Per l’occasione saranno presentati al pubblico tre dei diciotto contributi presenti nel volume, quelli che riguardano in maniera diretta la città di Verbania.
TRE STORIE VERBANESI
Un futurista a Pallanza. Boccioni, Busoni e il soggiorno a Villa San Remigio
Gabriella Prandi ricostruisce il soggiorno di Umberto Boccioni a Villa San Remigio nell’estate nel 1916, legato alla presenza presso la villa di Ferruccio Busoni. Lo studio si sofferma sulle tele dipinte dal pittore a Pallanza, oltre al celebre ritratto del musicista (ora presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma), avanzando nuove proposte in merito all’identificazione di alcuni personaggi ritratti in alcuni degli ultimi dipinti realizzati dell’artista.
La fortuna dei Procaccini sulla sponda piemontese del lago Maggiore
Stefano Martinella presenta il contributo scritto con Marina Dell’Omo dedicato ad alcune opere dei Procaccini, protagonisti della scena milanese negli anni a cavallo tra il Cinque e il Seicento, e in particolare alle tele di Camillo nella cappella della Madonna delle Grazie alla Madonna di Campagna a Pallanza, a due pale di Carlo Antonio in Santa Marta a Cannobio e a un dipinto di Ercole il Giovane in San Vittore a Intra.
La Ca’ Rossa. Il penitenziario di Pallanza (1773-1936)
Leonardo Parachini parlerà del penitenziario di Pallanza, dal 1773 al 1936, anno in cui fu chiuso e trasformato in istituto di rieducazione per minori. Un arco temporale relativamente lungo, durante il quale l’edificio originario è stato più volte ampliato e di volta in volta destinato a finalità detentive differenti: casa di forza, carcere centrale femminile, penitenziario maschile. Centosessantatré anni di storia e di storie di detenuti illustri (Filippo Turati, lo “smemorato di Collegno”…) ricostruiti attraverso documenti d’archivio, giornali d’epoca e pubblicazioni di settore.
Ingresso libero