Andrea Ballarè, presidente dell’ANCI Piemonte e sindaco di Novara, commenta positivamente la scelta del Collegio giudicante, che ha rinviato l’udienza al prossimo 23 marzo.
“Siamo soddisfatti per l’attenzione manifestata dal Tar e confidiamo che le ragioni dell’ANCI e dei 41 Comuni ricorrenti del Sud Piemonte vengano accolte nel merito – prosegue Ballarè – se così fosse, il nostro ricorso creerebbe un precedente importante per tutta la regione, considerato che i comuni piemontesi interessati dal processo di razionalizzazione di Poste Italiane sono circa 750”.
Intanto, in queste ore, Poste Italiane ha manifestato la propria disponibilità ad attuare una soluzione transattiva, che dovrebbe essere formalizzata nei prossimi giorni.
“Dopo il silenzio dei mesi scorsi, riceviamo un primo segnale di apertura – evidenzia Gianluca Forno, vice presidente e coordinatore regionale dei piccoli Comuni e Unioni di Anci Piemonte – non appena avremo in mano la proposta, riuniremo gli interessati ad Asti per discuterla nel merito. Il primo aprile dovrebbe partire la seconda fase del servizio postale ridotto e per quella data sarebbe fondamentale giungere ad una soluzione soddisfacente”.
Chi ha fatto ricorso contro le Poste.
Oltre all'ANCI Piemonte, che per sostenere i Comuni si accollerà il 50% delle spese legali:
20 centri dell'Alessandrino: Alfiano Natta, Balzola, Borgo San Martino, Camino, Cereseto, Cerrina, Coniolo, Frassineto Po, Gabiano, Mombello Monferrato, Morano sul Po, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Ozzano Monferrato, Pontestura, Ponzano, Sala Monferrato, Serralunga di Crea, Solonghello, Villamiroglio
12 dell’Astigiano: Calliano, Casorzo, Castagnole Monferrato, Cerro Tanaro, Grana, Moncalvo, Montemagno, Piovà Massaia, Robella, Rocchetta Tanaro, Scurzolengo, Tonco
9 del Cuneese: Argentera, Demonte, Entracque, Gaiola, Limone Piemonte, Pietraporzio, Roccasparvera, Sambuco, Valdieri.
Posta a giorni alterni: TAR rinvia causa
“Confidiamo che le nostre istanze vengano accolte nel merito. La decisione del Tar del Lazio, che ha disposto un rinvio a breve termine della causa riguardante la consegna della posta a giorni alterni, conferma l’impressione positiva avuta lo scorso mese di novembre, quando la Camera di Consiglio, nel rifiutare la richiesta di sospensiva avanzata nel ricorso, si è pronunciata in favore di un giudizio di merito immediato”.
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ridicoli
lady oscar
25 Febbraio 2016 - 18:58
Ma per piacere. La posta si usa sempre meno... E comunque, si ferma il paese se il servizio e' a giorni alterni????
Non vengono consegnati i quotidiani. Nei paesi di montagna (e di pianura) completano le informazioni. Non basta l'intrattenimento TV (quando arriva). E gli anziani non usano internet. I giovani lasciano il paese e il Paese. O i 100.000 in giro per il mondo sono una invenzione?
8162
Che c'entrano i giornali. Quelli possono arrivare ugualmente con i giri dei postini che sono indipendenti dall'ufficetto postale.
Sforziamoci di essere un po' meno superficiali e ragionaimo un po' in più. I giovani abbandonano le montagne e vanno i giro per il mondo per aspetti ben più profondi di voler aprire a giorni alterni un uffcio postale semideserto.
Sforziamoci di essere un po' meno superficiali e ragionaimo un po' in più. I giovani abbandonano le montagne e vanno i giro per il mondo per aspetti ben più profondi di voler aprire a giorni alterni un uffcio postale semideserto.
Nei paesini piccoli non credo che ci sia così tanto da fare.... E non si può certo pretendere di pagare lo stipendio a qualcuno per fargli scaldare la sedia....
chiudere subito uffici postale di Trobaso e Suna , tenere aperto dalle 8,30 alle 10 quello di Pallanza.. tanto c'è quello di Intra... Cambiasca si può appoggiare a Intra ... chiudere tutti quelli tra Verbania e Cannobio e tenere aperto solo quello di Cannobio ... e a sud chiudere Baveno ,tanto c'è Stresa e niente fino ad Arona ... tanto tutti scaldano la sedia ... e non fanno un c....o dalla mattina alla sera...la posta non la spedisce più nessuno... le bollette si possono pagare quando si ha voglia e i soldi sui conti correnti postali non sono mica nostri.. che ci frega... solo noi lavoriamo ... gli altri rubano lo stipendio... quando hanno toccato Suna .. subito tutti a reclamare..
Fai esempi ridicoli. Non si tratta di chiudere ma ridurre. E c'è una bella differenza tra uffici centro città vb o domo (sono sicuramente sotto organico) e uff postale di Ponte frazione Formazza in inverno. I dipendenti non si licenziano ma si spostano dove serve maggiormente. Ma se devi dar contro x forza continua pure ad argomentare. Ciao.
Non riesco a inquadrare la logica dell'intervento di André.
Assurdo. Ha esposto situazioni assai diverse.
Assurdo. Ha esposto situazioni assai diverse.
Quelli che vanno a intra o pallanza preferiscono salire a Cambiasca perché c'è meno coda... E poi è lì che si crea 😂😂😂
Ciao Andrè
L'apertura o la chiusura di uffici postali, non c'entra niente con la distribuzione della corrispondenza.
Da qualche anno, hanno strutture a separate, per Verbania e circondario partono da Possaccio.
Saluti
Maurilio
L'apertura o la chiusura di uffici postali, non c'entra niente con la distribuzione della corrispondenza.
Da qualche anno, hanno strutture a separate, per Verbania e circondario partono da Possaccio.
Saluti
Maurilio
persone dietro i numeri
paolino
26 Febbraio 2016 - 19:34
a volte dimentichiamo che per ogni chiusura o riduzione di questi servizi ci sono persone che vengono perlomeno spostate,altre demansionate,altre meno fortunate perdono il posto.
non pensiamo solo ai numeri,oltretutto si parla di aziende che distribuiscono bonus fantascientifici a manager disastrosi e poi lasciano a casa i postini..
non pensiamo solo ai numeri,oltretutto si parla di aziende che distribuiscono bonus fantascientifici a manager disastrosi e poi lasciano a casa i postini..
Condivido Paolino al 100%: è deprimente vedere che anche su VBN ci sono persone che passerebbero sopra a tutto ed a tutti in nome di una ipotetica razionalizzazione della spesa; chissà se si esprimerebbero allo stesso modo se la soppressione del posto di lavoro, o il demansionamento, o lo spostamento toccasse a loro?
Lo dice la parola stessa: "servizio", un qualcosa che si DEVE dare e non per forza deve costituire un guadagno.Ma da quan do Poste Italiane è diventata una spa è ovvio che a fine d'anno gli azionisti pretendano dei dividendi. L'errore sta nella privatizzazione di molti servizi che dovevano restare pubblici. E finiamola con sti tagli, sta spending quel che l'è per dover rendere sempre conto ad un' Unione Europea che è solo una gran ca.....ta! Italiani, noi padroni a casa nostra!
Caro Lupus,
ti do ragione ma il discorso è moto più articolato e complesso.
Parto da alcune premesse:
- necessità di mantenere i livelli occupazionali;
- necessità di non cedere altro spazio antropizzato montano;
Mi sembra chiaro che mantenere un inutile e semidesertico ufficio postale postale aperto tutti giorni sia del tutto inutile allo sviluppo di quelle comunità.
I soldi pubblici dovrebbero essere investi in altre servizi e strumenti di sviluppo.
- mantenimento punti vendita per generi di prima necessità e utilità domestica;
- servizi socio-sanitari a domicilio da erogare alla popolazione anziana;
- ripresa dell'attività produttiva cercando d ricollocare sul mercato una gamma di prodotti rientranti nella vasta e genuina tradizione alpina.
Penso alla creazione di punti erogatori di beni e servizi (anche postali), a organismi di promozione e sviluppo di prodotti alpini ecc.
Vedi Lupus quanti posti di lavoro potrebbero nascere.
Dopo questo elenco l'ufficio postale esce fuori piuttosto malandato.
MA SIAMO IN ITALIA. Non si farà NULLA!
I nostri politici, PRIVI DI IDEE; preferiscono difendere l'inutile ridotta postale (non si parla poi nenache di chiusura ma di apertura a giorni alterni).
E' vero caro Lupus, la razionalità provocherà solo la riduzione di personale.
SIAMO COSTRETTI A DIFENDERE IL PALESEMENTE INUTILE. Non hai tutti i torti
Buona domenica Lupus.
ti do ragione ma il discorso è moto più articolato e complesso.
Parto da alcune premesse:
- necessità di mantenere i livelli occupazionali;
- necessità di non cedere altro spazio antropizzato montano;
Mi sembra chiaro che mantenere un inutile e semidesertico ufficio postale postale aperto tutti giorni sia del tutto inutile allo sviluppo di quelle comunità.
I soldi pubblici dovrebbero essere investi in altre servizi e strumenti di sviluppo.
- mantenimento punti vendita per generi di prima necessità e utilità domestica;
- servizi socio-sanitari a domicilio da erogare alla popolazione anziana;
- ripresa dell'attività produttiva cercando d ricollocare sul mercato una gamma di prodotti rientranti nella vasta e genuina tradizione alpina.
Penso alla creazione di punti erogatori di beni e servizi (anche postali), a organismi di promozione e sviluppo di prodotti alpini ecc.
Vedi Lupus quanti posti di lavoro potrebbero nascere.
Dopo questo elenco l'ufficio postale esce fuori piuttosto malandato.
MA SIAMO IN ITALIA. Non si farà NULLA!
I nostri politici, PRIVI DI IDEE; preferiscono difendere l'inutile ridotta postale (non si parla poi nenache di chiusura ma di apertura a giorni alterni).
E' vero caro Lupus, la razionalità provocherà solo la riduzione di personale.
SIAMO COSTRETTI A DIFENDERE IL PALESEMENTE INUTILE. Non hai tutti i torti
Buona domenica Lupus.
Caro Giovanni% in tutto ciò io vedo un continuo attacco ai piccoli comuni, soprattutto quewlli montani e della vallate.Hanno cominciato imponendo regimi fiscali ai negozietti di montagna come ai grandi supermercati di città: e questi hanno chiuso. idem dicasi per i piccoli bar: hanno chiuso anche loro; sopravvivono solo alcuni " circoli" perchè tutti chiudono gli occhi fingendo di non vedere che per la normativa potrebbero accedervi solo i soci.Pare che ora vogliano attaccare anche chi affitta qualche stanza o qualche piccolo appartamento ai turisti nella stagione estiva: così perderemo anche quella fetta di turismo già povero di per sè perchè i ricchi vanno in vacanza negli alberghi extra lusso e non certo nell'appartamento ammobiliato.Hai mai provato a chiedere i permessi edilizi per ristrutturare una baita cadente? Ti assicuro che al dilà dei costi l'iter burocratico scoraggerebbe anche il più strenuo difensore della salvaguardia dell'ambiente montano. Per non parlare poi dei trasporti ridotti al lumicino, e non come in città ove ci sono bus, metropolitane, treni e al più anche taxi; per non parlare del servizio scolastico: quante piccole scuole sono state costrette a chiudere i battenti con gravi disagi per genitori e scolari? Qualcuno che aveva provato ad aprire un piccolo laboratorio per produrre formaggi è stato subissato da lacci e lacciuoli che in pratica l'hanno costretto a chiudere in breve tempo. Ridurre o sopprimere ( perchè alla fine è a questo che tendono) anche il servizio postale è un' ulteriore botta ai piccoli centri più disagiati. Ecco perchè dico che non se ne può più di una politica che quando deve ridurre i costi e tagliare lo va a fare con i più deboli! Certo agli spaventosi buchi di bilancio di Roma si supplisce con iniezioni di fondi pubblici: non sia mani che "caput mundi" debba portare i libri in tribunale! E' ora che gli Italiani prendano il coraggio di ribaltare il banchetto ed il cadreghino di chi li s-governa.
curioso
paolino
28 Febbraio 2016 - 11:47
curioso notare come dell'elenco stilato da %,alcune cose già le offre poste spa,ma in città.
prova ad andare in un ufficio postale cittadino (sufficiente Intra) e ti propongono di tutto. vendono libri,articoli regalo,ovviamente prodotti finanziari,il caffè e relative macchine e tutta un'altra serie di cose che fa sembrare la posta un suk.
ora non si capisce il perchè dove non serve,la posta ti offre di tutto e di più,e dove servirebbe si limita a fare...la posta! se offrissero tutti quei servizi avrebbero più motivi per restare aperti.
prova ad andare in un ufficio postale cittadino (sufficiente Intra) e ti propongono di tutto. vendono libri,articoli regalo,ovviamente prodotti finanziari,il caffè e relative macchine e tutta un'altra serie di cose che fa sembrare la posta un suk.
ora non si capisce il perchè dove non serve,la posta ti offre di tutto e di più,e dove servirebbe si limita a fare...la posta! se offrissero tutti quei servizi avrebbero più motivi per restare aperti.
Siamo in crisi, dobbiamo tagliare: e vai con la riduzione dei servizi ai cittadini! Il fatto che poi il super-mega aereo ultra accessoriato che neanche l'Air Force One, voluto dal pifferaio fiorentino per soddisfare la sua incommensurata ed inarrivabile boria costi agli italiani 40mila euro/giorno (vedi Il Fatto Quaotidiano di oggi) pare essere notizia che non deve essere divulgata.Ma con 40mila euro quanti stipendi/giorno di impiegati postali puoi pagare? Giovanni% l'irrazionalità impera e chi è chiamato a pagarne i maggiori costi è sempre chi sta più in basso. Dobbiamo costringere sta gente a lasciare libero il posto a chi vuole davvero bene all'Italia ed agli Italiani, non all'UE ed alle banche!
cari Giovanni% e Lupus
sibilla cumana
28 Febbraio 2016 - 12:41
in questi giorni ho iniziato la lettura della Enciclica Laudato si, di Papa Francesco. La sto analizzando con gli occhi del laico e dimenticandomi che Jorge Mario Bergoglio è il Papa.
Ebbene, quest'uomo è l'unico vero rivoluzionario, analista, sociologo, riformista, ambientalista, ecologista attualmente in circolazione. Senza impegno, provate a leggerla. Costa anche poco. Ho trovato il volumetto a 2,50€.............
Ebbene, quest'uomo è l'unico vero rivoluzionario, analista, sociologo, riformista, ambientalista, ecologista attualmente in circolazione. Senza impegno, provate a leggerla. Costa anche poco. Ho trovato il volumetto a 2,50€.............
Grazie per il consiglio Sibilla, cercherò il libro e proverò a leggerlo: certo che se troverò predicozzi sull'accogliena ( io direi invasione) dei migranti, sul perdono e la remissione per chi sta in galera, sul'abolizione della pena di morte anche per chi ha commesso delitto atroci ed ingiustificati ed altre amenità del genere smetterò subito.
Stamattina 29 febbraio verso le 11.30 il postino mi ha recapitato la missiva della Regione Piemonte per il pagamento del bollo auto da effettuarsi entro il....29febbraio, cioè oggi. Nel villaggio dove io vivo non ci sono sportelli di Unicredit, delegazioni ACI ricevitorie lotto ed altre amenità del genere, Ma per fortuna c'è un piccolo ufficio postale aperto tutti i giorni, così con una corsa affannosa 10 minuti fa sono riuscito a pagare il bollo dell'auto in tempo e ad evitare sanzioni e/o soparattasse. E se l'ufficio postale fosse stato soppresso, se avesse aperto solo a giorni alterni ed oggi fosse stato un "giorno no" cosa avrei potuto fare? Ai faciloni fautori di tagli, riduzioni,soppressioni ( sempre a a spese degli altri, ben inteso)l'ardua risposta. E non suggeritemi di prendere l'aereo di Renzi per recarmi al più vicino ufficio per la riscossione, Vi prego!
Che ti arriva il bollettino... A me non sempre arriva e devo andare all'aci p alle agenzie affiliate
Ciao lupusinfabula
io fossi in te non mi chiederei come avresti fatto se l'ufficio postale fosse stato aperto in giorni alterni, ma perché la regione ha mandato con questo ritardo i bollettini?
Saluti
Maurilio
io fossi in te non mi chiederei come avresti fatto se l'ufficio postale fosse stato aperto in giorni alterni, ma perché la regione ha mandato con questo ritardo i bollettini?
Saluti
Maurilio
Ciao Hans Axel Von Fersen
Lupus facciamo 2 conti. Il tuo villaggio di 300 persone ha un ufficio postale che ipotizzo con un impiegato/direttore quindi con un costo annuale di 40.000 euro. Poi dobbiamo aggiungere affitto, telefono, linea dati, riscaldamento, luce, pc, pattumiera, assicurazioni, guardie giurate che portano e prendono il grano, pulizie, carta, fotocopiatrice e tante altre spese. Quindi diciamo circa un 60.000 euro l'anno per 300 persone equivalenti a 200 euro ad abitante. Se l'amministratore di condominio della tua comunità ti addebitasse 200 euro l'anno per il servizio postale che tu usi per pagare 2 bollettini petalosi, penso che l'avresti già mandato a stendere. O sbaglio?
Lupus facciamo 2 conti. Il tuo villaggio di 300 persone ha un ufficio postale che ipotizzo con un impiegato/direttore quindi con un costo annuale di 40.000 euro. Poi dobbiamo aggiungere affitto, telefono, linea dati, riscaldamento, luce, pc, pattumiera, assicurazioni, guardie giurate che portano e prendono il grano, pulizie, carta, fotocopiatrice e tante altre spese. Quindi diciamo circa un 60.000 euro l'anno per 300 persone equivalenti a 200 euro ad abitante. Se l'amministratore di condominio della tua comunità ti addebitasse 200 euro l'anno per il servizio postale che tu usi per pagare 2 bollettini petalosi, penso che l'avresti già mandato a stendere. O sbaglio?
Ciao lupusinfabula
Piccolo grande errore...
L'amministratore di condominio della tua comunità ti addebiterà 200 euro per ogni componente del tuo nucleo familiare. Ipotizzo 4 persone quindi 800 euro l'addebito.
Piccolo grande errore...
L'amministratore di condominio della tua comunità ti addebiterà 200 euro per ogni componente del tuo nucleo familiare. Ipotizzo 4 persone quindi 800 euro l'addebito.
Caro/a (...non so e non vorrei addebitarti altro sesso) HAvF, partiamo da due punti di vista diversi e, presumo , inconciliabili: io difendo e sostengo i servizi ai cittadini ed i posti di lavoro. Servizi che non necessariamente devono produrre utili o pareggio di bilancio; tu invece parti da un punto di vista "ragionieristico", alla Mario Monti per trasferire le cose più in grande e, matematicamente, se il risultato non è preceduto dal segno "+" vorresti tagliare. Strade ed opinioni diverse: il mondo è bello perchè è vario. Ma ti ripeto: da risparmieare, o quantomeno non sprecare, ci sarebbe eccome: vogliamo tornare sull'aereo di renzi? Ma su sto punto anche i più sinistri dei sinistri non osano proferir parola.
Oggi, tanto per cambiare, è arrivata la bolletta ENEL: scadeva il 26 febbraio scorso. Nuova corsa alla posta ed ho saldato il debito. Non tutti abbiamo la fortuna(????) di abitare in città dove ci sono servizi e possibilità diverse in ogni quartiere!
Una bella domiciliazione bancaria per le varie utenze in modo da evitare corse alla posta? L'ha anche mia madre... Un po' di modernità. Maschio, altrimenti sarei stato Maria Antonietta.
PS Non è che hai un inciucio con l'impiegata delle poste?
PS Non è che hai un inciucio con l'impiegata delle poste?
Domiciliazione? Manco per sogno, neppure ho il conto in banca, Sono un uomo libero e voglio restarlo: pagamenti sempre e solo in contanti, viaggi autostradali con pagamenti in contanti ai caselli; in vacanza lasciando il cellulare a casa in modo che non agganci altre cellule ed usando quello di un altro; prenotazione appartamento con nome fittizio e pagamento in contanti; se possibile evitare contati con agenzie,saltando l'obolo della loro percentuale e soprattutto di lasciare traccia di dove sono passato Mai lasciare traccia o segni: prima o poi il vorace fisco italiano verrebbe a chiederti come quando e perchè hai potuto spendere quei soldi. E i soldi miei, guadagnati col sudore della fronte, decido io e solo io come, dove, quando e con chi spenderli senza dover rendere conto allo stato che poi finirebbe per spenderli per far entrare ancora più migranti possibile, per aiutare tossici ed altri parassiti della società, migliorare carceri che già sono hotel a più stelle. E, se mai, dovesser giungermi richieste dalle varie agenzie delle entrate su come ho speso dei soldi risponderei subito che li ho spesi a t....ie, soggetti per le quali il fisco italiano (proprio lui, guarda caso) non prevede rilascio di ricevute di alcun tipo.
Non so voi, ma io ne ho più che a sufficienza di quello che mi fanno pagare con le ritenute sullo stipendio, per non parlare di quelle su straordinari e tredicesima!
Ciao lupusinfabula
Non ci crederai... ma la gestione del conto corrente costa ZERO, l'imposta di bollo è ZERO, l'apertura e la chiusura del conto costano ZERO! Poi se preferisci andare in posta e pagare 1,5 euro a bollettino, sei liberissimo
Non ci crederai... ma la gestione del conto corrente costa ZERO, l'imposta di bollo è ZERO, l'apertura e la chiusura del conto costano ZERO! Poi se preferisci andare in posta e pagare 1,5 euro a bollettino, sei liberissimo
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