L’ordinanza del Piemonte continua a essere, quindi, pienamente in vigore.
Il Presidente della Regione si dichiara felice, prima di tutto perché la scelta del Piemonte punta a garantire più sicurezza per i propri cittadini, introducendo un livello di controllo in più per tutelare la salute di bambini e ragazzi, del personale scolastico e dei nonni, che rappresentano non solo uno degli affetti più cari, ma anche un aiuto quotidiano prezioso per ogni famiglia italiana e che sono purtroppo tra i soggetti più vulnerabili di fronte alla pandemia.
La verifica, ricorda la Regione Piemonte, integra e dà più efficacia all’obbligo di ogni famiglia di misurare la temperatura al mattino ai figli prima di mandarli a scuola, così come previsto dalla legge dello Stato, introducendo per la scuola un controllo in più prima che inizi l’attività didattica, cioè che la misurazione sia veramente stata fatta dalla famiglia. La verifica da parte della scuola può avvenire attraverso una semplice certificazione o nel modo ritenuto più idoneo. Nel caso in cui l’alunno non abbia la certificazione della famiglia, allora l’istituto ha l’obbligo di misurargli la temperatura.
Il Presidente ringrazia il prof. Barosio e il suo staff (in particolare gli avvocati Dell’Anna, Dentico e Briccarello), che hanno seguito l’impugnativa insieme al dott. Rinaudo coordinatore dell’Area funzionale scuola dell’Unità di Crisi e agli uffici dell’Avvocatura della Regione e del Settore Prevenzione dell’Assessorato alla Sanità coordinato dal dott. Griglio. Il Presidente continua a pensare che in un Paese normale, dove lo Stato ha obbligato le aziende e gli uffici pubblici a misurare la temperatura a chi entra nei loro locali, questa verifica sarebbe stato giusto garantirla anche a scuola, dove c’è il bene più prezioso da tutelare: i nostri figli che sono il nostro futuro.
Il Presidente si dice dispiaciuto che la scelta del Governo sia stata quella di entrare in netto contrasto con il Piemonte, invece che considerarlo un esempio, e ringrazia ancora una volta i dirigenti e il personale delle scuole piemontesi, molte delle quali si erano già organizzate da mesi ad attuare un controllo maggiore senza attendere che fosse il Governo o la Regione a richiederlo.
L’udienza camerale per la discussione in via ordinaria dell’istanza di sospensiva davanti all’intero Collegio è stata fissata per il 14 ottobre.
Scuola: Tar Piemonte respinge sospensiva del Governo
Il Tar del Piemonte non ha accolto la richiesta del Governo di una sospensiva d’urgenza in via monocratica per l’ordinanza della Regione Piemonte che obbliga gli istituti del territorio a verificare che le famiglie misurino effettivamente ai figli la febbre a casa al mattino, come previsto dalla legge nazionale.
14 commenti Aggiungi il tuo
Governo di saccenti, prepotenti ed incompetenti lo ha preso in saccoccia.. E voilà ciapa su e porta a ca'..
Spero che anche il TAR riunito in forma collegiale continui su questa linea e se la sentenza dovesse essere confermata il ministro della pubblica distruzione, se avesse un po' di dignità, se ne dovrebbe tornare da dove è venuta, senza alcun rimpianto da parte di nessuno men che meno da personale docente e non docente e dagli studenti di ogni ordine e grado.
Il TAR non ha bocciato la direttiva del Governo e approvato quella di Cirio.
Ha semplicemente detto che, in attesa della camera di consiglio di ottobre, entrambe devono essere eseguite.
Ovvero. Che l'ordinanza della Regione, se eseguita in concomitanza (non in alternativa) con quella ministeriale
è comunque qualcosa in più…...e non in meno.
Tra le altre cose mi pare che la Regione, nel frattempo, si fosse accorta della "boiata" che aveva fatto…...e abbia fatto
una rettifica proprio riguardante il fatto che la misura della temperatura presso la scuola debba essere fatta oltre a quella prevista nella propria abitazione.
Provate a pensare cosa potrebbe succedere se ci fosse solo l'ordinanza della Regione.
Solo la scuola deve verificare la temperatura dei propri alunni (la famiglia no)…..nel frattempo, non dovendolo fare a casa, il ragazzo con la febbre esce di casa......….fa colazione a bar…….prende il bus/tram/metro/treno/…….si ritrova con amici e compagni fuori dalla scuola in attesa di entrare……..…..e quindi farsi trovare febbricitante in un luogo pubblico.
Forse gli incompetenti sono altri….
Ha semplicemente detto che, in attesa della camera di consiglio di ottobre, entrambe devono essere eseguite.
Ovvero. Che l'ordinanza della Regione, se eseguita in concomitanza (non in alternativa) con quella ministeriale
è comunque qualcosa in più…...e non in meno.
Tra le altre cose mi pare che la Regione, nel frattempo, si fosse accorta della "boiata" che aveva fatto…...e abbia fatto
una rettifica proprio riguardante il fatto che la misura della temperatura presso la scuola debba essere fatta oltre a quella prevista nella propria abitazione.
Provate a pensare cosa potrebbe succedere se ci fosse solo l'ordinanza della Regione.
Solo la scuola deve verificare la temperatura dei propri alunni (la famiglia no)…..nel frattempo, non dovendolo fare a casa, il ragazzo con la febbre esce di casa......….fa colazione a bar…….prende il bus/tram/metro/treno/…….si ritrova con amici e compagni fuori dalla scuola in attesa di entrare……..…..e quindi farsi trovare febbricitante in un luogo pubblico.
Forse gli incompetenti sono altri….
Ciao annes
Intanto l'ordinanza regionale è in vigore. Punto. In quanto alla febbre il buon senso delle famiglie dice che se il bambino sta male si prova comunque. Io quando vado in ufficio provo la febbre. Non ho capito la tua sparata dettata evidentemente da astio ideologico che ora serve molto poco. Confermo. Ciapa su e porta a ca. Governo di incapaci!
Intanto l'ordinanza regionale è in vigore. Punto. In quanto alla febbre il buon senso delle famiglie dice che se il bambino sta male si prova comunque. Io quando vado in ufficio provo la febbre. Non ho capito la tua sparata dettata evidentemente da astio ideologico che ora serve molto poco. Confermo. Ciapa su e porta a ca. Governo di incapaci!
Ciao annes
ma a scuola la temperatura almeno la misurano coi termoscanner? Altrimenti la vedo dura a a fare la fila col termometro a distanza....
ma a scuola la temperatura almeno la misurano coi termoscanner? Altrimenti la vedo dura a a fare la fila col termometro a distanza....
Ciao SINISTRO
Che me frega di solinas. She vuoi dare un'occhiata fuori regione guarda al governatore della campania....
Che me frega di solinas. She vuoi dare un'occhiata fuori regione guarda al governatore della campania....
Ciao lupusinfabula
e allora? Stiamo parlando di ordinanze regionali impugnate, non di cariche politiche o di chi ha presentato il ricorso.
e allora? Stiamo parlando di ordinanze regionali impugnate, non di cariche politiche o di chi ha presentato il ricorso.
Ciao robi
che sparata? Astio ideologico?
Stavo facendo un semplice ragionamento - logico - non ideologico.
Se la febbre venisse misurata solo alla tua destinazione tutto il tuo tragitto sarebbe un rischio per gli altri.
Pure io al lavoro ho l'obbligo di autocertificare la mia febbre all'ingresso…..poi il mio datore ha messo a disposizione
un latro punto di misurazione prima dell'ingresso ma resta di fatto necessario, e maggiormente cautelativo, che, almeno la febbre, venga misurata a casa, prima di uscire a prendere: caffè….giornale.....bus.....e tutto il resto.
Cirio, se fate una veloce carrellata delle prime uscite sull'argomento, non prevedeva questo ma solamente la misura della temperatura all'arrivo presso la scuola. Accortisi della cosa, in sede amministrativa, hanno previsto che entrambe debbano essere applicate. A quel punto il TAR, giustamente, non ha accolto la richiesta di sospensiva perché…...two is better that one.
Solo questo e senza astio…..non ce né bisogno.
che sparata? Astio ideologico?
Stavo facendo un semplice ragionamento - logico - non ideologico.
Se la febbre venisse misurata solo alla tua destinazione tutto il tuo tragitto sarebbe un rischio per gli altri.
Pure io al lavoro ho l'obbligo di autocertificare la mia febbre all'ingresso…..poi il mio datore ha messo a disposizione
un latro punto di misurazione prima dell'ingresso ma resta di fatto necessario, e maggiormente cautelativo, che, almeno la febbre, venga misurata a casa, prima di uscire a prendere: caffè….giornale.....bus.....e tutto il resto.
Cirio, se fate una veloce carrellata delle prime uscite sull'argomento, non prevedeva questo ma solamente la misura della temperatura all'arrivo presso la scuola. Accortisi della cosa, in sede amministrativa, hanno previsto che entrambe debbano essere applicate. A quel punto il TAR, giustamente, non ha accolto la richiesta di sospensiva perché…...two is better that one.
Solo questo e senza astio…..non ce né bisogno.
Per commentare occorre essere un utente iscritto