Dall’elaborazione svolta da Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) sui dati provvisori trasmessi dall’Agenzia delle Entrate, nei primi tre mesi dell’anno si sono concluse quasi 15mila compravendite, mentre nello stesso periodo nel 2022 sono state realizzate poco più di 16mila transazioni.
“Come era nelle attese, l’inizio del 2023 porta la variazione delle compravendite in campo negativo. Si tratta però di volumi importanti, infatti rappresentano il +23,8% se confrontati con lo stesso periodo del 2019, anno che resta metro di paragone per valutare lo stato di salute del mercato”, commenta Marco Pusceddu, presidente di Fiaip Piemonte. “Inoltre – aggiunge il presidente - è il secondo miglior primo trimestre degli ultimi cinque anni, dopo quello del 2022, appunto, che ha rappresentato l’apice della dinamica espansiva iniziata nel post Covid con il boom di vendite del 2021”.
Nella città di Torino sono state vendute 3.552 abitazioni nei primi tre mesi di quest’anno, il -7% rispetto lo stesso periodo del 2022, ma il +12,6% rispetto al primo trimestre 2019. “Torino è tra le città con i livelli più alti di compravendite”, commenta Claudia Gallipoli, presidente di Fiaip Torino. “Tra i capoluoghi di regione – aggiunge – Torino ha una flessione più contenuta, dopo Palermo (-4,4%) e Genova (-5,5%) al pari di Napoli (-7%). Le altre città registrano invece riduzioni più marcate e a doppia cifra come Milano (-22,9%) e Bologna (-23,9)”.
Nel suo complesso, la Città metropolitana conta 8.033 immobili compravenduti in tre mesi, il -8%, sul primo trimestre 2022, ma il +17,5% rispetto alle 6.838 abitazioni vendute nello stesso periodo del 2019. Il calo più sentito in questi primi tre mesi si è registrato nel fuori porta con il -9%.
“Torino è una città in trasformazione, università e turismo fanno da traino - precisa Gallipoli - è una città in cui ancora si compra bene, motivo per cui è privilegiata dagli acquirenti, registra numeri importanti e un calo nelle vendite più contenuto”.
I prezzi nel primo trimestre del 2023 sono sostanzialmente stabili in tutta la regione, dopo un modesto aumento di fine 2022, intorno al 2%. “La maggior parte degli agenti immobiliari - spiega Pusceddu - ritiene che non ci siano significative oscillazioni nei valori, anche se una quota di operatori ravvisa invece che si stia delineando un lieve incremento delle quotazioni immobiliari”.
Vi è una costante diminuzione della superficie venduta rispetto al 2022 e rispetto all’immediato post-Covid, quando è scattata la ricerca di metrature più ampie e della stanza in più. “Sono dinamiche che mostrano come la domanda e i desideri degli acquirenti stiano gradualmente rientrando nella curva del 2019”, aggiunge Pusceddu.
DETTAGLIO PROVINCE
Nel complesso emerge una diffusa diminuzione dei volumi di abitazioni compravendute in tutte le province della regione Piemonte. Tra i capoluoghi di provincia si registrano però numeri positivi per le città di Vercelli (+10%) e di Biella (+9,2%). In campo positivo anche il resto della provincia biellese (+24,6%) e il novarese (+0,6%): si tratta di poche centinaia di immobili venduti, ma con un tasso di crescita positivo.
Le peggiori oscillazioni sono segnate ad Asti (-28,3) e a Verbania (-20%). Seguono Alessandria (-11,4%), Torino (-7%), Cuneo (-3,7%) e infine Novara (-2%).
PREVISIONI
“L’inflazione e la perdita di potere di acquisto, insieme all’aumento dei tassi di interesse, hanno creato delle difficoltà nell’accedere al credito e ai mutui bancari per una quota di acquirenti. Il mercato regge perché gran parte di chi ha intenzione di comprare casa attinge ai propri risparmi, ma i nostri agenti segnalano appunto qualche difficoltà nel reperimento dei mutui da parte dei clienti”, spiega il presidente di Fiaip Piemonte, Marco Pusceddu.
“Le aspettative dei nostri agenti per i prossimi trimestri dell’anno sono leggermente più positive rispetto a quelle di fine 2022: l’andamento del mercato tenderà a rientrare sulla curva del 2019, ma con gradualità e la prospettiva è che i prossimi trimestri segneranno variazioni percentuali negative rispetto al 2022, ma i volumi saranno ancora importanti”, conclude Claudia Gallipoli, presidente di Fiaip Torino.