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Il Pd insiste il PISU per la ricostruzione

Dopo la riunione dei capigruppo del Consiglio Comunale di Verbania, avvenuta lunedi 3 settembre, si riaccendono le polemiche sulla possibilità di spostare i soldi del PISU dal progetto CEM alla ricostruzione post tornado.

Verbania
Il Pd insiste il PISU per la ricostruzione
Comunicato Pd:
Ieri (lunedì 3 settembre) il Sindaco ha informato i capigruppo del Consiglio Comunale che la somma necessaria per gli interventi di emergenza, per la messa in sicurezza e per un primo ripristino del patrimonio comunale danneggiato dal tornado di sabato 25 agosto si colloca tra i 3 e i 4 milioni di €.
Chi paga? Preso atto dell’ipotesi di Cattaneo di dichiarare la "calamità naturale", accertata la non disponibilità dei fondi regionali per le emergenze, diventa sempre più probabile che a pagare siano i cittadini di Verbania.

Il Centro Eventi Multifunzionale assorbirà altri 4,8 milioni di € di fondi comunali (2 milioni di canoni anticipati della concessione del gas metano, 845.000 € di mutuo, 200.000 € di avanzo di amministrazione, 745.000 € dalla vendita di un immobile, 500.000 € per l’acquisto dell’area, 200,000 € per avviare la bonifica dei terreni, e 290.000€ per l’indennizzo del gestore).

Se prosegue l’avventura del Centro Eventi avremo quindi un totale che varia da 7,8 a 8,8 milioni di € che verranno sottratti alle casse comunali, e alla devastazione di Sabato metteremo solo una pezza.

Per quanto riguarda poi Villa Taranto e Villa San Remigio, ci dovremo rimettere alle decisioni del Governo e della Regione, senza che il Comune possa dire molto, visto che le sue priorità sono altre.

A questo aggiungiamo che il Centro Eventi si mangia quasi tutti i 10 milioni dei fondi europei. Il Centro Eventi deve essere terminato entro il dicembre 2014, pena la perdita dei finanziamenti europei, ed entro quella data tutti i soldi comunitari dovranno essere spesi. Anche ipotizzando un massimo di un anno di proroga, non bisogna essere degli esperti per capire che è praticamente impossibile rispettare questi vincoli. Allora cosa succederà? Succederà che le fatture le dovrà pagare il Comune di Verbania.
Immaginatevi nel 2015 uno scenario di questo tipo: l’arena abbattuta, uno scheletrone di cemento in riva al lago, e le casse del Comune vuote, con l’impossibilità sia di abbattere l’opera, sia di terminarla.

Abbiamo fatto una proposta all’Amministrazione: rinunciare al Centro Eventi e trattare con la Regione una diversa destinazione dei fondi PISU per riprogettare il nostro patrimonio verde, realizzare l’unificazione tra Villa Taranto e Villa San Remigio, costruire le infrastrutture necessarie, realizzare una grande campagna di comunicazione per far conoscere i punti di forza di Verbania città turistica. Ciò consentirebbe di aprire una trattativa con Governo e Regione da posizioni di forza e assumendo il ruolo di coordinamento degli interventi che la città non può delegare. Avevamo anche invitato a mettere da parte le polemiche, di fronte alla gravità, in termini economici, di ciò che è successo. Il gruppo consigliare PDL ha risposto in modo sconnesso e virulento, accusandoci di strumentalizzazione e trasformando il dibattito in uno scontro personalizzato.
Non ci interessa seguire il PDL su questo terreno improduttivo e dannoso. Ci interessa però contestare un’affermazione palesemente falsa, secondo cui il Comune dovrebbe pagare le penali se rinuncia al progetto. L’aggiudicazione non è ancora avvenuta, il contratto non sottoscritto e quindi non ha senso parlare di penali.

Ci diranno che anche una revisione del PISU rischia di andare in ritardo rispetto ai vincoli europei. Già, ma la progettazione delle aree verdi è molto meno costosa e complessa, le infrastrutture necessarie (sentieri, piste ciclabili, passerelle pedonali) molto più leggere.
Si tratterebbe di intervenire con appalti e cantieri molto più piccoli, molto più controllabili, molto meno esposti a richieste di revisione e di varianti. I tempi sono stretti, ma se ci fosse la volontà politica e la competenza sarebbe possibile riuscirci. Se si decidesse immediatamente il rischio di bancarotta si allontanerebbe.



1 commento  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di Renato Grrrrrrrrr
Renato
5 Settembre 2012 - 10:29
 
Una vergogna assoluta! Il Sindaco posso capire che non voglia sentire ragioni, è abituato a fare il bello e cattivo tempo e a guadagnare un sacco di soldi a prescindere dal risultato del suo lavoro (come ogni parlamentare italiano), ma il consiglio comunale che fa? Possibile che non capiscano il baratro in cui ci stanno tuffando? Ma davvero nessuno ha abbastanza spina dorsale da alzare la manina e dire: "sapete che c'è? Adesso basta! Basta contrapposizioni personalistiche, basta progetti faraonici, siamo qui per l'interesse della città!" ...invece parrebbe che gli stia bene così? Siamo veramente un paese di ciula, potremmo risorgere da soli, avere un posto magnifico e litighiamo sul niente, sulle megalomanie di politici decotti! Che pensano di risolvere i problemi con letterine al premier, erano bocconiani entrambi e questo dovrebbe fargli capire... Bah



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