IL LIBRO:
Milano, aeroporto di Linate. Giovanni, un giovane sceneggiatore televisivo, arriva tardi ai controlli di sicurezza e rischia di perdere il volo. Qualche ora dopo, un terribile incidente aereo cambia completamente il corso della sua vita. Traumatizzato da un evento così tragico e imprevedibile, Giovanni usa la scrittura, per lui tanto facile e familiare, come strumento terapeutico per recuperare l’equilibrio perduto. Inizia così un racconto che parte dalla storia della sua famiglia per arrivare a esplorare gli aspetti più nascosti e irrisolti della sua personalità.
Ripercorrendo la vita dell’amato nonno Giulio, prima partigiano poi ombrellaio sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, Giovanni ricostruisce con amore dei dettagli la vita di stenti e fatiche degli artigiani ambulanti, attivi nel secolo scorso tra le colline dell’alto Vergante e le pianure di Milano e Torino. La crisi del ’29, che spinge la madre di Giulio a suicidarsi in un pozzo; le contraddizioni della guerra partigiana, che convincono Giulio ad abbandonare la lotta armata tra i boschi del Mottarone per spostarsi in città; il benessere degli anni Cinquanta, che gli fanno aprire un negozio a Milano e la rivoluzione del ’68 che gli porta via l’unico figlio: ogni tappa della vita del nonno diventa per Giovanni un’occasione per riscoprire le sue radici, recuperando stabilità.
In parallelo, il protagonista affronta un viaggio più incerto e frammentato, ma altrettanto affascinante: un percorso interiore tra ricordi, emozioni, sogni e desideri, alla ricerca di alcuni valori forti in grado di orientare nuovamente la sua vita. Ad accompagnarlo, in questo itinerario intimo e onirico, Elisa, la giovane vedova di un uomo scomparso nell’incidente aereo, per la quale Giovanni prova da subito un’attrazione irresistibile.
Il viaggio storico e quello interiore finiranno per trovare un punto d’incontro in un finale sorprendente, che congeda il lettore con un interrogativo aperto su dove si trovi la vera linea di confine tra immaginazione e realtà.
L’AUTRICE:
Maria Cristina Alfieri (Milano, 1968) è giornalista e vive tra Milano e Parma, dove lavora come direttore editoriale di riviste economiche.
Bocca di pietra è il suo primo romanzo.
Relatrice:
Francesca Zani, giornalista de La Stampa
Interverranno:
Vittorio Grassi, scrittore;
Marco Casali, giornalista;
Mauro Ardemagni, attore.
Sarà presente l’autrice