L’uscita dal Partito Democratico del senatore Enrico Borghi, annunciata questa mattina, ci lascia sorpresi e amareggiati nei modi e nei contenuti. Sentiamo il dovere di difendere la nostra comunità politica da quella che appare essere una vicenda riguardante più che altro il ceto politico nazionale, piuttosto che il popolo democratico degli iscritti.
Non possiamo inoltre non sottolineare che questa scelta lede fortemente il rapporto fiduciario costruito tra gli elettori e le elettrici del nostro collegio che hanno votato il Senatore Borghi come capolista del Partito Democratico.
Fino a ieri abbiamo lavorato assieme sul percorso politico di questi mesi, sia locale che nazionale, e pur nel rispetto delle posizioni congressuali assunte, nessun elemento è emerso che ci facesse immaginare questa sua scelta. Non è quindi frutto di un percorso condiviso con altri, ma una scelta individuale.
Nel merito delle critiche poste, che rimangono sempre legittime, e le giustificazioni addotte di una presunta posizione attuale del PD “massimalista” o addirittura “estremista”, ci appiano come evidenti forzature e non corrispondono alla nostra linea politica.
Il Partito Democratico ha scelto, con l’elezione del nuovo gruppo dirigente, di caratterizzarsi maggiormente su alcuni temi come lavoro, ambiente, diritti ecc., ma rimane, sempre e comunque, una casa in grado di accogliere e far vivere al suo interno le varie anime del centro sinistra che hanno animato il PD, a partire da quella riformista e cattolica.
Su questo continueremo ad impegnarci come gruppo dirigente del Verbano Cusio Ossola, per una comunità che rimane forte e solida.
La Segreteria Provinciale del Partito Democratico del VCO
Enrico Borghi lascia il PD
Riceviamo e pubblichiamo, una nota del Partito Democratico VCO, sulla decisione dell'on. Enrico Borghi di lasciare il PD per Italia Viva.
6 commenti Aggiungi il tuo
Due fattori insiti nella caratteristica del prototipo sia di democristiano che di piemontese che hanno contribuito alla scelta ... il secondo è cortese.
Purtroppo molti politici sono coerenti solo ai loro interessi personali. E poi ci lamentiamo che vota solo il 37% degli italiani. Evidentemente questi politici non rappresentano il popolo.
Purtroppo molti politici sono coerenti solo ai loro interessi personali. E poi ci lamentiamo che vota solo il 37% degli italiani. Evidentemente questi politici non rappresentano il popolo.
Si vede che lo stile Matteo piace ai politici.
Popolo: tappatevi il naso e attenti a non scivolare quando passa un politico di questo stampo. E ce ne sono tanti purtroppo.
Quando cambi bandiera rappresenti solo te stesso non chi ti ha votato.
Una persona coerente si dimetterebbe per rispetto di che l'ha votato.
Figürémas
Popolo: tappatevi il naso e attenti a non scivolare quando passa un politico di questo stampo. E ce ne sono tanti purtroppo.
Quando cambi bandiera rappresenti solo te stesso non chi ti ha votato.
Una persona coerente si dimetterebbe per rispetto di che l'ha votato.
Figürémas
Ribadisco quanto da me e da altri sempre affermato e cioè se vieni eletto in una lista e, per un qualsiasi motivo, in corso di legislatura decidi di cambiare casacca dovresti dimmetterti e ripresentarsi alle prossime elezioni con il gruppo che preferisci.
Secondo me i motivi elencati dal parlamentare in questione sono validi, perché andrebbe anche fatto un ragionamento caso per caso. Anche nel M5S, che avevano fatto del vincolo di mandato uno dei suoi cavalli di battaglia, è successa la stessa cosa, ed ha coinvolto parecchi parlamentari.
...e comunque coerenza e linearità vorrebbero che si dimettesse da tutti gli incarichi parlamentari per i quali è stato nominato/eletto quale rappresentante del PD, il COPASIR ad esempio dove siede grazie ai suoi ex colleghi di partito (il discorso vale per tutti e non solo per lui)
Ciao lupusinfabula
Vedremo ... A proposito di coerenza e linearità in politica: vedi il caso Montaruli!
Vedremo ... A proposito di coerenza e linearità in politica: vedi il caso Montaruli!
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