Lo ricorda il vicepresidente e assessore alla Montagna della Regione Piemonte, Fabio Carosso, in occasione della Giornata internazionale della Montagna, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e che si celebra dal 2003 ogni 11 dicembre, con l’obiettivo di sensibilizzare le popolazioni e ad aumentare la loro consapevolezza sull’importanza dell’ ambiente montano nell’ambito dell’ecosistema.
“Inoltre - continua il vicepresidente - si deve sottolineare l’importanza delle benefiche ricadute economiche e occupazionali che un ambiente montano ‘in salute’ comporta per un comparto turistico ora in sofferenza più che mai per le restrizioni dovute alla pandemia”.
L’importanza che per la Regione Piemonte riveste lo svluppo delle Terre Alte si concretizza nel dare piena attuazione della legge regionale 2019, n. 14, con l’avvenuta predisposizione, per il primo anno, del Programma annuale della montagna. Si tratta di un documento che definisce gli interventi regionali per mantenere e incrementare i punti di forza del territorio, le azioni per la promozione, valorizzazione e qualificazione delle risorse locali, le iniziative per lo sviluppo dei prodotti tipici, nonchè gli interventi regionali per garantire i livelli essenziali dei servizi pubblici.
Per il 2020, il Programma punta a perseguire quattro finalità, di assoluta attualità. La prima è sostenere, in coerenza con i provvedimenti nazionali, gli interventi che si intendono realizzare a favore dei territori montani per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19. La seconda è quella di permettere alle Unioni Montane di effettuare interventi di manutenzione straordinaria del territorio, anche con finalità turistiche e comprendendo anche i ripristini delle opere danneggiate dagli eventi alluvionali del 2-3 ottobre 2020. Con la terza, si vuole consentire alle Unioni Montane di finanziare o integrare le spese per l’attuazione di progetti didattici che non è stato possibile sovvenzionare in attuazione del bando sulle scuole di montagna, anche in considerazione dell’importanza dell’attività didattica e delle maggiori difficoltà che si incontrano nei territori montani. Infine, si offre la possibilità alle unioni di realizzare progetti eco-sostenibili e con finalità turistiche
Al fine di beneficiare della quota del fondo regionale per la montagna riservata all’attuazione del Programma annuale, ammontante a circa 13 milioni di euro, le Unioni montane dovranno elaborare apposite proposte progettuali in conformità con il programma e in coerenza con i profili di indirizzo della amministrazione regionale. I progetti dovranno esssere presentati entro il 1° marzo 2021.
“In questo nuovo contesto di programmazione e pianificazione, finalizzato a rendere più efficace ed efficiente l’impiego delle risorse destinate ai territori montani - conclude Carosso - la Giunta regionale ha istituito l’Osservatorio regionale sulla montagna. Strumento anch’esso previsto dalla nuova legge sulla montagna, l’Osservatorio andrà a verificare e monitorare tutte le iniziative che avranno ricadute sulle Terre Alte, consentendo di utilizzare al meglio fondi disponibili e a renderli maggiormente sinergici, riducendo dispersioni o inefficienze”.