Quartiere Verbania Intra
Egregio sig Sindaco Albertella, Assessore Gulisano e Comandante Cabassa,
Ci rivolgiamo a Voi per sottoporre una problematica segnalata da numerosi cittadini: "la gestione delle deiezioni canine negli spazi pubblici".
Ci teniamo a sottolineare che questa richiesta non è in alcun modo in contrasto con il benessere animale, anzi, siamo consapevoli di quanto sia importante garantire spazi puliti e decorosi sia per i cittadini che per gli animali stessi,(non a caso è già dal 2014 che il quartiere ritiene necessario aree dedicate) . Sappiamo, infatti, che i veterinari raccomandano la raccolta delle deiezioni non solo per motivi igienici, ma anche per prevenire la diffusione di parassiti e malattie che possono colpire altri animali e te persone, specialmente i bambini che frequentano le aree verdi.
Negli ultimi mesi, abbiamo ricevuto numerose segnalazioni riguardo alla mancata raccolta delle deiezioni, con conseguenti problemi di decoro urbano e igiene, soprattutto nei parchi con aree gioco per bambini e nelle zone di maggiore passaggio. A titolo esemplificativo, alleghiamo la segnalazione ricevuta da residente nel quartiere, che evidenzia chiaramente il disagio vissuto da molti cittadini.
Al fine di affrontare questa situazione in maniera efficace e promuovere una convivenza più responsabile, Vi chiediamo la disponibilità a valutare possibili azioni congiunte tra il Consiglio di Quartiere Intra, l'Assessorato al benessere animale e la Polizia Locale. Alcune proposte potrebbero includere:
_Campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini, con il coinvolgimento di veterinari e associazioni che si curano del benessere animale per diffondere buone pratiche. Il Consiglio di Quartiere si rende disponibile alla distribuzione di materiale informativo.
_Maggior controllo nei punti critici e sanzioni da parte della Polizia Locale o ausiliari dedicati.
_Miglioramento delle dotazioni pubbliche, come l'aumento di cestini e dispenser di sacchetti per la raccolta delle deiezioni.
Saremmo lieti di collaborare con l'Assessorato per individuare le migliori strategie da adottare. Restiamo in attesa di un riscontro per fissare un incontro e discutere possibili soluzioni, porgo cordiali saluti.
Bazzacchi Loredana
Presidente del Consiglio Quartiere intra
Quartiere Intra su gestione deiezioni canine
Riceviamo e pubblichiamo, una lettera aperta del Quartiere Verbania Intra, riguardante "la gestione delle deiezioni canine negli spazi pubblici".
7 commenti Aggiungi il tuo
Vanno messi i sacchetti nei cestini per i cani e possibilmente quando ci sono che non vengano fregati tutti in un lampo….per quanto riguarda le malattie fanno più male le zecche del PD……
Chi possiede un cane deve avere una sorta di patentino, che insegni loro obblighi e doveri. Inoltre ogni padrone deve avere sempre i sacchetti per le deiezioni, proprio come quando ognuno di noi ha con sè la patente di guida quando guida la macchina, altrimenti dovrebbe essere chiaro a tutti che, il fatto di non averne dietro, seguirà sicuramente l'abbandono delle deiezioni canine: in questi casi deve scattare la multa salatissima, nessuno sconto, è una questione di civiltà e di responsabilità. So già che qualcuno obietterà dicendo che i sacchetti possono finire involontariamente, ecc... benissimo, in caso di emergenza esistono i sacchetti "normali", o casualmente saranno finiti anche questi? Un suggerimento sempre per i proprietari dei cani: per evitare che i propri amati animali marchino il territorio facendo la pipì contro i muri delle case altrui, ecc ... mi permetto di suggerirvi che basterebbe tenere il cane lato strada, è semplice no? E' una questione di civiltà, nessuno ce l'ha su con i cani ma con la maleducazione dei proprietari!
Buongiorno,
questo problema non si risolve con il "buonismo" o andando a cercare varie scuse tipo: mancano i sacchetti, mancano i cestini ect.
Quello che manca è il senso civico delle persone in generale e di alcuni proprietari di animali in particolare.
La principale soluzione al problema è la sanzione. Abbiamo le telecamere in funzione? Bene, usiamole per individuare i responsabile e sanzioniamoli. A Domodossola hanno fatto così. Cinquecento (500!) euro di multa è un ottimo deterrente .
Cordialmente.
questo problema non si risolve con il "buonismo" o andando a cercare varie scuse tipo: mancano i sacchetti, mancano i cestini ect.
Quello che manca è il senso civico delle persone in generale e di alcuni proprietari di animali in particolare.
La principale soluzione al problema è la sanzione. Abbiamo le telecamere in funzione? Bene, usiamole per individuare i responsabile e sanzioniamoli. A Domodossola hanno fatto così. Cinquecento (500!) euro di multa è un ottimo deterrente .
Cordialmente.
Il patentino mi sembra eccessivo, i sacchetti però sì. Mettere i cestini con sacchetti non sono d'accordo perché spariscono in un attimo e le spese vengono suddivise anche su chi animali non ne ha. Piuttosto oltre ai sacchetti avere una bottiglia d'acqua in modo di lavare le piscine dei propri cani sarebbe una bella cosa (io faccio così)
Gentilissimo sig. Egdio, voglio credere al suo ottimo senso civico, si vede in giro qualcuno dotato come nel suo caso di bottiglietta d'acqua, vi ringraziamo per il suo modus operandi. Le assicuro però che parlando con i padroni dei cani, tutti dicono che loro sono i primi a raccoglierla e che è una vergogna vedere in giro le deiezioni e, viceversa, non ho mai incontrato nessuno, nemmeno uno, che abbia ammesso di fregarsene di raccoglierle, per un motivo o un altro. Dal cielo per fortuna ancora non ne piovono, quindi la realtà dei fatti si scontra con quanto dicono le persone in generale. La multa è necessaria, e deve essere davvero uno strumento deterrente e deve essere applicata a prescindere da qualsiasi motivazione. Così come ha preso piede l'assicurazione sulla responsabilità civile, inizialmente non gradita ai proprietari degli animali, il patentino sensibilizzerebbe tutte quelle persone che credono di avere un animale e di fregarsene del bene pubblico, un ripasso di educazione civica insomma che potrebbe aiutare .
Il patentino lo vedrei per chi vuole detenere razze di cani potenzialmente pericolosi che, per lo più, vengono detenuti come status simbol : per un chiuaua (....o come diavolo si scrive!)mi sembra superfluo.
Ciao lupusinfabula
l'inciviltà prescinde dalla razza e/o dalle dimensioni del cane, chiamatelo come volete patentino, attestato, ecc.. il senso è quello di istituire un impegno scritto su come devono essere gestiti i propri amati animali sul suolo pubblico, ovvero appena si varca l'uscio di casa e le conseguenze sul mancato rispetto delle regole e leggi. Ovvio non servirà più di tanto a coloro i quali le regole le rispettano da sempre e, per fortuna, sono la stragrande maggioranza. Le deiezioni sono un problema fastidiossisimo come del resto lo sono le marcature di pipì sui.muri e i continui latrati di alcuni cani, a volte per ore, con i padroni incuranti che questo possa procurare disagi alle persone . Ci vuole molta più disciplina e rispetto verso gli altri e il problema sono i padroni degli animali, non i cani, ci tengo a sottolinearlo. Giustamente per alcune razze, quelle notoriamente considerate più a rischio, aggiungo che ci vorrebbe l'obbligo di un percorso in una scuola di addestramento con relativa certificazione.
l'inciviltà prescinde dalla razza e/o dalle dimensioni del cane, chiamatelo come volete patentino, attestato, ecc.. il senso è quello di istituire un impegno scritto su come devono essere gestiti i propri amati animali sul suolo pubblico, ovvero appena si varca l'uscio di casa e le conseguenze sul mancato rispetto delle regole e leggi. Ovvio non servirà più di tanto a coloro i quali le regole le rispettano da sempre e, per fortuna, sono la stragrande maggioranza. Le deiezioni sono un problema fastidiossisimo come del resto lo sono le marcature di pipì sui.muri e i continui latrati di alcuni cani, a volte per ore, con i padroni incuranti che questo possa procurare disagi alle persone . Ci vuole molta più disciplina e rispetto verso gli altri e il problema sono i padroni degli animali, non i cani, ci tengo a sottolinearlo. Giustamente per alcune razze, quelle notoriamente considerate più a rischio, aggiungo che ci vorrebbe l'obbligo di un percorso in una scuola di addestramento con relativa certificazione.
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