In programma alle 21.30 a Villa Donna Giusi, I’m your man è un tributo sotto forma di spettacolo-concerto in cui alle parole dell’artista di Montreal si aggiungono le canzoni che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. Un’investigazione sugli anfratti più reconditi dello spirito umano; un viaggio meraviglioso che scandaglia l'amore, la solitudine, la religione, i rapporti tra le persone.
Siamo in una stanza parecchio incasinata del Chelsea Hotel, già, quello della canzone. Per terra, un mucchio di fogli, fotografie, spartiti, appunti. Dev’esserci anche un biglietto lì in mezzo, avvolto in un papillon – i primi versi che Leonard Cohen abbia mai scritto. Era il giorno del funerale di suo padre, e lui aveva solo nove anni. Ok, un esordio precoce, d’accordo. Ma cosa c’era scritto in quel biglietto? E perché infilarlo proprio in un papillon? Mah.
Adesso che di anni Leonard ne ha ottanta non riesce proprio a ricordarselo – e nel casino della stanza il papillon non salta fuori. Un vero peccato, perché è certamente lì che è cominciato tutto: la sua battaglia contro il silenzio, il desiderio di raccontare, l’istinto di dare un nome alle cose perché il silenzio facesse meno paura.
Nel tentativo di richiamare alla memoria quei primissimi versi, a Leonard non resta che ripercorre i fatti più importanti della sua vita: quella volta che ha ipnotizzato una cameriera perché si spogliasse davanti a lui; il nonno che gli leggeva la Torah; le lezioni di chitarra prese da un mariachi spagnolo sciupafemmine; le poesie giovanili traboccanti d’amore e di seni scoperti; i ritiri spirituali con il maestro Roshi. E le donne, naturalmente, tantissime donne. Suzanne, Janis Joplin, Nico e Marianne, soprattutto. Leonard l’ha vista per la prima volta a Idra, una figura abbagliante nel sole greco, una specie di allucinazione. È a lei che Leonard rivolgerà il suo pensiero, le ultime parole prima del silenzio, è da Marianne che si lascerà condurre to the end of love.
Attraverso le atmosfere a volte rarefatte, a volte accorate, I’m Your Man traccia un ritratto coinvolgente e affascinante di Leonard Cohen. Gli arrangiamenti originali ripropongono in una veste nuova e acustica brani famosi quali "Suzanne", "Allelujah", "I'm your man", "Dance me to the end of love", "Famous blue raincoat" e molti altri...
I’m your man
Venerdì 16 giugno ore 21.30
Villa Donna Giusi
via Cesare Pavese, Dormelletto (NO)
Lakescapes – Teatro diffuso del Lago Maggiore
Accademia dei Folli
Con Carlo Roncaglia
e con
Andrea Cauduro - chitarra
Giorgio Fiorini - contrabbasso
Matteo Pagliardi – batteria
Testo Cecilia Alfier, Nicola Griffante, Sabrina Quaranta, Leonardo San Pietro
Dramaturg Emiliano Poddi
Arrangiamenti Accademia dei Folli
costumi ed elementi scenici Carola Fenocchio
luci e fonica Loris Spanu
regia Carlo Roncaglia
Biglietti
In prevendita
intero €12 + diritti | ridotto sotto i 10 anni €4 + diritti
Prevendita online su www.oooh.events
In cassa
intero €15 | ridotto sotto i 10 anni € 6