Alla luce della Conferenza dei capigruppo tenutasi in videoconferenza nel pomeriggio di lunedì 04 maggio, il Gruppo Prima Verbania non può che esternare grande preoccupazione per la gestione del Fondo Verbania Solidale ad opera della Giunta: al di là della mancanza di coinvolgimento delle minoranze, il problema più serio è l’impronta che l’amministrazione sta dando al Fondo.
Pensare che circa € 35.000 siano sufficienti a soddisfare le esigenze degli operatori economici del nostro Territorio è offensivo: cosa dovrebbe fare un artigiano, un negoziante, un ristoratore o un piccolo imprenditore con € 500 di contributo? Le risorse vanno reperite rivedendo profondamente il piano triennale delle opere: tutti gli interventi non essenziali vanno differiti o rimodulati. L’assessore Scalfi da settimane avrebbe dovuto impegnarsi su questo fronte, mentre ad oggi tutto tace; ha però trovato il tempo per rilasciare interviste nelle quali invita le minoranze a pensare alle famiglie. Il nostro Gruppo, però, è consapevole da tempo del fatto che senza lavoro le famiglie non hanno di che sfamarsi, tanto che dal 16 di marzo chiede l’istituzione di un Fondo di sostegno: per un mese abbiamo sentito solo parole.
Senza una dotazione di qualche centinaio di migliaia di Euro almeno, il Fondo Verbania solidale è, e rimarrà, una operazione di marketing politico; il comune di Verbania deve essere il primo finanziatore del Fondo, senza se e senza ma! La Giunta che intenzioni ha?
Anche sul fronte mascherine la situazione è preoccupante: ci sono pervenute molte segnalazioni di zone di Verbania non coperte dalla distribuzione delle mascherine provenienti dal Comune. Qual è il criterio che è stato seguito per la distribuzione? Perché molte zone, a distanza di settimane, non sono ancora state coperte? Viene da pensare che vi siano cittadini di serie A e di serie B, evidentemente. Anche su questo punto, la Giunta che intenzioni ha?
Gruppo Prima Verbania