In particolare si segnala una signora di Borgomanero, la quale è momentaneamente morosa di alcune rate nei confronti di Agos. L’avvocato, nel contatto telefonico avvenuto lo scorso venerdì mattina, utilizzando toni molto pesanti ha richiesto il pagamento della somma di 400 euro per chiudere la pratica, precisando che in 48 ore si sarebbe attivato con l’Ufficiale Giudiziario per pignorarle i beni della propria abitazione.
La mal capitata non è cascata nel tranello, e insieme al legale di Sede Enzo Iapichino si sta attivando per una possibile querela.
Lo stesso Iapichino ci fornisce consigli utili quando si è destinatari di tali telefonate dubbie: innanzitutto bisogna richiedere con insistenza tutti i dati dell’interlocutore per verificarne l’attendibilità, ovvero nome, cognome, indirizzo di studio, recapiti di telefoni fissi, Ordine di appartenenza e l’esibizione a mezzo mail del mandato ricevuto da Agos per l’attività di riscossione crediti. Se l’interlocutore non li fornisce o oppone resistenza ciò significa che è in mala fede. Ovviamente si consiglia di sporgere querela e di contattare immediatamente Agos segnalando il tentativo di truffa. Inoltre non bisogna cadere nel panico quando si viene minacciati di pignoramenti in quanto, in assenza di un procedimento giudiziale e di emissione di relativa sentenza, l’Ufficiale Giudiziario non ha Titolo per poter espletare azioni esecutive. La tattica del “pignoramento” viene utilizzata per incutere timore e quindi rendere più agevole la truffa. Il problema purtroppo persiste e, come al solito, la categoria maggiormente a rischio è quella degli anziani.
Esprimiamo piena soddisfazione per l’importante ausilio degli Organi di Stampa locali, i quali, con la diffusione della notizia già nella scorsa settimana, hanno permesso ai cittadini di evitare di cadere nella truffa.
Il responsabile di Sede
Filocamo Orazio