Stimatissimi Sindaci,
la congiuntura economica negativa che stiamo attraversando impone l’adozione di nuovi paradigmi e la ricerca di visioni condivise capaci di anteporre a tutto l’interesse pubblico della nostra comunità .
Vi sono iniziative che si potranno concretizzare solo attraverso progetti di medio-lungo periodo e che, soprattutto a causa della loro durata temporale, necessitano della massima condivisione istituzionale e politica fin dalla loro nascita.
Con questo spirito e finalità, scrivo a Voi, Amministratori locali dei tre Comuni di riferimento del nostro territorio, per verificare la Vostra disponibilità a ragionare insieme per un progetto rivoluzionario e innovativo in tema di edilizia scolastica.
Ritengo importante iniziare da questo argomento poiché credo fermamente che nel futuro dei giovani si debba credere e investire, ancor più che in passato, perché grazie e insieme a loro ne potranno trarre beneficio l’intera comunità e il territorio.
Nell’interesse della nostra comunità auspico che, se troveremo una unità di intenti, il nostro progetto possa ambire non solo a creare delle economie di scala ma grazie ad una scientifica riorganizzazione dei servizi (mensa, laboratori, palestre ecc.) un sensibile incremento alla qualità complessiva dell’offerta formativa, senza trascurare l’impatto che ciò avrebbe sulla viabilità, ridisegnando di fatto il cuore dei principali centri urbani della nostra provincia.
Questo è anche lo spirito con cui vorrei interpretare l’essere amministratore di un’area a specificità montana. Un luogo dove la qualità della vita e la bellezza dei luoghi racchiuda in sé anche la capacità di innovare, condividere e ricostruire quel senso di comunità in grado di guardare con ottimismo al futuro. E’ ciò di cui non possiamo non sentire un forte bisogno.
Ho appreso dai giornali che l’Amministrazione Comunale di Verbania vorrebbe ricollocare l’intero patrimonio edilizio scolastico di competenza.
Questa mia riflessione nasce da una opportunità, che esplicita la città di Verbania, che rappresenta una condizione nuova che, in modalità diversa, sono certo potremmo ricercare anche nel Cusio e nell’Ossola.
La proposta è quella di verificare la fattibilità tecnica, economica e funzionale di accorpare anche il patrimonio edilizio scolastico di competenza provinciale, che interessa la città di Verbania, al fine di poter ipotizzare un “Campus Formativo”, innovativo, elevando non solo la qualità della struttura ma anche dei laboratori e auspico, l’offerta formativa del nostro territorio. Un obiettivo che mira ad aumentare l’attrattività della nostra area sia dal punto di vista formativo che imprenditoriale.
Un modello (e una modalità) che non vorrei limitarmi a proporre a Verbania con ricadute per l’intero Verbano (e non solo), ma che vorrei ipotizzare di replicare nel Cusio e nell’Ossola mantenendo una visione strategica sovra provinciale con un occhio attento alla vicina Svizzera.
La crisi in atto obbliga ovviamente ad anteporre l’attenzione economica all’emotività che si cela dinnanzi ad un progetto così ambizioso.
Per questo motivo ritengo prioritario che, così come per tutti gli edifici di proprietà della Provincia, ivi compresa l’edilizia scolastica, contemporaneamente ad una verifica tecnica si debba condurre una analisi economico prospettica sui bilanci dei rispettivi Enti, affinché, sulla base dei piani di manutenzione, delle necessità impellenti di intervento (sicurezza e sismica ecc..) e di efficientamento energetico dell’attuale patrimonio, si possano individuare “i risparmi dei costi di gestione” derivanti dalle nuove economie di scala che, insieme ai Dirigenti e all’Ufficio Scolastico Provinciale, dobbiamo essere in grado di mettere in atto.
Con questa visione, Vi informo di aver preso contatto con tutte le Università piemontesi e non solo, con le quali ho attivato accordi quadro e collaborazioni e recentemente ho avviato relazioni, grazie anche all’Università del Piemonte Orientale, con le Province del quadrante, per dare nuova e ben diversa forza, agli occhi della Regione Piemonte, grazie alla nostra Specificità Montana, al nostro ruolo.
Iniziando dal porre le basi e promuovere un piano strategico di area vasta, che poniamo alla Regione per un riequilibrio degli interessi della intera comunità del Piemonte Orientale rispetto alla Città Metropolitana di Torino e alla provincia “Granda”.
Una unità di intenti del quadrante che possa contare sul nostro territorio a specificità montana, non solo per le bellezze naturali e paesaggistiche e di indiscusso richiamo turistico, ma anche luogo dove, grazie alla specificità montana, poter sperimentare progetti, azioni e politiche di interesse del quadrante che, se funzionali, possano facilmente essere replicabili a beneficio dell’intero Piemonte Orientale e non solo.
Personalmente ritengo che solo con questa modalità potremo portare progetti di questa portata a livello regionale e nazionale e ricevere l’attenzione che anche il nostro territorio e la nostra comunità meritano.
In attesa di Vostro cortese riscontro Vi prego, qualora siate interessati a partecipare a questa progettualità, al fine di essere immediatamente operativo, di allegare un primo elenco degli immobili adibiti a edilizia scolastica dei vostri comuni unitamente ad eventuali diagnosi energetiche se in vostro possesso.
Per gli immobili sprovvisti di diagnosi energetica, a breve il Politecnico di Torino mi fornirà una sintetica tabella riepilogativa dei principali dati relativi ai consumi, tipologia e potenza impianti, anno di costruzione degli immobili e volumi. Dati dei quali pertanto Vi chiedo voler anticipare la necessità agli uffici competenti alla loro predisposizione.
Il Presidente
Dott. Arturo Lincio