Da lui confermato: il bando ha escluso i piccoli Comuni mettendo dei parametri fuori scala per i nostri territori e per i paesi con minor popolazione. Dunque, niente asili e niente finanziamenti. Anche prevedendo aggregazioni di Comuni, come detto dal Ministro a Uncem, e come Uncem da sempre sostiene, nonostante difficoltà per via della mancanza in Italia di strutturate aggregazioni quali Unioni montane e Comunità montane, non si sarebbero raggiunti i parametri del bando, quindi ad appannaggio solo delle aree urbane, grandi e medie città. Fortunate loro.
Noi nei territori montani di asili nido abbiamo bisogno e il Piano di finanziamenti con bando nazionale, 735 milioni di euro per 1900 interventi in Italia a valere sul PNRR, non può essere solo per chi già ha asili, per i Comuni più strutturati e dimenticare le realtà rurali con meno di 5mila o 3mila abitanti. Ribadiamo che sono assurdi criteri minimi del bando seguiti dal Ministero per l'assegnazione dei contributi, parametrati sulla popolazione residente nella fascia d’età 0-2 anni di almeno 60 bambini e sulla copertura del servizio di asilo nido nella stessa fascia d’età inferiore al 33 per cento.
"Mettere in condizione i piccoli Comuni di montagna di assicurare l’accesso a tutti i bambini da 8 mesi in poi, significa creare le condizioni affinché le giovani famiglie possano continuare a vivere nel proprio Comune senza doversi trasferire, magari attraendone delle nuove - evidenzia Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem - Per ogni bambino che trova spazio in un Nido ci sono almeno tre persone che rimangono a vivere in montagna. Abbiamo chiesto al Ministro di avere un tavolo serio per riorganizzare la scuola, tutti i livelli 0-18 nelle aree rurali e montane, dove la crisi demografica impone pensiero e azione, non solo numeri. Ma niente. Manco ci ha risposto".
La montagna non è un mondo a parte. Siamo parte del mondo anche con scuole e asili per tutti. Ma a quanto pare a chi scrive i bandi e al Ministro dell'Istruzione importa poco.
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Asili Nido risposta Valditara a Uncem
"Mi fa piacere il Ministero dell'Istruzione risponda a Uncem che il bando per gli asili nido prevedeva risorse destinate ai piccoli Comuni, specifiche. Ma attenzione. Solo peraltro il 10 per cento del totale, per 6000 Comuni. Peccato che obbligasse tutti questi 'piccoli Comuni' sotto i parametri previsti dal bando stesso, non compresi nei due allegati all'avviso PNRR, a fare in fretta e furia delle aggregazioni con 'capofila'. Mai siamo stati contrari a vedere i servizi, in particolare scolastici, insieme, tra Comuni grandi e piccoli uniti. Parliamone, costruiamo insieme Ministro nuovi percorsi. Vanno pensati. Programmati. Con opportune Strategie. Da condividere insieme. Non da montare con bandi, in pochi giorni.
Quella è improvvisazione per tutti. Centralismo e municipalismo. Il Ministero, il Ministro dovrebbero sapere che dopo lo smontaggio quindici anni fa, per motivi ideologici e per la furia distruttrice delle Istituzioni in quei tempi, delle Comunità montane in particolare, oggi non tutte le Regioni hanno riaggregato i loro Comuni. Lo Stato una riforma istituzionale non l'ha voluta fare. Con governi di tutti i colori, si è perso tempo. E i Comuni sono soli. Quelli piccoli di più. La solitudine nei Sindaci, indotta da riforme mai fatti, non si supera in un bando del PNRR. Peraltro, leggendo il bando le Comunità montane e le Unioni montane, le Unioni di Comuni esistenti non rientrano, come sarebbe invece logico, tra i candidabili per il finanziamento di un asilo.
Non solo si tagliano fuori i piccoli Comuni, chiedendo loro lavoro in più, ma anche sono eslcuse le forme aggregativi esistenti, che openitaliae.it, sito del Dipartimento degli Affari regionali e delle Autonomie della Presidenza del Consiglio, conta in 470 aggregazioni, Unioni, Unioni montane e Comunità montane. L'avviso asili del PNRR non le contempla. Obbliga, il bando del Ministero, i Comuni piccoli a cercarsi un Comune capofila, operazione molto difficile vista la tragicità dei flussi finanziari e di gestione del PNRR, con lo Stato che non sta rimborsando i Comuni che spendono, percorso impossibile. Sarebbe stato più semplice agire sulle aggregazioni esistenti. In 15 giorni dati dal bando, dal 15 al 30 maggio, una aggregazione di Comuni ex novo è impossibile da fare.
Ancora, il numero dei Comuni piccoli, montani, in tante valli da aggregare per il raggiungimento dei parametri minimi richiesti dal decreto sarebbe stato tale da rendere difficile un servizio congiunto fra i piccoli comuni di montagna. E ci avrebbe posto sempre in fondo alle graduatorie. Piccoli, senza asili. Per le scuole di montagna, nei piccoli paesi, possiamo fare insieme molto di meglio Ministro Valditara. Ci ascolti. Parliamone e dialoghiamo. Camminando insieme come invoca per tutti anche il Colle più alto".
Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, dopo la risposta del Ministero dell'Istruzione alle considerazioni Uncem sul bando asili PNRR, oggetto anche di interrogazioni parlamentari.