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Open Week donne vittime di violenza

Fondazione Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere, organizza dal 22 al 28 novembre l’(H)-Open Week dedicato alle donne vittime di violenza.

Verbania
Open Week donne vittime di violenza
Obiettivo della giornata sarà quello di offrire informazioni per supportare le donne che sono vittime di violenza incoraggiandole a rompere il silenzio, fornendo strumenti concreti e indirizzi a cui rivolgersi per chiedere aiuto.

Nell'ambito degli Ospedali Bollini Rosa, che hanno al loro interno "Percorsi per le donne vittime di violenza", l’ASL VCO, offrirà gratuitamente alla popolazione femminile un’attività di counseling con l'obiettivo di presentare:

il percorso di presa in carico delle vittime di violenza (attivazione del codice rosa di priorità e del codice di esenzione dal pagamento del ticket, offerta delle competenze dell’Equipe Multiprofessionale)
il Centro Antiviolenza, con cui l’Azienda Sanitaria ha firmato un protocollo d’intesa
la Rete Regionale a sostegno delle donne

Gli incontri si svolgeranno in presenza presso l’Ospedale Castelli - Villa Saporiti:

da lunedì 22 a venerdì 26 novembre dalle ore 14.00 alle ore 16.00
sabato 27 e domenica 28 novembre dalle ore 10.00 alle ore 12.00.

E’ obbligatoria la prenotazione dei colloqui, che saranno individuali, per rispetto delle norme anti COVID-19, chiamando il numero di 0323 541213, dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 15.00 oppure scrivendo un’e-mail a infermieristico.vb@aslvco.it

L’accesso è consentito con Green Pass.

Sul sito www.bollinirosa.it è altresì possibile visualizzare l’elenco di tutti i centri italiani aderenti all’iniziativa cliccando sul banner riferito all’evento posto in Home Page.

La Direzione Generale, nel sottolineare l’importanza dell’iniziativa volta ad informare in merito alle procedure che vengono attivate dall’ASL nei casi di violenza di genere, ringrazia la Dr.ssa Liliana Maglitto e tutta l’Equipe Multiprofessionale Violenza di Genere per la sensibilità e la disponibilità a sostenere le vittime di violenza con progetti di continuità assistenziale, e per aver aderito all’iniziativa di Onda.

“Già prima della pandemia”, afferma Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda, “la violenza di genere rappresentava una grave emergenza sociale. Le misure di contenimento in atto dallo scorso anno hanno ulteriormente peggiorato la situazione di molte donne che si sono trovate forzatamente confinate, intrappolate tra le mura domestiche, rendendo ancora più difficile chiedere aiuto. L’obiettivo di questa iniziativa è avvicinare le donne alla rete di servizi antiviolenza che dispongono di percorsi di accoglienza protetta e progetti di continuità assistenziale e di sostegno”.

Secondo i dati dell’indagine ISTAT, le richieste di aiuto durante la pandemia sono molto aumentate: nel periodo di lockdown forzato si è verificato un notevole aumento di violenza domestica, le chiamate effettuate verso il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking hanno avuto un andamento crescente a partire da marzo 2020, arrivando a più di 15 mila a fine anno, con un aumento del 79,5 per cento rispetto al 2019. Sono stati registrati picchi di richieste di aiuto ad aprile 2020 con +176,9 per cento rispetto allo stesso mese del 2019, e a maggio, +182,2 rispetto al 2019.

La ricorrenza del 25 novembre, Giornata Mondiale Contro la Violenza sulle Donne, rappresenta una data significativa poiché agisce sulle vittime come effetto motivazionale nella ricerca di un supporto esterno: nel 2020 le chiamate sono più che raddoppiate in quella singola data rispetto all’anno precedente arrivando a 147 contatti in un giorno, cioè +114,1 per cento rispetto al 2019.



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