Non è bastata una pandemia e un anno e mezzo di didattica a distanza per rendere la vita degli studenti ancora più difficile. Ci si mette anche la Provincia del VCO, che da tempo ormai ci ha già dimostrato che degli studenti non gliene frega nulla. La situazione in cui versano le scuole del nostro territorio è drammatica.
Lo abbiamo detto da tempo: più volte abbiamo fatto proposte concrete alla Provincia, come l’istituzione di una cabina di regia per il rientro in sicurezza degli studenti e per l’edilizia scolastica. Quest’ultima, in particolare, continua ad essere il tallone di Achille del nostro territorio, e la Provincia, che ormai ha dato prova della sua inadeguatezza, non sa più dove sbattere la testa.
Gli episodi, ormai, sono molteplici, a cominciare dal progetto del Maggia, più volte criticato per la sua ubicazione (da non dimenticare le varie manifestazioni studentesche), al trasferimento temporaneo del corso “Scienze Umane” del Cavalieri, dove gli studenti hanno dovuto passare una parte dell’anno scolastico (prima che scoppiasse la pandemia) in un altro istituto, lontano da quello principale, ma con l’obbligo di recarvici per poter svolgere l’attività motoria. A tal proposito, a suo tempo, la Provincia non se n’era minimamente preoccupata, e siamo intervenuti noi, d’accordo con il Comune di Verbania, per chiedere di istituire una navetta che consentisse agli studenti uno spostamento “pratico”.
Non sono bastati questi episodi. A causa di un problema legato al sovraffollamento dell’Istituto Cobianchi, da quest’anno alcuni studenti faranno lezione in dei “container”. Questa è la risposta della Provincia, dopo la proposta del Comune di Verbania di trasferire alcune classi presso Villa Simonetta, che si trova nelle vicinanze dell’istituto. Ovviamente, siccome i problemi degli studenti non sono importanti per Albertella e Lincio, hanno deciso di rifiutare questa proposta, nonostante la villa sia a norma, a costo zero e pronta per accogliere gli studenti del Cobianchi.
Lo stesso problema si ripresenta con il Liceo Spezia di Domodossola, che necessita di tre aule, e la Provincia ha deciso di adottare la stessa soluzione.
Che fine ha fatto il famoso candidato Sindaco che era convinto di governare Verbania? Dove sono finite le tante promesse per i cittadini verbanesi? Si limitano alle polemiche sui fiori?
Sono stati interpellati gli studenti, le famiglie e il consiglio di Istituto su questa scelta? Non ci risulta.
Gli studenti non sono spazzatura, non vanno nei container. Gli studenti vanno nelle classi, con il riscaldamento, con le finestre, con gli altri compagni. L’edilizia scolastica non è un tema di serie B, la pandemia ci ha dimostrato che serve un forte rinnovamento nel sistema scolastico, e che il ritorno alla normalità non si riferisce al ritorno delle classi pollaio, dell’inadeguatezza tecnologia e formativa, piuttosto all’evoluzione verso una scuola aperta, sostenibile e digitale.
Albertella inizi a lavorare per il bene degli studenti, il tempo passa ma le concretezze ad oggi sono a ZERO!
I Giovani Democratici del VCO