L'opera scritta da Marina Thovez, che ne cura anche la regia, è una riduzione liberamente ispirata al romanzo ”L’insostenibile leggerezza dell'essere“ di Kundera.
Una storia d’amore che ha appassionato milioni di lettori nel mondo, fortissima, carnale, unica, che racconta la Primavera di Praga attraverso le vite di Tomas e Tereza.
Nell’agosto 1968 la Russia invade la Cecoslovacchia e ne spegne il sogno libertario. La popolazione è divisa in due: spie e spiati; le intimità violate, le carriere distrutte. Un professore universitario e una sua allieva portano per mano lo spettatore nelle vicende praghesi e con simpatia e umorismo rendono leggero l’esercizio del pensiero.
Sul palco, nei doppi ruoli del professore e dell’allieva e di Tomas e Tereza, due bravissimi attori che non finiscono di sorprendere per la capacità di trasformazione. La scena è un labirinto. L’appartamento di Tomas, la stessa Praga sono un dedalo da cui non c’è via d’uscita.
Tereza e Tomas si muovono nel poderoso allestimento di Nicola Rubertelli come topi in gabbia, spiati e costretti in un percorso obbligato, quello del regime stalinista, che censura ogni movimento.
Questa è la punizione per quella bellissima città che con la sua «Primavera» cercava di riportare il socialismo verso gli ideali di umanità sotto cui era nato. I personaggi del professore e dell’allieva non sono presenti nel romanzo di Kundera ma, sotto la forma di un moderno dialogo di Platone, incarnano il suo pensiero filosofico, e danno voce a certi avvenimenti dell’epoca che Marina Thovez ha voluto ricordare.
Per i non abbonati biglietti in prevendita alle librerie Alberti e Margaroli di Intra a euro 12,00.