I tre territori chiedono di tradurre concretamente il riconoscimento della specificità montana della legge 56/2014 c.d. Legge Delrio attraverso puntuali interventi normativi.
Nella lettera a firma congiunta dei tre presidenti di Provincia si chiede in particolare di:
- eliminare il contributo richiesto dalla legge di stabilità per le tre realtà, che sottrarrebbe ingenti risorse al bilancio di ciascun ente;
- di essere titolari, nel processo di riscrittura della Carta Costituzionale, delle competenze in materia di energia e demanio idrico;
- ripristinare l'elezione diretta, da parte dei cittadini, del Presidente della Provincia;
- di declinare le possibilità di stringere accordi con i territorio confinanti in particolare con altri stati;
- ottenere deroghe sull'organizzazione del personale e degli uffici al fine di ottimizzare i servizi offerti ai cittadini e agli altri enti locali sulla base delle funzioni delegate da Stato e Regione.
"Si tratta di una richiesta importante che le tre Province riconosciute "speciali" per il loro territorio hanno condiviso. Per quanto riguarda Sondrio queste richieste erano già state condivise con i Sindaci e con le rappresentanze territoriali e sono un tassello importante nella traduzione delle forme di autonomie che la nostra Provincia da tempo richiede. Oltre al tavolo con la Regione la partita si gioca quindi con lo Stato Nazionale al quale chiediamo di concretizzare il riconoscimento di territorio interamente montano con fatti concreti e puntuali di carattere normativo, organizzativo, democratico ed economico. Siamo certi di rappresentare il volere dei nostri cittadini, della nostra gente e ci attendiamo una risposta in tal senso in tempi rapidi e con la volontà di mettere in atto iniziative reali e significative. Tre province speciali insieme, per un riconoscimento che rientra nei diritti che riteniamo lo Stato ci debba riconoscere in virtù del nostro territorio. Tale richiesta assume un maggiore valore alla luce del percorso di riforma della costituzione nella quale vogliamo vedere tradotte le nostre peculiarità."
“Con l'emergere di una serie di problematiche che necessitano di essere analizzate e trovare una soluzione, riteniamo ora opportuno evidenziarle alle massime autorità dello Stato affinché ne prendano coscienza e si attivino per trovare una soluzione. – afferma la Presidente della Provincia di Belluno Daniela Larese Filon – In particolare ritengo che due siano le richieste importanti che facciamo con questa nota. La prima è legata alla possibilità di ridare alle province montante il rango di enti di 1° grado permettendo in questo modo a chi ne viene eletto Presidente di avere tutta l'autorità e la disponibilità temporale per amministrarle efficacemente. La seconda richiesta riguarda le risorse umane – continua la Presidente Larese Filon – e in particolare le alte professionalità, come ad esempio i dirigenti, che una volta messi in quiescenza non possono essere sostituiti. Ciò porterebbe a una totale paralisi dell'attività amministrativa-istituzionale delle nostre Amministrazioni provinciali. Siamo certi, conclude la Larese Filon, che questa nostra nota attirerà l'attenzione delle più alte cariche dello Stato che, essendosi sempre dimostrate sensibili alla salvaguardia dei territori fragili e delicati della montagna, prenderanno a cuore le problematiche che abbiamo con forza voluto evidenziare.”
"I nostri territori sono molto complessi da amministrare ma altrettanto pronti ad assumersi nuove responsabilità di governo specifiche, utili a tradurre in atti tangibili il percorso di federalismo fiscale avviato a livello centrale sin dal 2011. Il percorso legislativo tracciato dalla legge 56 del 2014, cosidetta Delrio, e confermato dalle legislazioni regionali interessate di Piemonte, Lombardia e Veneto, ha ora la necessità inderogabile di attuarsi concretamente: chiediamo un ultimo sforzo da parte del governo per rendere operativa la specificità delle nostre aree vaste, interamente montane e confinanti con Stato estero." – afferma il Presidente della Provincia di Verbano Cusio Ossola Stefano Costa.