Ha iniziato nel lontano 1976, all’età di dieci anni, nella palestra di Pallanza delle scuole primarie Gugliemazzi con i colori della “Boxe Verbania” di cui oggi è certamente il Leone Numero Uno.
“Mi sembra ieri, i primi passettini e i movimenti davanti allo specchio, sotto la guida attenta degli allenatori Luigi Garibaldi e del compianto Maestro Matteo del Grosso” (fondatore della pugilistica lacuale). A 14 anni intraprese l’agonismo, perdendo i primi 5 match per squalifica. “Mettevo gli avversari al tappeto, ma a giudizio dell’arbitro i colpi non erano ben assestati, poichè ero troppo irruento. Racconto sempre questo aneddoto ai miei allievi. Poi, il buon Matteo, mi ha fatto comprendere che la boxe richiede tecnica e tanta disciplina, mi diceva sempre all’angolo...calma Andrea, calma…” “.
Per i due anni successivi ha militato come novizio A, partendo dalla categoria dei 63.5kg, diventando poi novizio B. In seguito diviene dilettante, all’epoca si combatteva senza casco: 3 riprese da 3 minuti oppure 5 riprese da 2 minuti. A 17 anni era già pugile di 1° serie nella categoria dei Medio Massimi e al compimento della maggiore età entra nel circuito della nazionale militare, solcando ring europei.
Nella sua carriera vince il titolo italiano da II ° serie, mentre da I° serie arriva due volte in finale sfiorando l’ambito tricolore. Combatte 108 matchs, con uno scoore di 88 vittorie, metà delle quali prima del limite, 7 pareggi e solo 13 sconfitte.
Zucco Andrea era, a dire di molti vecchi Maestri ed ex pugili, un osso duro, uno di quei pugili che sul ring dava del filo da torcere a chiunque, pronto sempre a dare battaglia con una scherma pugilistica invidiabile.
Purtroppo, nel pieno della sua ascesa, la commissione medica sportiva nazionale gli revoca l’idoneità per combattere per problemi di ipertensione arteriosa, obbligandolo ad appendere definitivamente i guantoni al muro. “ Io volevo fare il Pro e vincere un titolo mondiale a Las Vegas!!!”, prosegue Zucco con tono fermo e determinato. Per rimanere legato al suo grande amore per la boxe, decide di dedicarsi alla formazione, diventa allenatore: aspirante tecnico nel 1992, tecnico del 1995 e nel 2016 ottiene la qualifica di Maestro per i meriti sportivi e i successi conseguiti dai suoi atleti.
“Ho avuto l’onore di vincere con i miei ragazzi titoli italiani davvero importanti. Sono 43 anni di costanti sacrifici e dedizione, continuo a dedicare al pugilato tempo e risorse, in quanto credo fermamente nei suoi valori. Ho il piacere di collaborare ogni sera con atleti e Tecnici eccezionali, i quali rappresentano una continua fonte di motivazione e arricchimento interiore. Attualmente sono maggiormente dedito al percorso professionistico di mio figlio Ivan, ricco di grandi emozioni e che mi auguro possano un giorno farci vivere un sogno ad occhi aperti”.
Andrea Zucco oggi è stato insignito Maestro Benemerito di Pugilato del Presidente della F.P.I. .
"Questa onorificenza mi lusinga, poiché sono consapevole del suo valore e del percorso fatto sinora, quale ulteriore spinta per fare del mio meglio, con l’auspicio di continuare ad essere per i ragazzi un solido punto di riferimento nel sport e nelle insidie che ci riserva la vita, come la sfida che stiamo vivendo contro il Covid nell’ultimo anno. Ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questo mio riconoscimento, primo tra tutti il buon Matteo che dall’alto del cielo, oggi si sarebbe congratulato con me dicendo semplicemente...Bravo Andrea!!!”