“Dopo Dada, e la morte dell’Arte occidentale, nuovi orizzonti sembrano schiudersi per l’arte contemporanea - spiega Mara Folini -. Yvonne Weber ha scelto di lavorare in un ambito d’incontro tra scienza e arte, sfruttando la cosiddetta ‘polarizzazione’ di delicate pellicole lcd, le stesse dei nostri monitor tv, in vari modi elaborate ed esposte in cornice.
“I suoi sono interventi ‘alla cieca’ - spiega ancora Folini -, senza un pieno controllo del mezzo utilizzato, su sottili superfici retro illuminate, che svelano solo nell’opera finita un’estetica raffinatissima di sfumature, cangianti a seconda del punto di vista…
“Vede, qui all’ingresso - indica la dottoressa Folini - questa grande opera scandita in pannelli giustapposti, che si modificano nei colori a seconda di come ci muoviamo, avvicinandoci o allontanandoci, dall’opera stessa.“
E poi - prosegue, precedendomi nello stretto corridoio del ristorante, frequentato da ospiti e camerieri in piena attività - , ecco alcuni lavori singoli, che danno un’idea dell’ampio spettro di possibilità rappresentate da una creatività esercitata su un ‘mezzo’, - i cristalli liquidi – che è il testimone chiave della nostra alienazione quotidiana davanti alla TV, di cui siamo prigionieri, incapaci di reagire”.
- Ma davvero, chiedo direttamente a Yvonne Weber, lei non può controllare il processo creativo e solo alla fine ne “scopre” i risultati?
“Non è proprio così - mi risponde -: in realtà mentre ‘intervengo’, brucio o strappo o buco, sono cosciente del processo innescato, anche se, certo, i colori risvegliati dalla luce polarizzata, quelli li posso vedere anch’io, solo illuminando l’opera finita”.
Restiamo quindi tutti incantati, osservando questa mini “sfilata” di opere, mentre intorno a noi, ai tavoli del ristorante, gli ospiti mangiano, bevono e osservano questa estrema espressione di un’arte sempre più ‘perturbante’… Di sicuro più liberamente e piacevolmente che in un museo.
Ancora una volta a “funzionare” è comunque la magia del Monte Verità, che raccoglie qui, oggi, l’eredità di un Novecento sognatore, pre hippy, teosofico e “vegetabiliano”.
E mentre la sera scende lentamente su questa suggestiva scenografia, alcuni bambini giocano in giardino accanto a un’opera d’arte, speranza per un futuro di conoscenze, ancora tutto da scoprire, sopra un piccolo Pianeta perduto nello spazio tra galassie e buchi neri.
Gli stessi dei lavori di Yvonne? Forse!
Fino al 3 novembre.
Dove?
Hotel Monte Verità
Strada Collina 84, 6612 Ascona, CH
Info:
Fondazione Monte Verità
www.monteverita.org
Grande opera all’interno dell’Hotel Monte Verità, composta da 9 pannelli lcd
Panoramica opere lcd retroilluminate nel corridoio sala ristorante
Particolare opere lcd corridoio
Particolare opere lcd corridoio
Opera singola con grandi fori e riflessi
Da sinistra: Yvonne Weber, Mara Folini e Nicoletta Mongini
Lago Maggiore al tramonto, con bambini e opera d’arte nel giardino dell’Hotel Monte Verità