In occasione delle celebrazioni dell’Ottantesimo anniversario della “Repubblica dell’Ossola”, l’Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea nel novarese e nel Verbano Cusio Ossola “Piero Fornara”, in collaborazione con la Società Filosofica Italiana sezione di Verbania e del Museo della Resistenza “Alfredo Di Dio” di Ornavasso (VB), con il patrocinio della Città di Verbania, della Città di Domodossola, della Biblioteca Civica “P. Ceretti” di Verbania, della Casa della Resistenza di Fondotoce, di Anpi Comitato Provinciale di Verbania e della F.I.V.L, alcuni degli appuntamenti del percorso cinematografico denominato “Cineresistenza”, dedicato al cinema resistenziale e curato dalla Società Filosofica Italiana sezione di Verbania, sono dedicati e calendarizzati nei mesi di settembre e ottobre 2024 e rientrano nel programma di celebrazioni dei quaranta giorni.
Basandosi sul romanzo, in parte autobiografico, di Renata Viganò pubblicato nel 1949, il film racconta, il percorso di una donna negli anni dell'occupazione nazista. Al momento dell'uscita nel 1976 era l'unico film che avesse una donna al centro della narrazione della Resistenza.
Questa donna che pendeva dalle labbra del marito attivo nella Resistenza anche se ammalato, nel momento in cui si ritrova sola ed analfabeta sente di dover contribuire alla lotta contro chi ha dimenticato qualsiasi senso di pietà.
In un film che non esita a mettere in scena esecuzioni sommarie da entrambe le parti e che non rinuncia a raccontare il quotidiano che spinge alla convivenza personalità anche molto diverse sostenute da un ideale comune, è la cinica e irridente uccisione di un gatto ad accendere la fiamma della consapevolezza del bisogno di agire nella protagonista.