse non dono tanto esperti😊....
Non credo ci sia ancora spazio economico per il commercio qui a Verbania. In provincia assistiamo a graduale arretramento delle aziende commerciali.
Una grande idea, per una amministrazione ottusa , approssimativa e autoreferenziale. Vicino a Milano , vicino Varese ma soprattutto vicino alla Svizzera e con 500 mila turisti l'anno... Ideale per un paio di anni di gloria . Poi le rovine le gestiranno altri... Inizio a tremare. Ps il fatto che sotto acetati ci sia acqua calda se lo ricorda qualcuno? Forse , giusto così , per diletto, varrebbe la pena discutere del futuro è dell'idea di città ...
"mi ha detto mio cuggino che da bambino una volta è morto.."
mi sa tanto di leggenda metropolitana,come quelle di "mio cuggino" di Elio e le storie tese.
"mi ha detto mio cuggino che all'acetati ci fanno un outlet.."
quando mai dovessero decidere di smantellare l'esistente inizierebbe una fase di bonifica talmente lunga e costosa da scoraggiare chiunque volesse investire.
mi sa tanto di leggenda metropolitana,come quelle di "mio cuggino" di Elio e le storie tese.
"mi ha detto mio cuggino che all'acetati ci fanno un outlet.."
quando mai dovessero decidere di smantellare l'esistente inizierebbe una fase di bonifica talmente lunga e costosa da scoraggiare chiunque volesse investire.
Invece del solito outlet, a me piacerebbe Ikea o Leroy merlin, sarebbero utili a tutto il vco e non danneggerebbero il piccolo ( e a volte molto ottuso) commercio locale, servirebbero a dare "la sveglia" anche a molti artigiani locali, a volte molto indietro sulle soluzioni tecnologiche. Il piccolo commercio e artigianato , come altrove, si salva con l'eccellenza e la produzione specializzata (di nicchia).
Ciao claudia
mica le varie grandi aziende commerciali stanno aspettando che si liberi uno "spazio fisico" libero per aprire sedi nella nostra zona? Se c'era mercato (persone che acquistano) si sarebbero già posizionati da qualche parte con il loro negozione blu. Non stiamo ad Hong Kong che bisogna conquistarsi il metro quadro libero!
mica le varie grandi aziende commerciali stanno aspettando che si liberi uno "spazio fisico" libero per aprire sedi nella nostra zona? Se c'era mercato (persone che acquistano) si sarebbero già posizionati da qualche parte con il loro negozione blu. Non stiamo ad Hong Kong che bisogna conquistarsi il metro quadro libero!
Se proprio si volesse realizzare un progetto di outlet a Verbania, si potrebbero utilizzare i diversi locali commerciali chiusi che si trovano al centro di Intra e Pallanza. A Intra ci sono parecchi locali che hanno anche dimensioni considerevoli.
Questo comunicato merita almeno una considerazione nel metodo.
Nel merito ci attendiamo, naturalmente, altre e più precise informazioni che, proprio per il metodo, non dovrebbero mancare.
Le supposizioni di Comunità VB presuppongono il suo predisporsi alla difesa degli interessi di attività (quelle commerciali) appositamente messe in allarme. Come se tutti gli altri (associazioni, partiti, cittadini e, magari, anche l'Amministrazione Comunale) non se ne occuperebbero con le stesse (e, almeno gli amministratori,
di più) cognizioni e capacità di valutazione ed intervento. Ma dai Paracchini....
Nel merito ci attendiamo, naturalmente, altre e più precise informazioni che, proprio per il metodo, non dovrebbero mancare.
Le supposizioni di Comunità VB presuppongono il suo predisporsi alla difesa degli interessi di attività (quelle commerciali) appositamente messe in allarme. Come se tutti gli altri (associazioni, partiti, cittadini e, magari, anche l'Amministrazione Comunale) non se ne occuperebbero con le stesse (e, almeno gli amministratori,
di più) cognizioni e capacità di valutazione ed intervento. Ma dai Paracchini....
Parlavo di "acqua calda" nel mio intervento... ecco un post che dovrebbe aiutare ad avere una "visione" più furba! http://www.verbania5stelle.it/2016/03/verbania-e-una-possibile-risorsa-lacqua-calda/
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