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Ordini del Giorno sui diritti umani

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Verbania Civica, Partito Democratico, Verbania Viva, La Verbania del Sì e Comunità.VB riguardante gli Ordini del Giorno sui diritti umani – Giustizia per Giulio Regeni e libertà per Patrick Zaky.

Verbania
Ordini del Giorno sui diritti umani
Il Consiglio Comunale svoltosi lo scorso 7 ottobre 2020 ha recepito e approvato due Ordini del Giorno sui diritti umani (e per questo accorpati poi in un unico OdG) inerenti le vicende di Giulio Regeni e Patrick Zaky entrambi proposti dal Consigliere Comunale Laura Sau facente parte del Gruppo civico Verbania Civica.

Riteniamo che i due OdG presentati al Consiglio verbanese rappresentino un ben preciso impegno di contrasto, non solo come consiglieri comunali e amministratori ma come cittadini, alle gravi violazioni dei più elementari diritti umani perpetrate nei confronti dei due giovani ricercatori da parte del Governo egiziano che hanno tutto il sapore di un’azione repressiva di regime.

Giulio Regeni, giovane ricercatore universitario trasferitosi in Egitto per studio nel febbraio 2016, è stato arrestato, interrogato, minacciato, torturato e barbaramente assassinato dalle forza di sicurezza del governo egiziano perché, con la tipica curiosità del giovane ricercatore, voleva studiare i fenomeni socio-culturali della società egiziana e dei diritti umani troppo spesso negati al popolo egiziano, destando sospetti con la sua attività e per questo condannato a morte da un regime intollerante e violento. Dobbiamo a Giulio e alla sua famiglia il riconoscimento della memoria della sua azione, lo studio appassionato di chi semplicemente voleva capire la società e il mondo e per questo è stato torturato e ucciso dal governo egiziano. Con tale OdG si chiede quindi a questa Amministrazione comunale di voler far propria la determinazione di esercitare sul nostro Governo ogni pressione politica, diplomatica e commerciale per far si che la prigionia, la tortura e la morte di Giulio Regeni, morto senza giustizia, non restino impunite e che i suoi assassini vengano processati e giudicati senza più attese.

E’ di questi giorni la notizia del rinvio di ulteriori 45 giorni del periodo di detenzione per Patrick Zaky, il giovane ricercatore egiziano, attivista dei diritti umani egiziani e studente al master Gemma presso l’Università di Bologna, arrestato dalle autorità egiziane lo scorso febbraio 2020 con l’accusa infondata di propaganda contro lo stato egiziano e per questo arrestato, interrogato e torturato ancora una volta dalle forze di sicurezza egiziane. Reclusione che, secondo i metodi utilizzati dal governo egiziano per mettere a tacere gli oppositori politici o presunti tali, potrebbe proseguire indefinitamente, con lo spettro quindi dell’ergastolo. Ancora una volta il governo egiziano ha violato i diritti umani di un cittadino il cui impegno professionale è proprio il riconoscimento e l'applicazione di tale diritto inalienabile per il suo popolo, ma che di fatto l’Egitto non riconosce ne per i propri cittadini ne per quelli del resto del mondo.

Con questo secondo OdG si chiede quindi al Sindaco e alla Giunta di fare tutto quanto sia possibile per sollecitare il Governo italiano perché si attivi in tutte le sedi istituzionali internazionali preposte nei confronti del Governo egiziano perché sospenda questa detenzione che non ha nessun senso se non quello di obbedire ad un regime repressivo.

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Partito Democratico
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