“Oggi giovedì 18 giugno sono intervenuto al Parlamento europeo per sostenere insieme con il gruppo della Lega una risoluzione a tutela di tutti i lavoratori frontalieri – dichiara l'europarlamentare della Lega Alessandro Panza - anche gli occupati in Stati non membri dell'Unione Europea come Svizzera e Regno Unito, o con contratti stagionali.
Per quanto riguarda l’Italia, sono oltre 100 mila i lavoratori che ogni giorno si recano oltre confine per prestare la loro attività lavorativa in altri paesi come Francia, Austria a San Marino, di questi oltre 70.000 lavorano in Svizzera - prosegue Panza -.
Per questo è necessario da una parte che l’invito di questa risoluzione sia esteso anche agli Stati confinanti, per assicurare condizioni di lavoro dignitose e misure di protezione adeguate al fine di tutelare tutti i lavoratori frontalieri, in particolare gli stagionali, che per la natura del loro contratto rientrano in una fascia di particolare fragilità.
Dall’altra parte auspichiamo che gli Stati applichino concretamente delle misure di tutela per coloro che a causa della situazione emergenziale hanno perso il lavoro. Chiediamo che il principio di parità di trattamento venga esteso anche ai lavoratori stagionali e ai lavoratori che prestano servizio presso Paesi di confine. Quindi anche a Paesi non membri dell'UE, come la Svizzera.
In tutto questo ovviamente non si ravvede alcuna necessità di procedere alla regolarizzazione di immigrati clandestini come avvenuto in Italia, dove i risultati sono molto al di sotto delle aspettative del Governo, dimostrandone l’inutilità, se non quella di ingrossare le fila degli ingressi illegali nella Comunità Europea" - conclude Panza.