Poi mi sono alzata e come un fantasma sono andata in cucina dove ho trovato mia suocera. E’ stato un lungo lunghissimo parlare senza proferire una sola parola ma stringendoci le mani posate sul tavolo, mute, sedute su due sedie una accanto all’altra.
Poi, sempre come due fantasmi, siamo tornate a dormire dando uno sguardo dolcissimo ai nostri cari.
Ora, tutti in piedi, per una colazione “allegra” e poi tutti a ballare più o meno scomposti al ritmo di quella canzone che anche il nonno sa ma che non ammetterà mai di gradire. La voce della bionda cantante si confonde con i nostri striduli.
Ti batteremo brutto mostro, con l’aiuto dei nostri eroi medici, infermieri, etc. etc...
Anche oggi in casa - 28
E’ stata la prima notte in cui ho faticato molto molto ad addormentarmi sono stata sdraiata con gli occhi aperti, con nessuno e mille pensieri, sono rimasta sdraiata sveglia per un tempo indeterminato e lunghissimo.
