In Provincia di Verbania partecipano all’iniziativa il Parco della Villa Pallavicino di Stresa e i Giardini Botanici di Villa Taranto di Verbania – Pallanza
Il Parco della Villa Pallavicino si estende per circa 15 ettari. La vegetazione è formata principalmente da castagni secolari, alberi dei tulipani, faggi rossi, aceri in molte varietà, larici, querce, platani, magnolie, maestose sequoie e rose. Un superbo cedro del Libano compete per grandiosità con la facciata della villa.
La principale attrazione del parco è costituita dalla presenza di oltre 50 specie tra mammiferi e uccelli. Canguri, zebre, daini, lama, alpaca vivono liberi in ampi spazi. Un laghetto ospita cigni, anatre, germani ed altri uccelli acquatici. In bellissime uccelliere vengono allevate varie specie di pappagalli esotici, tucani, calao, fagiani, mentre in gabbie perfettamente ambientate vivono furetti, suricati, volpi del deserto, moffette ecc.
I Giardini Botanici di Villa Taranto dislocati sulla sponda piemontese del Lago Maggiore tra Intra e Pallanza, hanno preso forma a partire dal 1935 nella proprietà che il capitano scozzese Neil Mc.Eacharn con l'ambizione di creare un complesso botanico di valore internazionale.
McEacharn proveniva da una facoltosa famiglia della nobiltà scozzese, cosa che gli permise di dedicarsi a tempo pieno alle grandi passioni della sua vita: la botanica, il giardinaggio ed i viaggi. Rientrava in quella ristretta categoria di appassionati gentiluomini del Novecento che riuscirono a fare più volte il giro del mondo (pare 7 volte, di cui la prima a 16 anni) alla ricerca di sempre nuove piante da acclimatare nei propri giardini.
Confidando nella bellezza del luogo, nella mitezza del clima e in incredibili lavori di terrazzamento e sbancamento lungo Punta della Castagnola, il Capitano seppe conciliare esigenze estetiche e botaniche. Acquistò altri terreni adiacenti e nei 16 ettari della proprietà creò boschi, bordure e vallette di arbusti, aiuole, parterres, tappeti erbosi, laghetti, serre e mise a dimora piante di tutto il mondo, formando collezioni di grande valore scientifico che ora contano 8.500 tra specie e varietà diverse.
L'itinerario coinvolge tutta l'Italia: dal Trentino, con i fascinosi Giardini botanici di Castel Trauttmansdorff, al Veneto con il Viale delle Rose del Parco Giardino Sigurtà (VR) alla Toscana con la romantica Villa Gamberaia a Firenze; dall'esplosione di colori del Lazio con Palazzo Patrizi sul lago di Bracciano, il Roseto Vacunae Rosae e i moderni Giardini della Landriana nei pressi di Roma fino a Le stanze in fiore di Canalicchio in Sicilia.
“Nei Giardini che partecipano all'iniziativa” – commenta Judith Wade, fondatrice del circuito Grandi Giardini Italiani - “i visitatori potranno ammirare varietà di rose coltivate fin dalla metà del Settecento, gruppi formatisi nell'Ottocento come le rose noisette, cinesi e le prime tea, fino ad arrivare agli ibridi di primo Novecento. Percorrendo le tappe di In Nome della Rosa rivivranno in 2 mesi 300 anni di storia delle rose!”
I 33 giardini dell’itinerario sono:
Trentino Alto Adige:
1. Giardini di Castel Trauttmansdorff (Merano, BZ)
Veneto:
2. Parco del Castello di Roncade (Roncade, TV)
3. Castello di San Pelagio (Due Carrare, PD)
4. Parco Giardino Sigurtà (Valeggio sul Mincio, VR)
5. Villa Arvedi (Grezzana, VR)
6. Villa Pisani Bolognesi Scalabrin(Vescovana, PD)
7. Villa Trissino Marzotto (Trissino, VI)
Lombardia:
8. Isola del Garda (San Felice del Benaco, BS)
9. Parco Botanico della Fondazione Minoprio (Vertemate, CO)
10. Villa Pizzo (Cernobbio, CO)
11. Villa Carlotta (Tremezzo, CO)
12. Parco della Villa Reale di Monza (MB)
13. Villa della Porta Bozzolo – FAI (Casalzuigno, VA)
Piemonte:
14. Parco della Villa Pallavicino (Stresa, VB)
15. Giardini Botanici di Villa Taranto (Pallanza, VB)
Liguria:
16. Giardini Botanici Hanbury (Mortola Ventimiglia, IM)
17. Villa Durazzo (S. Margherita Ligure, GE)
Emilia Romagna:
18. Palazzo Fantini (Tredozio, FC)
19. Castello di Grazzano Visconti (Grazzano Visconti, PC)
20. Villa La Babina (Sasso Morelli, BO)
21. Villa Montericco Pasolini dall'Onda (Imola, BO)
Toscana:
22. Giardino di Boboli (FI)
23. Villa Poggio Torselli (San Casciano Val di Pesa, FI)
Marche:
24. Parco Storico Seghetti Panichi (Castel di Lama, AP)
Lazio:
25. Giardini Botanici di Stigliano (Canale monterano, Roma)
26. Giardini della Landriana (Ardea, Roma)
27. Palazzo Patrizi (Bracciano, Roma)
28. Parco Botanico di San Liberato (Bracciano, Roma)
29. Roseto Vacunae Rosae (Roccantica, RI)
30. Villa d'Este a Tivoli (Tivoli, Roma)
Campania:
31. Reggia di Caserta (Caserta) – Giadino all'Inglese
Sicilia:
32. Il Giardino del Biviere (Lentini, SR)
33. Le Stanze in Fiore di Canalicchio (Catania)
I Giardini locali coinvolti in "In nome della rosa"
Nei mesi di maggio e giugno, quando le fioriture dei roseti raggiungono il massimo dello splendore, Grandi Giardini Italiani promuove la visita di 33 giardini del circuito, un’occasione unica per conoscere o riscoprire importanti collezioni di rose antiche.
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